Braida: «La Juve è un cantiere in movimento, non si può avere tutto e subito. Mercato? Ecco cosa servirebbe» – ESCLUSIVA | OneFootball

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·2 dicembre 2024

Braida: «La Juve è un cantiere in movimento, non si può avere tutto e subito. Mercato? Ecco cosa servirebbe» – ESCLUSIVA

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Braida ha commentato così il momento della Juve e le possibili mosse sul mercato: le dichiarazioni in esclusiva a Juventusnews24

Terzo pareggio consecutivo per la Juve, che contro il Lecce non va oltre l’1-1. Molte le critiche all’indirizzo dei bianconeri, anche per la programmazione fatta nel corso dell’ultima estate che, anche a causa degli infortuni, ha portato Thiago Motta ad avere a sua disposizione una rosa ridotta. Di questo, e non solo, ha parlato in esclusiva per Juventusnews24 Ariedo Braida.

Come si spiegano i tanti risultati altalenanti? La colpa è attribuibile solamente alle assenze di certi giocatori?


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«La Juve è un cantiere in movimento, serve tempo. Certi infortuni condizionano la squadra, perchè un conto è che giochino certi big, un conto che non giochino e se ne sente la mancanza, è una squadra che ha bisogno di tempo. C’è bisogno di pazienza per costruire quello che hanno in testa di fare e questo arriverà, perchè è la a storia che parla. Nel calcio tutti vogliono schiacciare un bottone e avere tutto e subito, ma c’è un proverbio che dice non si può. O uno o l’altro».

Qual è il suo bilancio di questi primi mesi?

«Il concetto è che devi avere il tempo di poter costruire, senza parlare di singoli. C’è un allenatore nuovo, una squadra rovesciata e un’era che è all’inizio. Si è cominciato a lavorare su certe situazioni nuove, su concetti con un allenatore che ha altre idee che vuole portare, come fatto precedentemente dagli altri. Serve lavorare».

Si parla molto di rosa incompleta per i bianconeri. Secondo lei c’è stato qualche errore in fase di programmazione in estate?

«Fare errori in questo mondo è inevitabile, li abbiamo fatti tutti, ma questo è il calcio. Io penso alla Juve siano in gamba sia Giuntoli sia il mister. Sono due persone che sicuramente, piano piano, riusciranno a creare una Juve all’altezza della situazione. Ma serve tempo nella speranza di non vedere altri infortuni particolari. La gente sa solo criticare, però se non hai la possibilità…».

Giuntoli ha parlato di rinforzi in difesa a gennaio, ma secondo lei servirebbe anche qualcuno in attacco?

«Se Vlahovic ha qualche problema che non gli consente di giocare e Milik è infortunato certamente un attaccante non ce l’hanno, manca proprio. La Juve è la Juve, non si può accontentare di fare quello che possono fare altre società con meno risorse, è normale. Però capisco anche che non sia facile trovare un attaccante. In questo momento rischi magari di trovare soluzioni non adeguate. Nel mercato di riparazione devi anche avere la capacità finanziaria di poterti muovere e non è facile. Se non ci sono eccezioni è difficilissimo trovare la disponibilità di certi giocatori a gennaio».

Cosa ne pensa del momento che sta vivendo Fagioli? Si è fatto il suo nome tra quelli in uscita: il ragazzo dovrebbe cambiare aria per ritrovare il minutaggio che gli sta mancando?

«In questo momento, per età e situazione sua, a mio avviso la continuità è fondamentale. Se gioca poco per lui non è positivo, ma è chiaro ed evidente che in una grande squadra le strade te le devi aprire tu, non possono farlo gli altri. Il campo è giudice, se ti mettono devi dimostrare e le raccomandazioni non esistono. Se il rendimento non è soddisfacente l’allenatore trova altre soluzioni, ma dal mio punto di vista è un ragazzo con qualità. Piano piano ha bisogno di un percorso diverso probabilmente, di giocare con continuità perchè questo ti dà sicurezza. Apporta esperienza, che per giocare in mezzo al campo è importante. Chi gioca in mezzo al campo si deve muovere con circospezione, deve anticipare le giocate degli altri».

L’obiettivo Scudetto in questa stagione è irrealizzabile secondo lei? Come vede la situazione?

«La classifica a volte si ribalta in poco tempo, con i tre punti tutto è possibile. Ora hai un’indicazione, a volte il pronostico viene sovvertito, ma l’indicazione è che la Juve ha dei problemi a fare gol. Se non giocano i due bomber o il bomber per eccellenza, è chiaro ed evidente che sostituirlo non è facile. Le grandi squadre devono essere sempre pronte, se non ci sono le condizioni… La Juve deve primeggiare, è normale come per Milan e Inter. Ora abbiamo anche Fiorentina e Atalanta che alzano la testa e che cominciano a dimostrare di voler competere. Ora sono altre le favorite, ma a volte si sovvertisce il pronostico. Ma ma ma…».

Dopo il flop dell’Europeo secondo lei la Nazionale ha già ritrovato la giusta strada? Cosa ne pensa del lavoro che sta facendo Spalletti?

«Spalletti ha dimostrato il suo valore e lo sta rifacendo. Non è semplicissimo, ma l’Italia è una squadra che ha trovato una linea e un’identità. Le serve ancora tempo per consolidare questo suo percorso, perchè ci sono molti giocatori nuovi, anche giovani, che comunque stanno sgomitando. L’augurio è che facciano sempre meglio. Il problema è che negli ultimi anni, purtroppo, non abbiamo centrato certi obiettivi che sono primari per una Nazionale così importante. Ora inizia qualcosa di diverso, vedo squadra e allenatore motivati e volenterosi».

Si ringrazia Ariedo Braida per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista

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