DirettaCalcioMercato
·13 dicembre 2024
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L’agente di Marco Pellegrino ha rilasciato delle dure dichiarazioni sul futuro del suo assistito criticando l’atteggiamento dell’Independiente, club in cui Pellegrino è in prestito dal Milan ma che presto lascerà per via dello scarso minutaggio.
Nelle ultime ore si è diffusa la notizia del possibile rientro al Milan di Marco Pellegrino, attualmente in prestito all’Independiente. Il difensore argentino classe 2002 sarebbe infatti prossimo a interrompere anticipatamente la sua avventura in Argentina, complicata da diverse difficoltà come affermato da queste parole del suo agente. Durante i sei mesi trascorsi con la maglia dell’Independiente, Pellegrino non è mai riuscito a trovare continuità, penalizzato da una serie di fattori, tra cui problematiche extracalcistiche che lo hanno escluso dalla squadra per diverse settimane. A peggiorare la situazione, secondo i media argentini, sarebbero stati i contrasti con l’allenatore Julio Vaccari, che avrebbero definitivamente compromesso il rapporto tra le parti. Ora il giovane difensore è atteso in Italia, dove il Milan valuterà una nuova destinazione per permettergli di proseguire il suo percorso nella seconda metà della stagione.
NAPLES, ITALY – OCTOBER 29: Marco Pellegrino of AC Milan during the Serie A TIM match between SSC Napoli and AC Milan at Stadio Diego Armando Maradona on October 29, 2023 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Di seguito le parole dell’agente di Pellegrino:
“Noi siamo venuti dal Milan per giocare qui all’Independiente… pensi davvero che siamo venuti per guadagnarci un posto? Non siamo venuti per stare dietro a Laso (difensore dell’Independiente), immagina che eravamo dietro a Tomori, della Nazionale inglese… giocare dietro a Laso non era un’opzione. Siamo venuti in Argentina con Marco per giocare, non per cercare di conquistare un posto. Avevamo offerte da club molto importanti. All’Independiente ci sono diversi giocatori che non rispettano mai il peso forma, ma siccome rendono in campo continuano a giocare. E sulla barca c’erano otto giocatori, e appena è successo il fatto della barca, Laso ha sistemato la sua situazione. Io ho collaborato con l’Independiente, ho aiutato economicamente il club a risolvere le inibizioni. Ora, il trattamento che ci ha riservato l’allenatore mi sembra inaccettabile per un ragazzo di 22 anni.”