Calcio e Finanza
·12 novembre 2021
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·12 novembre 2021
In Olanda il numero di persone che sono risultate positive al Coronavirus è cresciuto inesorabilmente nelle ultime settimane, al punto tale da spingere il governo a prendere misure drastiche per provare ad arginare la situazione. Il lockdown finisce così per coinvolgere non solo le attività commerciali, ma anche altri ambiti ritenuti “non indispensabili”. E il calcio viene ritenuto tra questi, nonostante l’idea non piaccia particolarmente ai club.
L’idea allo studio non sarebbe quella di fermare i match, ma di disputarli, almeno per tre settimane, senza la presenza del pubblico. Una mossa che finirebbe però per danneggiare ulteriormente le casse delle società già provate dalle restrizioni dei mesi passati.
La Federcalcio, in associazione con le leghe professionistiche, ha così deciso di esprimere chiaramente la propria linea di pensiero tramite una nota uffiiciale. “È con grande sgomento che abbiamo preso atto delle possibili nuove misure contro il coronavirus – si legge nel comunicato -. È più che frustrante vedere che il governo apparentemente non sta guardando le fonti di infezione. Queste non si sono negli stadi, come è stato dimostrato più volte. C’è grande povertà politica, le persone a L’Aia non sanno più cosa fare”.
Non ci si è voluti perà fermare qui, ma anzi si è voluto sottolineare senza mezzi termini come sia sbagliato ritenere il calcio responsabile dei contagi in crescita. “Abbiamo investito decine di migliaia di euro nelle location per rendere tutto a prova di coronavirus per gli spettatori. Centinaia di partite sono state giocate con il pubblico e nessuna partita ha portato a gravi infezioni da corona. Lo confermano anche i dati di RIVM e GGD – prosegue la nota congiunta -. Abbiamo collaborato pienamente nei laboratori sul campo e poi con i piloti con le prove del test corona. Questo ci ha fornito conoscenze ed esperienze (scientifiche) che abbiamo potuto condividere con altri settori. Abbiamo controllato scrupolosamente i tifosi all’ingresso e questo funziona senza problemi nel calcio professionistico”.
Si teme inoltre che questa decisione possa influire anche sul rendimento delle squadre costrette a giocare senza il supporto del proprio pubblico. Anche la Nazionale è attesa da un impegno importante.
“Una delle principali fonti di preoccupazione è la partita decisiva di qualificazione ai Mondiali tra Olanda e Norvegia martedì prossimo in uno stadio De Kuip tutto esaurito. Rappresenterebbe anche una grossa battuta d’arresto in termini sportivi se dovesse essere giocato senza pubblico. Questa partita è molto importante per la qualificazione ai Mondiali del prossimo anno e il sostegno del pubblico di casa sarebbe ovviamente una bella spinta. Questo vale anche per i club che giocano in casa le competizioni europee in questo periodo. Inoltre, in questo periodo sono previste gare in Keuken Kampioen Divisie, Eredivisie e Pure Energie Women’s Eredivisie. Per coloro che hanno acquistato un biglietto per queste sfide, sarebbe una grande delusione. Molto probabilmente ora guarderanno le partite al chiuso in TV” – conclude il comunicato.
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