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·26 giugno 2025

La risposta di Bocconi e Politecnico: nessun conflitto d'interessi su San Siro

Immagine dell'articolo:La risposta di Bocconi e Politecnico: nessun conflitto d'interessi su San Siro

Dopo la lettera di ulteriori raccomandazioni del Comune di Milano su eventuali conflitti di interessi dell’Università Bocconi e Politecnico, nominati consulenti di Palazzo Marino per quanto riguarda la trattativa di vendita di San Siro contro Inter e Milan, è prontamente arrivata la risposta delle due università.

Come riporta l’edizione milanese de Il Corriere della Sera, i due atenei hanno chiarito che non esiste alcun conflitto d’interessi per i professori Giacomo Morri e Alessandra Oppio, incaricati dal Comune di Milano di valutare il prezzo di vendita dello stadio di San Siro e delle aree circostanti, stimato dall’Agenzia delle Entrate in 197 milioni di euro, che è stato giudicato corretto.


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Negli ultimi giorni erano emerse alcune polemiche, sollevate da La Notizia, poi riprese da Report e dal Comitato Sì Meazza, in merito a presunti legami dei due docenti con l’Agenzia stessa. Secondo quanto riportato, Alessandra Oppio del Politecnico ricopre dal 2017 un incarico nella Commissione censuaria centrale, mentre Giacomo Morri della Bocconi è membro del comitato scientifico della rivista “Territorio Italia”, pubblicata dall’Agenzia delle Entrate.

I chiarimenti sono arrivati tempestivamente. L’Università Bocconi ha trasmesso una dichiarazione del professor Morri, nella quale si ribadisce che non esistono situazioni di incompatibilità, trattandosi di una collaborazione di natura scientifica e gratuita. Il suo ruolo nel comitato scientifico è limitato a garantire la qualità degli articoli pubblicati, senza alcun coinvolgimento nella valutazione immobiliare.

Anche il Politecnico ha spiegato che l’incarico della professoressa Oppio è una nomina istituzionale del Ministero dell’Università, svolta a titolo gratuito e prevista dalla legge, che richiede la presenza di un docente esperto in economia ed estimo urbano nella Commissione censuaria. Non si tratta quindi di un incarico conferito direttamente dall’Agenzia delle Entrate, né di un’attività con finalità operative o economiche.

Inoltre, il Politecnico ha affermato che non esiste alcun rapporto professionale o economico tra la docente e l’Agenzia che possa compromettere la sua indipendenza. Secondo l’ateneo, non c’è quindi alcun motivo per dubitare dell’oggettività e della genuinità della consulenza svolta per il Comune di Milano.

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