Inter News 24
·22 novembre 2024
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Intervistato da Tuttosport in vista di Hellas Verona Inter, l’ex calciatore nerazzurro nonché ex allenatore degli scaligeri Andrea Mandorlini si è espresso così su vari temi legati alla stagione della squadra di Simone Inzaghi, passando per il calciomercato.
SU VERONA INTER – «Domani purtroppo sarò all’estero, altrimenti mi sarebbe piaciuto andare a vederla. L’Inter è la squadra più forte del campionato e parte ovviamente favorita, ma fare risultato a Verona non è mai semplice. I gialloblù giocano bene e la spinta del Bentegodi si fa sentire».
L’INTER PUÒ COMPETERE ANCHE PER LA CHAMPIONS? – «Per me sì. Come qualità di rosa ed esperienza i nerazzurri hanno tutto per arrivare in fondo anche in Europa, al netto dei soliti due-tre top club stranieri di altissimo livello che restano molto temibili. Già due anni fa, però, l’Inter ha dimostrato di poterla vincere la Champions ed è arrivata a un passo dal battere il Manchester City a Istanbul. Mi sembra che tutto l’ambiente stia approcciando alle gare di coppa con la massima intensità e determinazione; perciò occhio ai nerazzurri. E poi dopo tanti anni sarebbe anche l’ora di riportare la Champions in Italia…».
A CHI PARAGONEREI INZAGHI TRA I GRANDI ALLENATORI CHE HO AVUTO IN CARRIERA? – «Lo paragonerei a Trapattoni per la predisposizione alla vittoria, la capacità di entrare nel cuore dei giocatori e creare un ambiente compatto al suo fi anco, a partire dalla tifoseria. Giovanni ha vinto tutto e dappertutto, ma Simone sta facendo grandi cose ed è ancora molto giovane come tecnico. L’accostamento ci sta. Se Inzaghi continua così, è sulla buona strada per avvicinarsi ad avere una bacheca come quella del Trap».
SE MI ASPETTAVO QUALCOSA DI PIÙ DA TAREMI? – «Ho letto le critiche, ma secondo me sono un po’ esagerate. Taremi è un attaccante di qualità e le sue doti si sono già intraviste. Purtroppo per lui ha davanti dei campioni come Lautaro e Thuram: ergo diventa difficile giocare al posto di uno dei due, ma a me Mehdi piace molto. Sono convinto che verrà fuori e si ritaglierà uno spazio importante in questa Inter».
CHI IN REGIA VISTA L’ASSENZA DI CALHANOGLU? – «Partiamo dal presupposto che Calha fa la differenza e non è mica semplice sostituirlo. Zielinski, seppur in un ruolo da adattato rispetto alle sue doti naturali da mezzala, ha mostrato buone cose e oggi dà più garanzie a Inzaghi di Asllani, che non sembra ancora pronto per essere leader in quel ruolo».
BELAHYANE L’UOMO GIUSTO COME VICE CALHANOGLU? – «L’ho seguito con attenzione e mi piace molto. Belahyane sarebbe certamente un profilo giusto per l’Inter dietro Calha. È pronto per una big. D’altronde la miglior garanzia è Sogliano: Sean difficilmente sbaglia ed è davvero bravo nello scoprire e lanciare talenti sconosciuti».
COME MAI SOGLIANO NON HA AVUTO MAI UN’OCCASIONE IN UNA BIG? – «Sean è un talent scout straordinario, ma il calcio in Italia è strano. Ci sono situazioni che non capisci perché vadano in questa maniera. Indubbiamente Sogliano meriterebbe la chiamata di un top club per come ha lavorato, ma soprattutto per i tanti talenti comprati a pochi soldi e diventati poi plusvalenze straordinarie».
SU CHI PUNTARE PER RINGIOVANIRE LA DIFESA DELL’INTER – «A parte Acerbi e De Vrij, non è che la difesa interista sia poi così vecchia. Bastoni e Bisseck sono ancora giovanissimi, Pavard è nel pieno della carriera, ma capisco che un grande club voglia programmare il futuro, anche se uno come Acerbi me lo tengo stretto pure a 36 anni. Tra i nomi che leggo in giro mi piace molto quello di Bijol: lo vedo pronto per fare il grande salto. Lo sloveno ha qualità interessanti e ancora margini di crescita. Adesso però l’Inter deve pensare soltanto ad arrivare in fondo a tutte le competizioni, per la prossima stagione c’è tempo».