Il Posticipo
·18 dicembre 2020
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·18 dicembre 2020
L'Associazione calciatori si è espressa a favore della possibilità di manifestare solidarietà al black lives matter.
No ai cinque cambi, ma si, e convintissimo, al Black Live Matter. Come riportato dalla BBC, l’associazione calciatori inglesi si è espressa “in modo schiacciante a favore” nel continuare a inginocchiarsi prima dell’inizio delle partite per evidenziare la disuguaglianza razziale e combattere la discriminazione.
FISCHI – L’argomento era nell’ordine del giorno dopo quanto accaduto nella sfida fra Millwall e Derby County. In questa ottica, il sindacato dei giocatori ha consultato i membri sull’opportunità di riproporre il gesto considerando i fischi piovuti sui calciatori. L’assemblea si è chiesta se fosse necessaria la ricerca di un’alternativa, ma la soluzione è stata trovata quasi all’unanimità. “I giocatori sostengono in modo schiacciante il proseguimento di questo atto di solidarietà nonostante le risposte negative che possono essere ricevute. I giocatori della Football League si sono trovati in una “posizione difficile” a seguito della recente reazione negativa del pubblico in diverse occasioni”.
(Photo by Laurence Griffiths/Getty Images)
MACCHIA D’OLIO – I fischi non sono piovuti solo dal The Den. Anche i tifosi del Colchester United e del Cambridge United hanno fischiato i loro giocatori in ginocchio prima del calcio d’inizio nelle ultime due settimane. Un gesto che è stato stigmatizzato anche dagli stessi dirigenti. L’amministratore delegato del Cambridge Ian Mather ha descritto i fischi come “completamente ripugnanti per tutto ciò che il club rappresenta” ed ha elogiato gli altri sostenitori per aver tentato di soffocare i fischi con gli applausi.
SOUTGHATE – Sulla vicenda ha preso posizione anche il CT Southgate. “Questo segnale di solidarietà rappresenta l’impegno dei giocatori nella lotta al razzismo. E non è un avallo politico. Anzi è un atto pacifico di unità che evidenzia un problema persistente e sistemico”. Intanto la FA sta indagando su quanto accaduto a Millwall, Colchester e Cambridge. E un portavoce dell’EFL ha dichiarato: “Si tratta di un’iniziativa a sostegno del messaggio contro la discriminazione e il razzismo nel calcio e nella società in generale. La nostra posizione è rimasta coerente. Continueremo a rispettare e supportare la decisione di chi desidera intraprendere questa forma di azione nel rispetto della libertà dei giocatori. E abbiamo fornito indicazioni agli ufficiali di gara e ai club per sostenerli”.
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