Zerocinquantuno
·15 dicembre 2024
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·15 dicembre 2024
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Di seguito, suddivise per argomenti principali, tutte le dichiarazioni rilasciate prima ai microfoni di DAZN e poi in conferenza stampa dal tecnico rossoblù Vincenzo Italiano al termine di Bologna-Fiorentina 1-0.
L’Appennino è rossoblù – «Per prima cosa voglio dire che io e tutto il Bologna ci uniamo al dolore di Raffaele Palladino per la scomparsa della mamma, sentite condoglianze a lui e alla sua famiglia. Riguardo invece alla gara, nel secondo tempo abbiamo spinto, accelerato e abbiamo messo più piede nella loro metà campo, costringendo la Fiorentina a difendersi. Avevamo preparato bene la partita, temevamo i loro giocatori offensivi e il loro entusiasmo: è una vittoria importante contro una grande squadra».
Ferguson decisivo, ansia per Ndoye – «L’ingresso di Lewis ha cambiato la gara, grazie alla sua capacità di muoversi bene a metà fra centrocampo e attacco, legando perfettamente il gioco: lui è equilibrio, dinamismo e intelligenza. Ndoye ha rimediato una distorsione tra ginocchio e caviglia che andrà valutata meglio, ovviamente mi auguro che non sia nulla di grave».
Brilla la stellina Dominguez – «Benjamin ha vissuto delle comprensibili difficoltà iniziali, si è ritrovato catapultato in un’altra realtà. Adesso inizia a capire tutto quello che gli chiedo: ha grandi qualità e non deve mai mollare né abbassare la guardia, ma non credo accadrà perché è un ragazzo con la testa sulle spalle».
Un Bologna che cresce – «La nostra crescita è costante, anche da parte di quei giocatori che sinora avevano avuto meno minuti perché non erano in condizioni ottimali. La nostra identità inizia a venire fuori, stiamo lavorando in maniera importante sulla fase difensiva e i risultati si vedono: aver concesso cosi poco alla Fiorentina è un merito. Abbiamo margini di crescita importanti, dobbiamo continuare con questa attenzione»
Non una gara qualunque – «Oggi un po’ d’emozione c’era, affrontando il mio recente passato e un gruppo di ragazzi con cui ho condiviso tre anni fantastici. Nessun paragone però col mio percorso odierno e quello attuale della Fiorentina, che ribadisco è una squadra forte: se prima di oggi avevano inanellato otto vittorie consecutive significa che hanno importanti valori tecnici e umani».
In risposta a Pradè – «Il direttore ha un po’ esagerato: dopo le ultime vittorie in casa ho sempre fatto cosi, esultando per poi tornare subito negli spogliatoi, dunque non capisco perché abbia detto certe cose (“Italiano ha mancato di rispetto a Palladino in un giorno di lutto e a tutto il suo ex ambiente, mi ha deluso come uomo”, ndr). La mia non è stata una mancanza di rispetto verso nessuno, ci mancherebbe. Di recente ho sempre agito così, forse il direttore non guardando le nostre partite non lo sa: io lascio la scena ai giocatori e rientro. Mi dispiace se ha pensato a qualcos’altro, comunque se ha voglia di chiarire il mio numero ce l’ha».
Entrambe in zona Europa – «Nel primo tempo ho visto una gran bella Fiorentina: se sarà quella del primo tempo vivrà un campionato d’alta classifica. Per quanto riguarda noi, dobbiamo recuperare punti e restare attaccanti al treno davanti, purtroppo siamo partiti un po’ in ritardo. Ora ci aspettano due gare toste contro Torino e Verona, non dobbiamo mollare».
Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)