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Andrea Agostinelli·21 marzo 2019

Nuove regole: portieri più liberi sui rigori, ecco cosa cambia

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Lo scorso 2 marzo la IFAB (l’International Football Association Board) ha modificato alcune regole di gioco.

Questi cambiamenti entreranno in vigore a partire dalla prossima stagione ma nel frattempo noi di Onefootball, con una serie di articoli, proveremo a raccontarvele nel dettaglio così che non arriviate impreparati a questi cambiamenti.


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POSIZIONE SUL CALCIO DI RIGORE

Il trucchetto più utilizzato dai portieri sui calci di rigore per ridurre lo specchio della porta a disposizione di chi calcia  è quello di muoversi in anticipo dalla linea di porta.

Si tratta di una soluzione su cui gli arbitri spesso chiudono un occhio ma che è espressamente vietata dal regolamento.

In caso di calcio di rigore, il portiere è libero di muoversi lateralmente purché entrambi i piedi restino sulla linea di porta sino al momento in cui il pallone viene messo in gioco, ovvero nel momento in cui viene calciato verso lo specchio oppure toccato per un compagno accorrente.

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Se il portiere si muove in anticipo rispetto alla conclusione e subisce il gol, il rigore viene convalidato.

Nell’ipotesi contraria, ovvero che il rigore viene respinto oppure viene sbagliato e allo stesso tempo il portiere non ha entrambi i piedi sulla linea prima che il pallone venga calciato, il direttore di gara deve far ripetere l’esecuzione e ammonire l’estremo difensore.

Una normativa poco rispettata e che infatti a partire dalla prossima stagione sarà modificata.

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Con la nuova regola, in caso di calcio di rigore ogni portiere sarà tenuto a posizionare un solo un piede sulla linea di porta e non più due prima della battuta.

In caso di parata o errore, l’esecuzione del rigore sarà valutata dal VAR affinché venga verificata la posizione dei piedi del portiere.

Se entrambi saranno oltre la linea di porta, il direttore di gara ordinerà la ripetizione.


RETROPASSAGGI

L’evoluzione del ruolo del portiere si misura anche nel sempre maggior numero di occasioni in cui è chiamato a gestire il pallone con i piedi come un normale giocatore di movimento.

In questo senso l’IFAB ha deciso di tutelare la loro posizione ammorbidendo una norma regolamentare.

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A partire dalla prossima stagione, nel caso in cui un portiere svirgoli il pallone dopo un retropassaggio, potrà rientrare in suo possesso utilizzando le mani senza che questo comporti l’assegnazione di un calcio di punizione indiretto alla squadra avversaria in area di rigore.