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·28 giugno 2024

Novità per le seconde squadre: potranno retrocedere in Serie D nel 2024/25

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Novità importante per le seconde squadre. La FIGC ha pubblicato il nuovo regolamento per le formazioni Under 23, in vista del via del campionato di Serie C 2024/25. Confermata la possibilità di promozione in cadetteria e l’obbligo di rimanere ad almeno una categoria di distanza dalla prima squadra, ma la grande novità sarà la possibilità di retrocedere tra i Dilettanti.

Le seconde squadre possono retrocedere? La novità nel regolamento 2024/25

«La Seconda squadra potrà al termine del Campionato di Serie C 2024/2025 essere promossa al Campionato di Serie B, ma non potrà mai partecipare al medesimo Campionato della prima squadra, né ad un Campionato superiore. Qualora al termine del Campionato di competenza, si verifichi un’ipotesi di compresenza della prima e della seconda squadra nella medesima categoria, la seconda squadra dovrà partecipare al campionato professionistico della categoria inferiore», recita il nuovo regolamento.


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«In caso di retrocessione della Seconda squadra al Campionato Nazionale di Serie D, la stessa potrà iscriversi al Campionato Dilettantistico 2025/2026, ferma restando le possibilità di ripescaggio in Serie C secondo le procedure previste per le Seconde Squadre», si legge ancora nel documento, che apre dunque a una possibilità che non era prevista fino alla scorsa stagione.

Le seconde squadre possono retrocedere? La composizione delle rose

Per quanto riguarda le rose, «la seconda squadra potrà inserire nella distinta di gara fino a 26 calciatori. Nella distinta di gara potranno essere inseriti soltanto 4 calciatori nati prima del 1° gennaio 2002; tutti gli altri calciatori della distinta di gara dovranno essere nati dopo il 31 dicembre 2001. Nella distinta di gara, nel rispetto dei limiti numerici e di età sopra individuati, potranno essere inseriti fino ad un massimo di 7 calciatori che siano stati tesserati in una società di calcio affiliata alla FIGC per meno di sette stagioni sportive».

«Tutti gli altri calciatori della distinta di gara dovranno essere stati tesserati in una società di calcio affiliata alla FIGC per almeno sette stagioni sportive. I calciatori inseriti nella distinta di gara non dovranno essere presenti nell’elenco dei 25 calciatori per il Campionato di Serie A, né dovranno aver disputato più di 50 gare nel Campionato di Serie A. Nel rispetto di quanto previsto nei capoversi precedenti saranno sempre consentiti i passaggi fra la prima e la seconda squadra», si legge.

Per quanto riguarda invece playoff e playout, potranno essere utilizzati «solamente quei calciatori che abbiano raggiunto nel corso della regular season le 25 presenze negli elenchi di gara della Seconda squadra, ovvero le 12 presenze qualora il calciatore sia stato tesserato dalla Società di Serie A solo a partire dal 1° gennaio 2025. In deroga a quanto previsto nel capoverso precedente, potranno essere sempre utilizzati nelle eventuali gare di playoff o playout quei calciatori che non abbiano raggiunto le predette presenze minime negli elenchi di gara della Seconda squadra, a condizione che gli stessi non abbiano disputato alcuna gara nel Campionato di Serie A nel corso della stagione sportiva».

Le seconde squadre possono retrocedere? Sanzioni e rappresentanza

La violazione di qualsiasi disposizione comporterà a carico della seconda squadra la perdita della gara con il punteggio di 0-3. La società di Serie A che partecipa con la Seconda squadra ad un Campionato professionistico di categoria inferiore non acquisisce diritti economici, né il diritto di voto, pur essendo rappresentata, nell’ambito di detta categoria. La seconda squadra della società di Serie A non potrà partecipare alla Coppa Italia Serie A, mentre parteciperà alla Coppa Italia Serie C.

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