DirettaCalcioMercato
·25 agosto 2025
Inter, Marotta: “Mercato? La Serie A è di 2º piano, non si possono fare pazzie”

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·25 agosto 2025
Giuseppe Marotta ha parlato ai microfoni di Sky Sport poco prima di Inter-Torino. Ecco le dichiarazioni.
“Obiettivi Inter? Partiamo come tutti gli anni, rispettando storia e colori. Dobbiamo lottare contro avversari di valore, l’obiettivo è dare il massimo per raggiungere qualche trofeo“.
“Mercato? Intanto voglio dire una cosa con forza. Abbiamo rinunciato a vendere alcuni giocatori che avevano richieste. E’ un atto di forza dell’Inter. Poi abbiamo tentato di cogliere qualche opportunità. Il calcio italiano è ormai di secondo piano, non si possono fare pazzie, dobbiamo essere creativi”.
”Lookman? Certamente ne abbiamo parlato, non lo nego. L’Atalanta non l’ha messo sul mercato e ne aveva pieno diritto. Lookman era un’opportunità. Abbiamo investito sui giovani, portando giocatori di età media di 21 anni. Stiamo modellando una rosa in sintonia con i programmi di Oaktree“.
“Non stiamo cercando un difensore per esigenza. Vediamo se ci saranno opportunità ma non le vedo. La difesa dà ampie garanzie. Poi se un giocatore vorrà andare via, lo sostituiremo. Ma non prevedo cambiamenti radicali“.
“Chivu? Prima abbiamo identificato un profilo dell’allenatore adatto a questo nuovo modello. Chivu aveva tutte le componenti, tra cui il senso di appartenenza. Ha allenato con successo il settore giovanili, vincendo titoli. Ha una mentalità che si sposava in pieno con la nostra filosofia. Era il profilo che cercavamo. Si parlava di Fabregas ma non è così, Fabregas era solo uno dei candidati. Le aziende cercano più candidati, non solo uno. E alla fine la scelta è ricaduta su Chivu”.
“Più forti dell’anno scorso? Questo non lo so, il cambio di allenatore porta anche dei cambiamenti nei metodi. Dobbiamo considerare anche le avversarie. E’ evidente che oggi i campioni in carica sono quelli del Napoli e il Napoli è la squadra più forte e deve difendere lo scudetto. Il Napoli è la autorevole candidata alla vittoria. Noi siamo obbligati ad essere protagonisti. Senz’altro credo che siamo forti”.
Termina così l’intervista a Marotta.