PianetaBari
·18 agosto 2025
La costruzione dal basso, le prove di Verreth e Sibilli, i segnali per il mercato: i 5 spunti di Milan-Bari

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·18 agosto 2025
Da una parte c’era il Milan, una squadra che almeno sulla carta è stata costruita per poter lottare, se non per la vittoria dello scudetto, quantomeno per la qualificazione in Champions League. Dall’altra il Bari, che ai ranghi di partenza della prossima Serie B non parte nel novero delle favorite ma che pur ambisce a dire la sua nel prossimo campionato cadetto. Con queste premesse, dunque, è pressoché scontato sottolineare che qualsiasi analisi di quanto visto al Meazza vada assolutamente preso con le pinze. I biancorossi sono usciti sconfitti, in alcuni momenti sono apparsi palesemente in difficoltà, eppure le sensazioni nel day-after dell’esordio stagionale sono nel complesso positive.
Le cose da migliorare sono tante, e lo stesso Caserta ne è sembrato consapevole sottolineando come il suo Bari sia una squadra che punta in alto ed è ancora in costruzione. Ed è evidente a tutti che, per poter pensare di giocare un ruolo importante nella prossima stagione, servano quelle 3-4 pedine di livello delle quali si parla da tempo. Anzi, a dirla tutta, è proprio la prestazione incoraggiante del Meazza a sottolineare l’esigenza di rinforzi, chiesti anche dai tifosi a fine partita: dal momento che la squadra, pur essendo un vero e proprio cantiere aperto, ha dimostrato di avere già delle buone basi, sarebbe quasi un delitto non mettere a disposizione del tecnico quegli innesti che potrebbero permettere di giocare un ruolo da protagonista nel prossimo campionato.
Copyright: Marco Luzzani/Getty Images – Via OneFootball
Michele Cerofolini, parlando in sala stampa dopo il fischio finale, ha sottolineato come la costruzione dal basso sarà il «biglietto da visita» del Bari nel corso di tutta la stagione. Quando doveva impostare l’azione, infatti, la formazione di Fabio Caserta abbassava uno dei centrocampisti per ricevere palla (quasi sempre Braunöder, ma in alcune occasioni anche Pagano), mentre gli altri due rimanevano scaglionati poco più avanti in modo da costruire, insieme ai difensori centrali e ai terzini, diversi triangoli per offrire linee di passaggio. Contro il Milan questo non sempre è stato efficace.
Anzi, in diverse occasioni i rossoneri sono riusciti a recuperare palla in zone pericolose e arrivare al tiro. Si tratta però di una traccia di lavoro molto interessante da sviluppare, anche perché i primi automatismi si vedono già: bisognerà affinarli e verificarli contro squadre di pari livello. Servirà poi valutarli con la rosa al completo, così come con l’inserimento di un elemento che potrà svoltare il centrocampo dei galletti come Matthias Verreth.
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L’immediato pre-partita al Meazza è stato segnato da tanta commozione. Prima del fischio d’inizio, infatti, si è tenuto il minuto di silenzio per onorare la memoria del figlio di Matthias Verreth, da poco scomparso. Il centrocampista, tornato di recente nel capoluogo pugliese, è stato accolto da tutto l’abbraccio dei 70.000 del Meazza, unito a quello dei tanti tifosi a casa. Il campo spesso, in queste occasioni, passa in secondo piano rispetto a tutto il resto, ma Caserta aveva già sottolineato l’attitudine al lavoro che il belga aveva dimostrato al rientro.
Il suo esordio, poi, è stato senza dubbio positivo. Negli highlights vanno almeno due aperture di pregevole fattura che, come avevamo sottolineato anche nella nostra presentazione del giocatore, rappresentano uno dei marchi di fabbrica della casa. Certo, servirà sicuramente tempo e ci saranno inevitabilmente momenti difficili nei quali servirà tutto l’affetto della squadra e l’abbraccio della città, ma la sensazione è che il suo ingresso nelle rotazioni possa alzare notevolmente il tasso tecnico della mediana biancorossa.
Se dovessimo individuare il migliore in campo dei biancorossi nella partita del Meazza, probabilmente la scelta cadrebbe su Giuseppe Sibilli. Il fantasista è stato uno dei pochi a dare inventiva alla manovra, muovendosi sulla fascia laterale per dare ampiezza alla manovra (in quel caso era Dorval a tagliare verso il centro), venendo incontro per ricevere il pallone a centrocampo oppure occupando le posizioni centrali sulla trequarti per dialogare con i compagni.
Le statistiche della sua gara parlano di un tiro in porta (è servito un bellissimo intervento di Maignan per deviare in angolo), un dribbling riuscito, diversi palloni recuperati e una buona precisione nei passaggi. Tutto questo andrà confermato in campionato, ma la sensazione è che il giocatore rientrato dal prestito sia un vero e proprio nuovo acquisto per il Bari dopo la parentesi dello scorso anno.
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Chi è apparso un po’ più sulle gambe è invece Mehdi Dorval. Fabio Caserta, parlando in sala stampa, ha sottolineato come per lui il franco-algerino abbia disputato una buona prova nel primo tempo, salvo poi calare nella ripresa a causa del ritardo di condizione accumulato durante la sosta legata al periodo del trasferimento in Russia. Al terzino, inoltre, va imputato anche l’errore che ha portato al raddoppio rossonero, dopo un’azione avviata da un suo brutto passaggio sbagliato.
Quello legato a Dorval ora è un bell’intrigo. Il Bari lo considera parte del gruppo, ma le sirene di mercato su di lui restano accese, con alcuni interessamenti dalla A e altri dall’estero. L’unica certezza di cui la formazione ha bisogno è che, qualora dovesse scegliere di rimanere, sia totalmente focalizzato mentalmente sui colori biancorossi. Caserta, almeno su questo, ha assicurato di si.
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«Tirate fuori i rinforzi», hanno cantato i tifosi nel post-gara. Vista la buona prova del Bari, del resto, sarebbe quasi un delitto non sistemare la rosa con quei tasselli che potrebbero permettere a Caserta di giocarsela a viso aperto in campionato. Difficile trarre da questa partita indicazioni vere su cosa non ha funzionato, perché tutti i giocatori affrontavano avversari molto più forti. Ragion per cui, se dei limiti ci sono stati, vanno contestualizzati e non esagerati.
Resta comunque la sensazione che questa squadra abbia bisogno di almeno un paio di centrocampisti e di un difensore centrale, oltre all’eventuale terzino in caso di una cessione di Dorval. Uno degli innesti in mediana potrebbe essere Castrovilli, mentre si sogna anche il ritorno di Maggiore. In difesa il tipo di innesto dipenderà dal destino di Francesco Vicari, che comunque non ha sfigurato. Tutte queste situazioni, in ogni caso, si sbloccheranno nelle prossime due settimane.