Calcio e Finanza
·15 ottobre 2024
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Il Benfica rischia l’esclusione da ogni competizione per un periodo compreso fra i sei mesi e i tre anni.
Questa è la richiesta della Procura portoghese che indaga sul cosiddetto caso delle mail contro diversi ex dirigenti della squadra di calcio del Benfica, fra cui l’ex presidente Luís Filipe Vieira. Quest’oggi sono state depositate le accuse di corruzione, frode fiscale e altri capi d’imputazione nei confronti degli indagati.
Sono stati prosciolti, invece, l’attuale presidente Manuel Rui Costa, visto in Italia con le maglie di Fiorentina e Milan, e l’ex amministratore Domingos Soares de Oliveira, che da indagati potrebbero diventare testimoni nel processo.
Secondo gli inquirenti, queste rivelerebbero che, tra il 2016 e il 2019, le squadre del Benfica e del Vitoria Setubal avrebbero simulato false operazioni di compravendita di calciatori per iniettare denaro nel club di Setúbal, che attualmente gioca in un campionato regionale minore, per cui è stato chiesto l’esclusione dalle competizioni per un periodo uguale rispetto al Benfica.
Appresa l’opinione della Procura, il Benfica ha pubblicato un comunicato ufficiale sul proprio sito: «Il Benfica e i suoi avvocati analizzeranno in dettaglio l’accusa di cui sono stati notificati oggi e che attribuisce la responsabilità al Benfica a causa di presunti atti imputati al suo ex-presidente e a un ex-consigliere. Al momento opportuno prenderanno una posizione processuale, ma non ci siano dubbi sul fatto che il Benfica si difenderà, senza esitazione, da tutte le accuse infondate (e da quanto è già stato possibile analizzare, queste risultano infondate), così come da tutto ciò che possa aver intaccato o possa intaccare i suoi diritti e interessi».