La MALEDIZIONE di una Coppa Italia che l’Atalanta insegue con impegno (sbagliando nello stesso modo la FINALE) | OneFootball

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Calcionews24

·16 maggio 2024

La MALEDIZIONE di una Coppa Italia che l’Atalanta insegue con impegno (sbagliando nello stesso modo la FINALE)

Immagine dell'articolo:La MALEDIZIONE di una Coppa Italia che l’Atalanta insegue con impegno (sbagliando nello stesso modo la FINALE)

Terza finale di Coppa Italia persa per l’Atalanta contro la Juve: prevedibilità, assenze e una reazione necessaria in vista di Dublino

Un film già visto dove passano gli anni, ma il copione della Finale non tende a cambiare: l’Atalanta favorita per pronostici e competitività della rosa viene limitata e nuovamente battuta, con quella medaglia d’argento che comincia a stare stretta dopo tre insuccessi pesanti come un macigno.

Già, perché per quanto il cammino sia sempre da ricordare e lodare, l’Atalanta tende sempre a ripetersi nell’atto finale sotto il profilo mentale nei momenti in cui serve fare il salto di qualità: al di là di una squadra con elementi giovani che hanno bisogno di certi palcoscenici per accumulare esperienza (ma comunque che potevano il reggere il confronto con i bianconeri).


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Le finali 2019,2021 e 2024 dei nerazzurri hanno un minimo comune denominatore: la prevedibilità e la freddezza in area. La Dea ieri è stata soprattutto nel primo tempo una squadra abbastanza prevedibile in fase offensiva, tanto da essere rallentata dalla Juve che invece ha fatto la differenza tra solidità e concretezza. Quella stessa concretezza che all’Atalanta è mancata seppur nella ripresa siano stati i nerazzurri a fare la partita seppur un rigore non dato per fallo di Hien su Vlahovic e un palo di Lookman simbolo di una coppa per i nerazzurri maledetta.

Scamacca e Kolasinac potevano aiutare su tali aspetti, ma dall’altra parte la formazione all’Olimpico poteva certamente essere più incisiva vista la qualità dei giocatori, considerando che l’assenza è evidente solo quando sono quelli in campo ad esserlo: da Hien e Djimsiti che si perdono Vlahovic nonostante la grande stagione fatta, a CDK che passa da fuoriclasse ad essere incartato dalla difesa bianconera.

Impegno mai venuto a mancare con l’Atalanta uscita tra l’applauso dei suoi tifosi dove l’orgoglio per questa squadra non deve mai mancare, ma dimostrando di essere rimasta ancora statica in Finale. Ora? Serve reagire ed imparare (stavolta per davvero) senza perdere smalto e consapevolezza dei propri mezzi in vista di Dublino, come dall’altra parte è giusto continuare a riprovare ad arrivare ancora a Roma senza mai arrendersi, seppur il vuoto della coccarda non è mai stato così pesante fino ad ora.

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