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·15 ottobre 2024

ManUTD, Ratcliffe taglia ancora: rescisso il contratto di Ferguson da ambasciatore

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Sir Alex Ferguson non sarà più ambasciatore del Manchester United. A deciderlo è stato il socio di minoranza, ma a cui sono stati affidate deleghe molto importanti per la vita del club inglese, Sir Jim Ratcliffe, fondatore e patron del colosso INEOS.

Come riporta il quotidiano britannico The Athletic, questa decisione rientra nel piano di riduzione dei costi che i Red Devils stanno portando avanti da quando Ratcliffe è diventato socio della famiglia Glazer. Ferguson, dopo aver lasciato il ruolo di allenatore nel 2013, ponendo fine a una epopea di 26 anni in cui ha vinto 38 trofei, Ferguson è stato nominato ambasciatore globale del club e membro del direttivo, ricevendo uno stipendio annuale.


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L’unico accenno ai compensi riconosciuti a Ferguson risale al bilancio societario del 2014, dove era elencato fra le transazioni con parti correlate come il club riconoscesse, in virtù di un accordo firmato il 17 ottobre 2013, 2,16 milioni di sterline (al cambio attuale, 2,6 milioni di euro).

Inoltre Ferguson era presente nel consiglio del club come direttore, anche se negli ultimi anni questo organismo è sempre più diventato una bandiera con meno compiti. Di questo ne facevano parte Sir Bobby Charlton (deceduto nel 2023), l’ex amministratore delegato David Gill e il direttore non esecutivo Michael Edelson. Al contrario, l’ex tecnico scozzese non fa parte del consiglio direttivo del club, che vede la presenza dei rappresentanti della proprietà, fra cui i sei fratelli Glazer, il co-proprietario di INEOS John Reece, il presidente di INEOS Sport Rob Nevin, oltre a due direttori indipendenti, Robert Leitao e John Hooks.

La decisione del club è stata comunicato direttamente a Ferguson da parte di Ratcliffe, durante un incontro amichevole avvenuto all’Old Trafford. Il tutto, secondo quanto riportano fonti interne al club, è stato preso con grande serenità da uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio, che il prossimo 31 dicembre compirà 83 anni. Infatti, Ferguson rimarrà un direttore non esecutivo del club e sarà il benvenuto alle partite del club.

La decisione relativa a Ferguson segue la linea tracciata da Ratcliffe e che ha portato i Red Devils a un taglio significato della forza lavoro, come successo a luglio quando sono stati tagliati 250 posti di lavoro. Un disegno che mira alla riduzione dei costi raccomandate dalla società di consulenza Interpath Advisory, incaricata di esaminare le spese operative del club.

Sono stati eliminati anche i pagamenti con carte di credito aziendali per i dirigenti senior, i viaggi gratuiti per lo staff per la finale di FA Cup contro il Manchester City a maggio e la festa di Natale per i dipendenti. Nel frattempo, però gli investimenti nel calciomercato non sono mancati, visto che i Red Devils sono stata la seconda società che ha speso di più in Premier League con i suoi 240 milioni di euro. Ma i conti potrebbero non tornare, qualora i risultati sul campo non migliorassero. Infatti, un’altra stagione senza introiti della Champions League sarebbe un duro colpo per il bilancio del Manchester United.

Nell’ultimo bilancio del club, lo United ha dichiarato di aspettarsi di «realizzare risparmi sui costi annualizzati di circa 40-45 milioni di sterline, prima dei costi di implementazione di 10 milioni di sterline». Il club ha aggiunto: «A causa dei tempi e di altri obblighi contrattuali, ci si aspetta di realizzare questi risparmi negli anni fiscali 2025 e 2026».

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