La STORIA di Franck Sauzeé tra Atalanta e Marsiglia: dalla CHAMPIONS alla SERIE B a Bergamo | OneFootball

La STORIA di Franck Sauzeé tra Atalanta e Marsiglia: dalla CHAMPIONS alla SERIE B a Bergamo | OneFootball

Icon: Calcionews24

Calcionews24

·8 maggio 2024

La STORIA di Franck Sauzeé tra Atalanta e Marsiglia: dalla CHAMPIONS alla SERIE B a Bergamo

Immagine dell'articolo:La STORIA di Franck Sauzeé tra Atalanta e Marsiglia: dalla CHAMPIONS alla SERIE B a Bergamo

La storia del doppio ex di Marsiglia e Atalanta Franck Sauzée: dalla vittoria in Coppa dei Campioni alla Serie B con i nerazzurri

Dalla vittoria della Champions League alla retrocessione in Serie B; da grande colpo di mercato a “simbolo” della disfatta nerazzurra del 1994; dal Marsiglia di Desailly e Deschamps all’Atalanta di Francesco Guidolin. In poche parole? Franck Sauzée, l’ex centrocampista che passò dal tetto del mondo ad essere protagonista (in negativo) a Bergamo.

Nato il 28 ottobre 1965, Sauzée è un giocatore che in Francia è riuscito a diventare uno dei centrocampisti più forti della nazione: solidità, grande visione di gioco e doti offensive decisive da fargli vincere tre campionati francesi, una coppa di Francia e anche la Champions League contro il Milan nel 1993, condivisa con campioni come Desailly, Dechamps, Boksic e Voller: realizzando 6 goal in 10 partite, mentre in Ligue 1 12 reti e 6 assist.


OneFootball Video


Dove s’interseca la storia di Sauzée con l’Atalanta? Se il francese stava vivendo il momento più alto della sua carriera in Europa, dall’altra quell’Europa a Bergamo non era arrivata per un punto, con Marcello Lippi allontanato nonostante la buona annata. L’obiettivo del presidente Percassi è chiaro: salto di qualità a suon di calcio champagne. Arriva Guidolin per puntare su un calcio offensivo, e la ciliegina sulla torta per entusiasmare porta proprio il nome di Sauzée, con il popolo nerazzurro ad accoglierlo allo stadio cantando ironicamente “E’ venuto dalla Francia per fumare il Narghilè, Franck Sauzée”.

Lui ha un ruolo cardine nel 4-4-2 nerazzurro, dove l’Atalanta gli da le chiavi del centrocampo, ma nonostante l’inizio con il 5-2 al Cagliari e i 4 goal segnati contro Cosenza, Sampdoria e Foggia, diverrà il “simbolo” di una delle retrocessioni peggiori di sempre della storia della Dea, condizionata da tutta una serie di fattori: mancato ambientamento, giocatori con l’età media alta e incoerenti con il modus operandi dell’allenatore, spaccatura nello spogliatoio, l’esonero di Guidolin (sostituito dalla coppia Valdinoci-Prandelli) e nel mezzo il cambio ai piani alti da Percassi a Ruggeri.

E Sauzée? Disputerà in campionato 16 partite anonime per poi ritornare in Francia a febbraio senza lasciare il segno (con l’Atalanta in caduta libera verso la Serie B), per poi trascorrere gli anni finali tra Strasburgo, Montpellier e Hibernian. Un gigante d’argilla che a Bergamo è entrato nella parte sbagliata della storia dopo una carriera ad alti livelli.

Visualizza l' imprint del creator