Lecce Juve vista da due prospettive: tre aspetti negativi e cosa salvare dall’1-1 del Via del Mare – ANALISI | OneFootball

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·2 dicembre 2024

Lecce Juve vista da due prospettive: tre aspetti negativi e cosa salvare dall’1-1 del Via del Mare – ANALISI

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Lecce Juve: l’analisi tattica del pareggio per 1-1 al Via del Mare, con i bianconeri rimontati da Rebic dopo il vantaggio di Cambiaso

La Juve non riesce a guarire dalla “pareggite“. Contro il Lecce, infatti, si è registrato ancora una volta il segno X causato della rete di Ante Rebic nei minuti di recupero. Nonostante l’imbattibilità in campionato, la classifica recita che i bianconeri sono attualmente al sesto posto in classifica. Il match di Via del Mare, inevitabilmente, ha messo in mostra molti aspetti negativi ma, anche, qualcosa di positivo (strettamente legato ai singoli). Andiamo ad analizzarli assieme.

Lecce Juve in tre aspetti positivi: Locatelli, Perin e Conceicao sono una certezza

Da una serata come quella di ieri, visto il risultato non positivo, si salva ben poco. Thiago Motta, però, ha avuto grandi risposte da tre singoli in particolare: Locatelli, Perin e Conceicao.


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Lecce Juve – Locatelli: con Thiago Motta sembra un altro giocatore. Nella difficoltà generale il centrocampista si è imposto sotto il piano caratteriale e tecnico con recuperi, senso di posizionamento e geometrie da top del campionato.

Perin: prima del gol di Rebic il portiere ha sfoderato degli interventi molto importanti che hanno dato sicurezza a tutta la squadra. In particolare, nei minuti di recupero, ha compiuto un intervento su Rebic che, se non fosse stato in fuorigioco, sarebbe potuto tranquillamente candidarsi come migliore parata della stagione.

Lecce Juve – Conceicao: gli aggettivi per descriverlo sono davvero finiti. In mezzo all’attuale pochezza di manovre offensive della Juventus il portoghese è una scarica d’adrenalina continua. Praticamente da solo ha messo in crisi tutta la difesa avversaria: solo il palo gli ha negato la gioia di un eurogol.

Lecce Juve in tre aspetti negativi: troppa superficialità nel gestire il vantaggio e una solidità difensiva che è venuta a mancare

Anche per quanto riguarda gli aspetti negativi non si può non partire da alcuni giocatori chiave singoli: Danilo e Koopmeiners.

Danilo: nonostante un primo tempo tutto sommato positivo la sua prestazione non è stata sufficiente a causa di un calo drastico nella seconda frazione di gioco. Spesso e volentieri in ritardo negli interventi e tecnicamente poco pulito nella prima fase d’impostazione: vista l’emergenza infortuni deve alzare il livello nell’immediato.

Lecce Juve – Koopmeiners: anche ieri non è riuscito a prendersi la Juventus sulle spalle. In tutta la durata della partita è stato risucchiato dalla densità che ha proposto il Lecce in mezzo al campo e, per questa ragione, si è spesso abbassato sulla linea dei difensori per cercare il pallone. Probabilmente sta ancora pagando una condizione fisica precaria ma, anche, una manovra davvero troppo lenta della Juventus.

Mettendo da parte i singoli ieri si sono palesati due problemi: la superficialità nel gestire il vantaggio e la mancata compattezza difensiva.

Un esempio lampante è la palla persa da Cambiaso (autore di un’ottima prestazione e del gol) nei minuti di recupero in fase offensiva che ha causato il contropiede che ha portato al gol di Ante Rebic. In generale, però, mai come ieri sera i bianconeri hanno dato l’impressione di essere vulnerabili: sono stati infatti ben 10 i tiri totali di cui addirittura 6 verso la porta difesa da Perin.

Insomma, la Juventus sta attraversando un periodo d’emergenza totale e, come dice Thiago Motta, l’unica via d’uscita è chiedere un qualcosa in più a tutti. In una partita come quella di ieri errori come quello di Thuram a un metro dalla porta o le indecisioni di Gatti difensive non sono ammesse: se si vuole lottare per i massimi traguardi queste partite sono da portare a casa.

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