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·3 gennaio 2025
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Nota tattica, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Inter-Atalanta parliamo della prestazione di Sommer.
ELEMENTO CHIAVE – Yann Sommer è un giocatore di cui si parla sempre poco in casa Inter. E quando lo si fa è più o meno per prenderlo in giro. Lo svizzero invece è stato spesso un elemento fondamentale per i risultati della squadra. E Inter-Atalanta rappresenta uno dei massimi esempi.
PARATE QUANDO SERVE – Sommer infatti ha fornito un contributo completo. Partiamo quindi dal classico. Al suo attivo troviamo tre parate. Arrivate tutte e tre da dentro l’area. Più specificamente potremmo dire da dentro l’area piccola. Tre parate non impossibili, ma fondamentali. La prima è sullo 0-0, su Scalvini che si trova solo a pochi metri dalla linea di porta. Le altre due sono sulla stessa azione, nel finale. Djimsiti e Lookman non riescono a segnare malgrado si trovino davvero a un passo dalla linea. Parate di posizione e riflessi, nulla di straordinario. Ma tre parate fatte, che hanno salvato lo zero alla voce gol subiti. Poi c’è il contributo al gioco.
CONTRIBUTO AL GIOCO – Sommer è un portiere moderno. Non un funambolo del ruolo, ma uno abituato a giocare il pallone. Sia nel corto che nel lungo, con entrambi i piedi. E nella sua esperienza in nerazzuro la sua fiducia nel farlo è decisamente aumentata. Proprio questo in Inter-Atalanta è diventato un fattore fondamentale. Perché il portiere è stato il primo a impostare il gioco.
SOLLECITAZIONE MASSIMA – In Supercoppa Sommer ha messo insieme 67 tocchi. Un numero davvero rilevante per un portiere, che lo rende il quarto giocatore dell’Inter più coinvolto nel gioco. Per passaggi realizzati è addirittura secondo con 57, superato solo da de Vrij. E la sua percentuale realizzativa è del 90%. Un altro dato rilevante, perché lo svizzero ha tentato ben 11 lanci lunghi, più soggetti al rischio di errore, realizzandone ben 7. Una prestazione di qualità, fondamentale per mandare in tilt le coperture uomo su uomo dell’Atalanta. Curiosamente infatti una prestazione simile si era già vista nella sfida con l’Atalanta di campionato. Ovviamente non per caso. Perché Inzaghi sfrutta il suo portiere come primo elemento per scardinare il sistema di Gasperini.