Calcio e Finanza
·18 febbraio 2025
Lega Pro, botta e risposta Gravina-Marani: «Situazione economica insostenibile in Serie C»
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·18 febbraio 2025
Come spesso accade, anche in questa stagione ci sono diverse società militanti in Serie C che sono incorse in penalizzazioni per non aver onorato, secondo il regolamento vigente, i propri impegni economici, che riguardino le imposte o i compensi dei calciatori.
In merito è intervenuto il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, che in una telefonato con l’ANSA ha dichiarato: «La situazione è diventata insostenibile. Le criticità economico-finanziarie che riguardano tutto il calcio si acuiscono in modo particolare in Lega Pro, imponendo una riflessione seria. Mi appello al senso di responsabilità delle componenti federali affinché tutti facciano la propria parte: torniamo a discutere di una riforma, magari partendo dalla bozza che ho proposto un anno fa e senza arroccarsi dietro il cosiddetto diritto d’intesa, che abbia l’obiettivo di rendere finalmente sostenibile il calcio italiano».
In seguito, sempre all’ANSA, è arrivata la risposta del presidente della Lega Pro, Matteo Marani: «Come Serie C abbiamo sempre dato la nostra disponibilità alla FIGC per rendere ancora più severi e stringenti i criteri di iscrizione al campionato».
«La Lega Pro è consapevole delle criticità economico-finanziarie che riguardano il calcio italiano – ha proseguito Marani –. Il tema è di vecchia data, almeno ventennale: alcune cose sono state riformate ma ne servono altre di tipo strutturale. Come Lega Pro abbiamo dato la nostra disponibilità al presidente federale, anche nel corso di queste settimane, a rendere ancora più severi e stringenti i criteri di iscrizione al campionato, nei tempi e nei modi migliori. Altra esigenza, anche con l’aiuto del Governo, è quella di creare un sistema di selezione sulle nuove proprietà, garantendo una sostenibilità e una trasparenza maggiore al sistema».
«Con lo spirito costruttivo e generoso che questa Lega ha dimostrato nel corso degli ultimi due anni, confidiamo che il calcio italiano, tutto unito, possa migliorare la propria salute. Personalmente, nell’ultima Assemblea Federale, ho ricordato che il calcio italiano perde 700 milioni di euro all’anno, ai quali la Serie C concorre in minima parte. Il cambiamento è un tema culturale ed educativo che ci ha spinto verso la riforma Zola per i giovani ed a introdurre, in via sperimentale dal prossimo anno, il salary cap per i nostri club», ha concluso Marani.