Milannews24
·18 agosto 2025
Modric Milan, retroscena da brividi alla fine della gara contro il Bari! L’ha fatto veramente con questo giocatore

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·18 agosto 2025
Il calcio è fatto di momenti, di giocate spettacolari che incantano gli stadi e di gol che fanno esplodere di gioia i tifosi. Ma è anche fatto di dettagli, di gesti che spesso sfuggono all’occhio della telecamera, ma che rivelano la vera essenza di un campione. Ne è convinto Marco Pasotto, giornalista de La Gazzetta dello Sport, che in un suo recente articolo ha svelato un retroscena illuminante su Luka Modric, il nuovo, attesissimo, primo violino del Milan. Un aneddoto che non solo celebra l’esordio trionfale del croato in rossonero, ma ne svela anche la profondità umana e professionale.
Il palcoscenico è stato Milan-Bari, una partita archiviata con relativa tranquillità dalla squadra rossonera, ma che per Modric ha rappresentato molto più di un semplice debutto stagionale. Per dirla con le parole di Pasotto, “non è stato il debutto stagionale del Milan, ma di Modric. È stata l’esibizione del primo violino rossonero, atteso e osannato da un popolo che ha una necessità famelica di poter nuovamente santificare un maschio alfa a Milanello”. E il fuoriclasse croato non ha deluso le aspettative.
Ma il momento clou, quello che ha colpito di più il giornalista, è avvenuto ben dieci minuti dopo il fischio finale. Mentre la maggior parte dei giocatori si stava già godendo la doccia post-partita, Modric era ancora lì, a bordo campo, intento a dispensare preziosi consigli a Noah Okafor, subentrato nel finale. Il numero 17 rossonero si era fatto bloccare con eccessiva facilità da un difensore del Bari in una delle ultime azioni del match. Ed è proprio su questo episodio che Modric si è concentrato, spiegando a Okafor il suo punto di vista, mimando con braccia e mani i movimenti che avrebbe potuto/dovuto fare.
Questo gesto, apparentemente minore, racchiude l’intera grandezza di Modric. Non è solo un maestro in campo, capace di dettare i tempi e inventare giocate illuminanti, ma è anche un leader naturale, un compagno di squadra che non si limita a brillare individualmente, ma si preoccupa della crescita e del miglioramento dei suoi colleghi. È l’emblema di un professionista esemplare, la cui partita non finisce con il triplice fischio, ma prosegue nell’analisi e nella condivisione del proprio sapere.
L’arrivo di Modric al Milan, sotto la guida del nuovo direttore sportivo Igli Tare e del nuovo allenatore Massimiliano Allegri, rappresenta un segnale forte per il futuro del club. La sua esperienza, la sua visione di gioco e la sua innata leadership saranno fondamentali per la crescita dei giovani talenti e per il raggiungimento di nuovi obiettivi. I tifosi rossoneri, che hanno “una necessità famelica di poter nuovamente santificare un maschio alfa a Milanello”, hanno trovato in Modric non solo un campione assoluto, ma anche un esempio da seguire, un vero e proprio faro per la squadra.
Il Milan di Tare e Allegri riparte da Modric, dalla sua visione di gioco, dalla sua mentalità vincente e dalla sua straordinaria etica del lavoro. E se il suo esordio è stato un assaggio di ciò che ci aspetta, allora la stagione rossonera si preannuncia ricca di emozioni e di grandi successi. Il “bambino con la maglia rossonera” è ora una leggenda in campo, un mentore per i compagni e un idolo per i tifosi, pronto a scrivere nuove pagine di storia con il Diavolo.