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·9 aprile 2020
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·9 aprile 2020
Nell’ultimo fine settimana è iniziata la nuova stagione del calcio tagiko. Prima è andata in scena la Tajikistan Supercup, con i detentori del titolo nazionale dell’Istiklol che si sono aggiudicati il trofeo, battendo i vicecampioni del Khujand, mentre il giorno successivo ha avuto il via la Tajikistan Higher League 2020.
In questo articolo cercheremo di approfondire quello che può essere considerato come uno dei più interessanti campionati dell’Asia centrale, in crescita anno dopo anno.
Infine, l’Higher League è fruibile gratuitamente sulla piattaforma live-streaming MyCujoo TV (https://mycujoo.tv/en/).
La Tajikistan Higher League è iniziata da solo una giornata ma ben tre titoli sui cinque totali stagionali sono già stati assegnati. Ebbene sì, infatti mentre il campionato inizia solitamente nella prima settimana di aprile, in concomitanza con la supercoppa, durante febbraio e marzo vengono disputati due tornei in preparazione della stagione a venire.
La TFF Cup è organizzata dalla Tajikistan Football Federation e viene assegnata annualmente. Si compone di una prima fase di qualificazione regionale, e di una seconda fase finale. Solitamente l’intera competizione si svolge tra la fine di gennaio e gli ultimi giorni di febbraio, e possono parteciparvi squadre di prima e di seconda divisione.
A gran sorpresa quest’anno la coppa è andata al Kuktosh, club fondato solo nel 2011 e che nel 2019 è riuscito a rimanere in Higher League per soli tre punti. Per i giallo-blu si tratta del primo trofeo di importanza nazionale.
Ricordiamo però che non di rado la TFF Cup non vede la partecipazione delle squadre impegnate nelle competizioni continentali. Infatti quest’anno sia l’Istiklol che il Khujand non vi hanno preso parte.
Qua sotto trovato gli highlights della finale disputatasi il primo marzo scorso, tra il Kuktosh e il Ravshan Kulob (club di seconda serie).
La TFL Cup è una competizione gestita dalla Tajikistan Football League Organization (che controlla anche la prima divisione, la Tajikistan Cup e la supercoppa) e organizzata insieme alla Tajikistan FF; viene riservata solamente alle squadre della prima divisione tagika, e si svolge nell’arco di dieci giorni nel mese di marzo. Inoltre, il torneo viene interamente ospitato in una località del paese: quest’anno è stata scelta la città di Guliston, nel nord-ovest della nazione.
Se la TFF Cup può essere considerata la seconda coppa nazionale per importanza, dietro alla principale Tajikistan Cup, la TFL può senz’altro venire posizionata in terza posizione. Infatti, il torneo di marzo è spesso per le società un’occasione per rodare nuovi giocatori, inserire giovani e provare novità.
Quest’anno la medaglia d’oro l’ha conquistata il FC Istaravshan, club con più di ottant’anni di storia, ma che in seguito al fallimento e alla rifondazione avvenuta nel 2013, è riuscito a ritornare in massima serie solo lo scorso anno.
Non sappiamo ancora nulla su come si svolgerà l’edizione 2020 della più importante coppa nazionale tagika, detenuta anch’essa dai mattatori locali, l’Istiklol. Rifacendoci però al calendario dello scorso anno, che dovrebbe rimanere invariato, la manifestazione prenderà il via all’incirca ad inizio maggio per poi concludersi a novembre, in concomitanza con la fine del campionato.
Al torneo possono partecipare squadre di prima, seconda e terza divisione. Inoltre, la vincitrice dell’edizione 2020 accederà direttamente alla fase a gironi dell’AFC Cup 2021, la seconda competizione continentale asiatica.
Infine, una novità. Alla prossima Uzbekistan Cup 2020 è previsto che vi prenderanno parte anche quattro club tagiki, tra cui il Khujand, e altrettante squadre kirghize: così da creare una competizione intracontinentale tutta centrasiatica. Chissà, forse sarà il preludio per una superlega regionale.
Ed eccoci arrivati al fulcro del calcio nazionale, la prima divisione. Quest’anno la THL vede la partecipazione di ben dieci compagini (superando le otto dello scorso anno), di cui quattro provengono dalla capitale Dushanbe.
La THL viene classificata dalla AFC come la 17esima lega asiatica, risultato più che soddisfacente considerando che il Tagikistan rimane uno degli stati più poveri dell’intero continente. Nonostante ciò sembra che il campionato stia crescendo, e questo lo possiamo osservare sia nel numero di giocatori stranieri presenti, addirittura raddoppiato dal 2019 (21) al 2020 (42), sia nelle prestazioni dei due club più forti del momento: Istiklol e Khujand. Da diversi anni le due squadre stanno ottenendo discreti risultati in ambito continentale, con i pluricampioni che nel gennaio scorso hanno sfiorato una storica qualificazione all’AFC Champions League; sfumata al 91’ nella partita decisiva contro i sauditi dell’Al Ahli.
Tornando alla THL, la prima divisione si struttura secondo il classico girone all’italiana, e ogni club affronterà l’altro tre volte, per un totale di 27 giornate. Così da concludere la stagione alla fine di novembre.
I vincitori della THL accederanno direttamente alla fase a gironi dell’AFC Champions League 2021, mentre i secondi classificati prenderanno parte ai preliminari dell’AFC Cup.
Abbiamo scelto di parlarvi di quelle che secondo noi sono le quattro società al momento più interessanti del territorio. Era naturale non poter escludere l’Istiklol e il Khujand, alle quali andiamo ad aggiungere il CSKA Pamir Dushanbe e il neopromosso Lokomotiv Pamir.
I leoni sono per distacco la migliore squadra tagika, e probabilmente rientra tra la cinquina dei club più forti dell’Asia centrale (Kazakistan Premier League esclusa). Nel suo palmarès luccicano otto campionati, otto coppe nazionali, nove supercoppe e una AFC President’s Cup (2012), la grande maggioranza dei quali sono stati conquistai dal 2014, anno che segna l’inizio del dominio incontrastato in casa.
A guidare la corrazzata troviamo un allenatore che sta pian piano emergendo, il locale Vitaly Levchenko, che ha trascorso la sua carriera da giocatore tra Ucraina (con il Cska Kiev), Russia (tra gli altri, al FC Ural) e Cina (al Changchun Yatai). Per approfondire i principali giocatori dell’Istiklol e dell’intero campionato vi rimandiamo invece al prossimo paragrafo.
Cosa dire di più su questa squadra, se non che non ci sarà da stupirsi se i rosso-verdi conquisteranno per il terzo anno consecutivo la tripletta nazionale.
Qua sotto trovate gli highlights della partita di supercoppa tra Istiklol e Khujand, svoltasi una settimana fa.
Dopo l’Istiklol è la seconda squadra per numero di giocatori forniti alla nazionale tagika. Ma non è seconda solo in questo. La squadra dell’ex-città di Leninabad è infatti da cinque anni ai vertici del calcio locale, riuscendo però a portare via ai rivali rosso-verdi solo una Tajikistan Cup, nel 2017.
Il mister della squadra è il serbo Nikola Lazarević, proveniente da una discreta esperienza nella seconda divisione cinese con il Beijing SU, e che nel 2016 aveva vinto campionato e coppa tagiki guidando proprio i rivali della capitale.
Crediamo che il Khujand sia l’unica squadra in grado di poter mettere i bastoni tra le ruote ai campioni in carica; ma strappargli anche un solo trofeo non sarà di certo impresa facile.
Attenzione ai freschi campioni della seconda divisione. I ferrovieri di Dushanbe hanno conquistato la First League con una rosa composta per gran parte dalla selezione nazionale U-17 che lo scorso ottobre disputò i Mondiali di categoria in Brasile. Ed il bello è che la rosa sembra pressoché invariata rispetto alla scorsa stagione. Scelta coraggiosa da parte della società, ma che l’allargamento della lega da otto a dieci squadre e la guida esperta di Mubin Ergashev (plurivincitore tra il 2014 e il 2015 con l’Istiklol, e allenatore della nazionale tagika tra il 2015 e il 2016, seppur con poco successo) potrebbero premiare con una storica salvezza.
Non si può parlare di calcio tagiko senza nominare il Pamir. La storica società della capitale è in crisi di risultati da ormai quindici anni, ma rimane tutt’oggi la squadra più rappresentativa del paese (cliccate qui per saperne di più). Infatti, come abbiamo raccontato pochi giorni fa, per oltre quaranta anni il Pamir è stato ai vertici del calcio locale, raggiungendo prima l’allora serie A sovietica nel 1988 (unica squadra tagika a riuscirci), e poi trionfando nei primi anni della THL, per successivamente cadere quasi nell’oblio a causa della guerra civile che colpì il paese negli anni ’90.
Quest’anno il CSKA si è presentato ai nastri di partenza riconfermando l’allenatore ucraino Sergey Zhitsky, e con una rosa che vede la presenza di ben tre giocatori ucraini, in cui spicca il centrocampista 29enne Artyom Gaidash, proveniente dal FC Podillya Khmelnytskyi (terza divisione ucraina). Visti i presupposti non troppo esaltanti, purtroppo non ci aspettiamo che la squadra possa andare oltre il quarto posto dello scorso anno.
Essendo un paese estremamente povero, il campionato del Tagikistan non ha mai attratto grandi nomi, come al contrario fece l’Uzbekistan in passato con gli ingaggi di Rivaldo e Felipe Scolari al Bunyadkor. La maggior parte dei calciatori stranieri nella lega tagika viene dall’Uzbekistan o dal Ghana, con il Dushanbe-83, che fra le proprie fila vanta ben sei giocatori dalla nazione africana: il più noto fra questi è Elijah Ari, difensore classe 1987, naturalizzato a kirghizo, ha rappresentato la nazionale del Kirghizistan durante l’ultima Coppa d’Asia conclusa agli ottavi di finale. Elijah Ari dal 2010 ad oggi ha militato in vari club fra Kirghizistan, Tagikistan ed Oman.
Fra i calciatori più attesi in questa stagione vi è il nuovo centravanti dell’Istiklol Dushanbe, ovvero Wahyt Orazsähedow, il primo turkmeno a mettere piede nel campionato del Tagikistan, ha debuttato durante la supercoppa vinta contro il Khujand. Wahyt Orazsähedow, classe 1992, è stato capocannoniere la scorsa stagione del campionato del Kirghizistan con 20 gol segnati con la maglia del Dordoi Bishkek, con cui ha vinto il campionato.
Molti giocatori uzbeki provano a rilanciare la propria carriera in Tagikistan e fra questi vi è Andrey Sidorov, centrocampista classe 1995, è giunto quest’anno alla corte del Khujand, nel 2018 ha fatto parte della spedizione U-23 che vinse la Coppa d’Asia in Cina, segnando addirittura il gol decisivo della finale vinta al 120’ contro il Vietnam sotto una tempesta di neve. Da allora, l’eroe nazionale, Amdrey Sidorov, non è più riuscito a confermarsi, cambiando ben quattro squadre nel giro di due stagioni, fino a giungere in Tagikistan.
L’Istiklol Dushanbe ha costruito i propri successi a livello locale grazie all’ingaggio dei migliori calciatori tagiki, fra questi senza dubbio vi è Sheriddin Boboev, attaccante classe 1999, è stato il capocannoniere dello scorso campionato con 16 gol. Nonostante tutto, la giovane promessa non ha ancora brillato con la nazionale, con una sola rete in 14 presenze. Altro elemento dell’Istiklol, molto interessante, e che ha deciso la supercoppa contro il Khujand, è il centrocampista classe 1998 Muhammadjon Rakhimov, il quale vanta già 15 presenze in nazionale maggiore, nello scorso campionato ha segnato sette gol e servito cinque assist.
A completare il terzetto dell’Istiklol, non possiamo non menzionare quello che attualmente è il più grande marcatore nella storia della nazionale con 17 gol in trenta presenze, ovvero l’attaccante Manuchekhr Dzhalilov, il quale è tornato in Tagikistan dopo due stagioni fra alti e bassi passate in Indonesia. Altro uomo dei record, approdato proprio in questa stagione al Khujand FC, è Fatkhullo Fatkhuloev, nonché il calciatore che vanta il maggior numero di presenze con la nazionale, ben 68.
Quella del Tagikistan è una nazionale abbastanza giovane, con soli due elementi Over 30. A difendere i pali dell’Istiklol e della nazionale troviamo il ventunenne Rustam Yatimov, il quale vanta già ben dodici presenze con i Leoni persiani nonostante la giovane età. Se dovessimo indicare inoltre il difensore del futuro, questo sicuramente è Manuchehr Safarov, 18 anni, milita nel Khujand ed ha già debuttato con la nazionale maggiore nel secondo turno di qualificazione ai mondiali 2022.
Fonti: fft.tj, tfl.tj, turkmenportal.com, goal.com.
Autori: Mattia Ricotta & Nicholas Gineprini
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