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·21 febbraio 2025

Juventus, con l’eliminazione contro il PSV fallito l’obiettivo minimo in Champions nel business plan

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L’eliminazione per mano del PSV Eindhoven costa caro alla Juventus in termini economici. Il club bianconero ha infatti visto sfumare 11 milioni di premi dalla Champions League per la qualificazione agli ottavi, con ulteriore ricavi aggiuntivi che sarebbero potuti derivare dal botteghino per la gara casalinga degli ottavi.

La qualificazione tra le migliori sedici squadre d’Europa non è solo un obiettivo sportivo, ma anche economico per la Juventus. Si tratta infatti del risultato minimo previsto come obiettivo nel business plan che la società bianconera ha realizzato fino al 2027: una assunzione che viene definita la più incerta, insieme alla qualificazione ogni anno alla Champions League.


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«Per quanto concerne i ricavi derivanti dalla partecipazione alla UEFA Champions League, la Società ha ipotizzato la partecipazione agli ottavi di finale a partire dall’edizione 2024/2025 della UEFA Champions League e un piazzamento finale nel Campionato di Serie A in ciascun anno che consenta alla Prima Squadra di partecipare continuativamente alla UEFA Champions League fino alla stagione sportiva 2026/2027», si legge nei documenti del club bianconero.

Gli undici milioni mancanti dalla partecipazione agli ottavi di Champions League, quindi, complicano seppur leggermente i piani del club bianconero, con un lieve peggioramento previsto ma su cui la società potrebbe intervenire ad esempio attraverso il mercato. Nel comunicato legato al bilancio al 30 giugno 2024 lo scorso settembre, la società spiegava che «nel presupposto di performance sportive in linea con quelle previste a Piano e in assenza di eventi non ricorrenti – sia il risultato che il cash-flow operativi dell’esercizio 2024/2025 sono previsti nel range del break-even, in miglioramento rilevante rispetto a quelli dell’esercizio 2023/2024, che è stato significativamente penalizzato dalla mancata partecipazione della Prima Squadra maschile alle competizioni UEFA e da costi non ricorrenti. Tale atteso miglioramento deriva peraltro non solo dal venir meno dei sopra citati effetti negativi – non ordinari – sui ricavi e sui costi, ma anche dal crescente impatto positivo derivante dalle incisive azioni di razionalizzazione strutturale dei costi attuate sia nell’esercizio appena concluso che in quelli precedenti».

L’obiettivo a lungo termine resta quello del ritorno all’utile nel 2027: «Il Piano – sulla base delle assunzioni ivi contenute, incluse quelle relative alle performance sportive – prevede un progressivo miglioramento dell’andamento economico e finanziario nell’arco del periodo del Piano stesso, con raggiungimento di risultato netto e cash-flow positivi nell’esercizio 2026/2027», aveva spiegato la Juventus.

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