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Marco Alessandri·27 giugno 2024

🫶 Kvara-CR7, che storia: Kvicha calciatore grazie a Ronaldo! E ieri... 🥲

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Kvicha Kvaratskhelia pazzo di Cristiano Ronaldo. Al termine della partita vinta dalla Georgia contro il Portogallo, risultato che ha regalato ai biancorossi una storica qualificazione agli ottavi di finale, il giocatore del Napoli è andato dal fenomeno classe ’85 per scambiare un paio di parole.

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Fin qui, nulla di strano. Da quanto emerso, però, c’è qualcosa di speciale nel rapporto tra i due. Kvara, infatti, ha mosso i primi passi calcistici in una academy creata da Cristiano a Tbilisi nel 2013, quando Kvicha aveva 12 anni. Neanche a dirlo, in Georgia la notizia venne accolta con grandissimo entusiasmo, ancor più per il fatto che CR7 fosse andato di persona alla inaugurazione del centro.


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Da una foto di quel giorno si vede il portoghese posare assieme a una serie di bambini e ragazzini, tra cui c’è anche Kvaratskhelia.

Uno scatto tornato di moda oggi, dopo che i due si sono ritrovati sul campo di gioco, e che fa capire come per Kvara fosse una partita importantissima, non solo per il destino della sua Nazionale. L’esterno napoletano, infatti, è un grande fan del cinque volte Pallone d’Oro e alla vigilia della partita aveva dichiarato di sperare di riuscire a scambiare la maglia con lui.

Detto, fatto. In una storia pubblicata sul proprio profilo Instagram, Kvaratskhelia ha mostrato la maglia di CR7 accanto al premio di MVP, con sopra una parola significativa: “Dreams“, “Sogni“.

Una nottata che difficilmente il classe 2001 potrà dimenticare. Prima l’emozione di giocare contro il proprio idolo, poi la vittoria che qualifica la Georgia agli ottavi di finale e, infine, il premio di miglior giocatore in campo e la maglia di sua maestà Cristiano Ronaldo. Cosa si può mai volere di più?

In conferenza stampa post partita, lo stesso Kvara ha spiegato le proprie emozioni:

È il giorno migliore della vita di ogni georgiano. Chiunque è davvero felice, abbiamo fatto la storia. Nessuno pensava che potessimo battere il Portogallo, ma proprio per questo siamo stati ancora più bravi. Ci siamo solamente incoraggiati, dicendoci che potevamo farcela, che se ci fosse stato anche solo l’1% delle possibilità avremmo dovuto prenderlo. Lo abbiamo fatto e abbiamo mostrato a tutti che la Georgia ne è capace“.

Una storia bellissima, che ancora deve conoscere il proprio finale.