Italia-Malta, ieri è bastato il talento: il gioco e le idee devono attendere | OneFootball

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·15 ottobre 2023

Italia-Malta, ieri è bastato il talento: il gioco e le idee devono attendere

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L’Italia ha centrato una vittoria importante contro Malta nella dimanica del girone di qualificazione al prossimo Europeo e per arrivare alla super sfida d martedì contro l’Inghilterra con maggior fiducia. Ma il CT Luciano Spalletti sta per ora faticando a lasciare la sua impronta e le idee latitano.

La Nazionale doveva vincere e lo ha fatto anche bene. Netto 4-0 alla modestissima Malta (sesto KO in sei partite) ma quello che contava erano i 3 punti e gli Azzurri non hanno sbagliato approccio davanti all’entusiasmante pubblico del San Nicola di Bari.


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(Photo by Caludio Villa, Onefootball.com)

Italia, avanti verso EURO 2024: Malta battuta grazie al talento individuale ma per il gioco bisogna ancora aspettare

Una vittoria importante perché l’Italia risponde così al successo dell’Ucraina contro la Macedonia del Nord (2-0), che nel pomeriggio di ieri aveva momentaneamente sorpassato gli Azzurri al secondo posto nel girone. Ora la situazione del Gruppo C recita Inghilterra prima a 13 punti, Italia seconda a 10, Ucraina terza a 10, Macedonia del Nord quarta a 7 e Malta ultima a 0.

Martedì si andrà a Wembley a sfidare i fenomeni inglesi con l’ambizione (difficile) di agguantare in vetta la Nazionale di Gareth Southgate. Anche se tutto sembra portare al dentro/fuori che ci sarà a novembre contro l’Ucraina a Leverkusen, la vera gara che deciderà la qualificazione.

Ma torniamo alla partita di ieri contro Malta. Match mai in discussione, con l’Italia che ha giustamente tenuto il pallino del gioco per tutti i 90 minuti contro un avversario che mai si è fatto vedere dalle parti di Donnarumma.

Contro Malta il minimo sforzo e il massimo risultato, ma l’Italia di Spalletti è ancora un cantiere in costruzione

La prima parte del primo tempo ha però vista una Nazionale ancora abbastanza ingolfata nel proporre quel gioco elettrico e veloce marchio del CT Spalletti. Le attenuanti sono ancora molte, come il breve tempo d’insediamento dell’ex allenatore del Napoli e le tante assenze che gli Azzurri hanno dovuto subire in questi giorni.

Poco movimento senza palla soprattutto in zona offensiva (l’attacco inedito Kean, Raspadori e Berardi non ha funzionato benissimo nel suo insieme) e poche idee quando si era in possesso. Un match che poteva assumere contorni frustranti anche a causa dell’atteggiamento passivo e difensivista degli avversari.

L’Italia è stata però paziente e intelligente a capire il tipo di partita e come andava risolta. La Nazionale di Spalletti ancora non esiste appieno e ieri contro Malta è bastato il talento individuale, con colpi singoli di ottima fattura tecnica senza grandi costruzioni di gioco.

La rete che apre le marcature viene da Giacomo Bonaventura. Il centrocampista della Fiorentina riceve da Kean al limite dell’area scaglia un destro a giro che si infila all’incrocio.

Singolarmente nessuno gioca male (forse i soli Kean e Raspadori deludono penalizzati da ruoli non congeniali), ma manca la visione di una squadra ancora da formare. Una Nazionale work in progress che chiude la partita nel momento giusto, prima dell’intervallo. Barella appoggia per Berardi che dalla sua zolla preferita piazza il mancino e firma il 2-0.

Il secondo tempo è un puro monologo di possesso palla Azzurro senza troppo furore e a ritmi che calano troppo in attesa del gol numero 3. Recupero palla alto, Raspadori mette in mezzo, Kean la manca ma non Berardi che col destro trova la doppietta personale.

Tre prodezze e tre gol, a cui si aggiunge il poker finale di Frattesi a pochi minuti dal suo ingresso con un bel destro rasotterra. Tanto serve all’Italia in una partita dove l’avversario principale probabilmente non era Malta, ma il clima e la situazione complicata che si sono venuti a creare in questi ultimi giorni attorno a Coverciano.

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