💥 Koop presenta il certificato medico! Juve, scontro con la Dea? Il punto | OneFootball

Si accende, ancora, la telenovela Koopmeiners. A fare il punto è La Gazzetta dello Sport, dopo che nei giorni scorsi l’olandese aveva rotto con l’ambiente bergamasco, chiedendo ufficialmente la cessione.

A comunicarlo era stato l’allenatore dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, sottolineando come il giocatore avesse riferito alla società di non volersi più allenare a Zingonia: “Ha già un accordo con la Juventus e si sente stressato. Noi, invece, ci sentiamo ricattati e per questo abbiamo assunto un atteggiamento molto forte“.

Tradotto in altre parole, al club non è piaciuto il modo in cui la Juventus si è fatta sotto, facendo intuire di non volersi muovere per tutta l’estate, salvo poi approcciare il ragazzo a pochi giorni dalla chiusura del mercato.

La vecchia promessa

L’Atalanta non ha mai voluto cedere Koop, ritenuto un perno fondamentale negli schemi dei nerazzurri, ma già un anno fa era stato difficile rispedire al mittente l’offerta da 48 milioni di euro arrivata da Napoli. Allora Teun era stato convinto a rimanere dal progetto, con la promessa di separarsi alla prima occasione buona.

Per il classe ’98 questa seconda chance è arrivata e l’accordo da 4 milioni a stagione lo conferma. La Dea, però, nel frattempo ha alzato le richieste a 60 milioni, cifra che la Juve sembra non voler raggiungere.

Qui arriva il braccio forte del centrocampista, che ha presentato un certificato medico per motivi di salute, saltando gli allenamenti di mercoledì e giovedì. Oggi l’ex Az Alkmaar non prenderà parte nemmeno all’ultimo test prima della Supercoppa Europea, in programma mercoledì 14 agosto contro il Real Madrid, e dunque difficilmente partirà per Varsavia.

Quale finale?

Cosa accadrà ora, quindi? Difficile a dirsi, ma la strada sembra segnata. Per quanto i tifosi atalantini si sentano traditi e comincino a chiedere alla società di tenere il giocatore e mandarlo in tribuna, il club non può permettersi di svalutare un bene tanto prezioso.

La palla, dunque, passa di nuovo alla Juve. Dopo tutto tra l’offerta dei bianconeri – circa 50 milioni – e la richiesta della Dea – 60 – ballano appena 10 milioni. Con venti giorni di mercato ancora da vivere, una soluzione può essere trovata. Certo, sempre che non arrivi una concorrente dall’estero.