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·12 dicembre 2024
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L’allenatore rossonero si è rivolto ad alcuni dei giocatori, non all’intera squadra, per la mancanza di impegno e non solo. A Milanello, oggi, nessun dirigente presente.
“Il problema è che il mio Milan è una montagna russa. Una volta stiamo bene, l’altra non si sa. Come tirare una moneta, bisogna sempre aspettare di vedere cosa succede per capire”. Paulo Fonseca non ci sta, non si arrende ma alza la voce.
Più facile ricordare la lista dei “nominati”, che a metà dicembre è già piuttosto lunga: da Tomori e la difesa, a Theo Hernandez e Leao, passando per i “rigorini” di Firenze, La Penna a Bergamo e, dopo una serata tutt’altro che brillante, i misteriosi giocatori che, secondo lui, “non sono sicuro che diano tutto”.
E qui sorge un dubbio: se Fonseca pensa davvero che qualcuno nella squadra non remi nella sua direzione, perché resta saldo al comando di una nave di cui, di fatto, ammette di non avere pieno controllo?
Il gioco delle colpe
Chiariamo: Fonseca non è il primo allenatore ad accusare apertamente i propri giocatori, né sarà l’ultimo. Forse, in questi casi, sarebbe più opportuno che intervenisse un dirigente al posto del tecnico, ma è evidente come Fonseca trovi una certa difficoltà a includersi nella lista dei responsabili. “Tutti fuori, tranne lui”, appunto.
A chi si riferisse ieri sera non è del tutto chiaro, anche se un paio di nomi non sono difficili da intuire: dal solito Theo Hernandez a un nervoso Davide Calabria. Tuttavia, il vero nodo della questione non è tanto individuare i colpevoli, quanto comprendere perché il tecnico portoghese non sia riuscito a costruire un rapporto solido con la squadra e perché non tutti sembrano volerlo seguire.
Scelte discutibili e il clima in squadra
Certo, alcune scelte non hanno aiutato. Il rigido “causa-effetto” delle prime giornate – giochi male o non ti impegni, finisci in panchina – ha creato tensioni. Le ripetute esclusioni di Leao, ad esempio, potrebbero aver tolto punti preziosi alla squadra. Ma questa spiegazione da sola non basta.
Fonseca ha annunciato un confronto diretto con i giocatori dopo la gara con la Stella Rossa. Resta da capire se servirà davvero a raddrizzare la situazione. Nel frattempo, i tifosi e gli addetti ai lavori non possono fare altro che aspettare la prossima puntata di questo “Grande Fratello” calcistico per scoprire chi sarà il prossimo nominato.
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