Inter News 24
·18 aprile 2024
Inter News 24
·18 aprile 2024
Sentito da La Gazzetta dello Sport, Luciano Ligabue – grande tifoso dell’Inter – ha parlato così della cavalcata scudetto dei nerazzurri e non solo. Ecco un estratto dalla sua intervista nell’edizione odierna del quotidiano milanese.
SCUDETTO NEL DERBY – «È da due mesi che si parla di questa ipotesi e, adesso che le condizioni si sono create, è un derby caricato fin troppo a pallettoni. A me interessa la vittoria matematica dello scudetto. Prima arriva e meglio è. Se poi dovesse arrivare a questo derby, è chiaro che non si piange».
SORPRESO DALL’INTER – «È il capolavoro di una bellissima squadra e per squadra intendo l’intero team. Giocatori in testa, certo, ma allo stesso modo anche Inzaghi (che ha ragione a dire che valorizza anche economicamente i singoli giocatori) e la coppia Marotta e Ausilio che da tre anni sta facendo miracoli con il mercato a budget zero. Mi sa che per uno juventino Marotta sia forse il rimpianto più grosso».
L’UOMO IN PIU’ – «Non si può non parlare di tutta la squadra, perché se c’è stata la conferma (e il miglioramento) di chi c’era già (da Lautaro a Bastoni, da Barella aChala, da Acerbi a Dimarco e tutti gli altri), dall’altra parte c’è stata la sorpresa dei nuovi inseriti (Thuram,Sommer, Pavard, Bisseck) che nessuno pensava si integrassero così in fretta».
LAUTARO FUORICLASSE – «Certo che lo è, pur non avendo la statura dell’attaccante tipico. È alto 1,74 ma nelle gambe ha una forza spaventosa. In più, continuando la tradizione dell’Inter con i calciatori argentini, sta dando grandi segnali di attaccamento alla maglia. Speriamo nel rinnovo».
INZAGHI MIGLIOR TECNICO SERIE A – «Senza dubbio. I trofei che ha vinto con l’Inter sono già diversi anche se spesso li si vogliono bollare come minori. Ma lui e la squadra li hanno vinti. Se si guarda il ruolino di marcia suo e dei ragazzi da circa un anno in qua, non si può che rimanere sbalorditi per i numeri e godersela per la bellezza calcistica espressa. Poi, certo, chiunque potrebbe sempre opinare che ha fior fiore di giocatori per poter applicare le sue idee ma non è forse pure responsabile della composizione di questa squadra?».
PARTITA PIU’ BELLA – «Forse non la più bella ma la più decisiva è stata quella con la Juve. Lì l’Inter ha ristabilito le distanze».
CHAMPIONS – «L’Atletico Madrid sarà pure discontinuo ma con l’Inter ha fatto due grandi partite, specie quella del ritorno. Avesse giocato come contro il Borussia, sarebbe passata l’Inter.Però Non è che le si possono vincere tutte, eh! Forse l’unica colpa è non averla chiusa all’andata».