Inzaghi: «Io responsabile, non colpa di Manchester! No scusanti» | OneFootball

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·22 settembre 2024

Inzaghi: «Io responsabile, non colpa di Manchester! No scusanti»

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Per Inzaghi conferenza stampa molto amara, visto come è finito il derby Inter-Milan con la sconfitta al Meazza. Le sue parole al termine del match sono abbastanza eloquenti.

CONFERENZA INZAGHI POST PARTITA INTER-MILAN

Dove brucia di più questa sconfitta?


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Non abbiamo mai dato l’impressione di essere squadra. Dovevamo fare di più, io che sono l’allenatore. Il Milan ha vinto meritatamente perché ha difeso meglio, è stato più compatto. Noi abbiamo fatto una gara sottotono, abbiamo fatto gli ultimi venticinque minuti del primo tempo dopo il pari dove abbiamo fatto qualcosina. Ma non è stata la solita Inter, non abbiamo fatto il solito gioco. Nel secondo tempo loro sono andati tre volte in porta, ho provato a cambiare qualcosa ma è cambiato poco. È una sconfitta che brucia in un derby, la analizzeremo ma cercheremo di lavorare.

Perché i cambi stanno incidendo così poco? L’Inter ha perso il centrocampo.

Non è una scusante. Chi ha iniziato e chi è entrato doveva fare qualcosa di più, io sono l’allenatore e sono responsabile. Ci prendiamo questa sconfitta, ci fa male perché sappiamo che cos’è un derby ma nel calcio vanno accettate. Affinché vengano analizzate nel modo giusto.

Inzaghi, l’Inter ha sottovalutato il Milan?

Questo non te lo so dire. In questi due giorni e mezzo l’abbiamo preparata bene, senza ascoltare nulla. Probabilmente è mancata un po’ di lucidità, nelle scelte sia in fase di possesso sia in fase di non possesso non è stata la solita squadra. Probabilmente non abbiamo espresso il nostro calcio ma sottovalutata no: il Milan sappiamo che è una squadra di gamba e di ripartenza. L’avevamo preparata bene, poi in campo si è visto poco.

Quanto ha pesato la partita di Manchester stasera?

Il Milan aveva giocato come noi il giorno prima col Liverpool, contro un grande avversario come noi. La lucidità, le energie fisiche e mentali le avevano spese anche noi. Dovevamo essere più squadra, quella sensazione che diamo da tre anni a questa parte stasera l’abbiamo data poco. Il calcio non perdona e abbiamo perso meritatamente.

Forse il bicchiere mezzo pieno si vede guardando la classifica corta, come la pensa Inzaghi?

È una piccola consolazione. Sappiamo la classifica, siamo tante squadre in pochi punti. Chiaramente noi dobbiamo cambiare marcia, perché otto punti in cinque partite sono pochi.

Il 4-2-4 di Fonseca che nessuno si aspettava ha colto impreparata l’Inter?

Il Milan è un’ottima squadra. Il 4-2-4 ieri quando abbiamo fatto allenamento già se ne scriveva, l’ultimo e la rifinitura di stamattina l’abbiamo incentrato su quello. Al di là che fosse una sorpresa o no abbiamo trovato davanti una squadra forte, che ha difeso quando doveva difendere e ha approcciato i due tempi molto meglio di noi. Nel primo sono entrati meglio di noi e nel primo quarto d’ora del secondo hanno fatto meglio. Ho provato a cambiare per cercare di capire se ci potessimo compattare o fare meglio, ma non ci siamo riusciti.

Cosa può rimproverare Inzaghi al gruppo?

Lo rimprovero a me, io sono l’allenatore e sono responsabile. Dispiace aver perso un derby perché sapevamo che il Milan è una squadra di ripartenza, abbiamo concesso troppi spazi. Dovevamo essere più lucidi, abbiamo perso le distanze e contro queste squadre così brave nelle ripartenze dovevamo essere più bravi a leggere i momenti della gara. I due approcci ai tempi non mi sono piaciuti.

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