Napoli, Conte rassegnato in conferenza: bluff o verità? | OneFootball

Non arrivano segnali confrontati per il Napoli. Nella conferenza stampa canonica alla viglia dell’esordio in campionato contro il Verona, Antonio Conte ha voluto essere chiaro con i tifosi. Le sensazioni dal suo arrivo non sono confortanti: il Napoli non ha speranze di scudetto. Sarà la verità? Analizziamo la situazione.

La conferenza stampa di Antonio Conte alla vigilia dell’esordio in Serie A ha attivato un campanello d’allarme a tutto il popolo partenopeo. “Al Napoli mi aspettavo una situazione migliore, con delle sorprese positive: fatico a trovarle. Siamo qui per fare delle valutazioni in modo razionale. Non possiamo ottenere tutto e subito. È importante essere chiari, in primis con i tifosi. Il 10° posto dello scorso anno non è un caso.” queste le parole dell’allenatore azzurro. È davvero una lettura razionale della situazione o è più un’interpretazione dettata dall’ossessiva ricerca della perfezione che da sempre contraddistingue Conte?

Napoli, qual è il cuore del problema?

Gran parte di tifosi azzurri e non, è convinto che il 10 posto dello scorso anno sia stato un caso. Perché pensarla diversamente? In campo c’erano comunque gran parte dei giocatori protagonisti dello scudetto. Eppure Conte su questo aspetto è stato lapidario. La rosa non è all’altezza. Bluff o verità? L’attuale mister azzurro è famoso per essere riuscito a portare al successo squadre sulla carta non favorite. Pertanto le sue parole puntano a svegliare la squadra o a svuotare la stessa da pressioni? Non aver atteso nemmeno 3/4 partite per esporsi in questo modo mi porta a pensare che la comunicazione adottata da Conte sia proprio incentrata sul rimuovere ogni tipo di pressione sulla propria squadra. Partire con zero pretese ti permette di affrontare ogni incontro con la spregiudicatezza di chi non ha nulla da perdere e tutto da guadagnare. Potrebbe essere questa la via verso la quale sta remando Conte? Spesso nella passata stagione si è parlato delle difficoltà mentale della squadra. Molto probabile che sia questo l’aspetto che preoccupa il tecnico azzurro e non un discorso legato  alla qualità dei singoli in se. Che stia cercando, con queste dichiarazioni, il modo di tirar fuori la squadra da quel loop di confusione in cui milita da 12 mesi ormai? Il campionato è alle porte. Tra meno di 24 ore sarà calcio vero. Il Napoli non è pronto, così sembra di capire. Non mi meraviglierei però, se tra tre mesi il club partenopeo dovesse essere li a giocarsela per la vittoria del titolo finale.