Il procuratore Melillo: «Infiltrazioni mafiose anche nel calcio» | OneFootball

Il procuratore Melillo: «Infiltrazioni mafiose anche nel calcio» | OneFootball

Icon: Calcio e Finanza

Calcio e Finanza

·28 aprile 2024

Il procuratore Melillo: «Infiltrazioni mafiose anche nel calcio»

Immagine dell'articolo:Il procuratore Melillo: «Infiltrazioni mafiose anche nel calcio»

Se il Parlamento europeo ha messo nel mirino il calcio internazionale per paura di un corposo riciclaggio di denaro, dall’Italia arriva un allarme ben più concreto dal procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo, proprio riguardo il riciclaggio portato avanti dalla criminalità organizzata.

Come riporta l’edizione odierna del La Stampa, il procuratore ha posto l’accento sulle attività delle associazioni mafiose che coinvolgono stabilmente anche il calcio professionistico ormai da diverso tempo. «Non si deve più parlare di infiltrazioni mafiose, ma di una presenza strutturale delle organizzazioni criminali nel Centro-Nord Italia in tutti i settori, dall’edilizia, alla logistica, al calcio professionistico passando per la grande distribuzione e la finanza», ha dichiarato il magistrato, non facendo distinzioni fra mafia, camorra e ‘ndrangheta.


OneFootball Video


Concetto che viene ribadito con forza: «Non vi è settore che possa ritenersi al riparo del rischio di condizionamento mafioso. Persino le società di calcio, anche nel Nord Italia ed anche a livello professionistico, costituiscono ambite vie di ingresso e legittimazione socialeaffaristica di figure e interessi mafiosi. Anche in questo campo è più facile far finta di non vedere».

Ma in generale tutto lo sport affascina la criminalità organizzata per il flusso imponente di risorse economiche: «È del tutto evidente che la messa in campo di enormi risorse finanziarie pubbliche e l’urgenza della attuazione dei progetti del PNRR come di quelli finanziati con risorse nazionali, a partire dal Ponte sullo Stretto e dalle Olimpiadi di Milano-Cortina, portano con sé anche l’illusione che si possa fare a meno di razionalizzare e intensificare controlli che, malgrado l’impegno delle prefetture e delle forze di polizia, hanno bisogno di ben maggiori dotazioni tecnologiche e di strumenti che oggi sono largamente inadeguati o che semplicemente restano sulla carta, come nel caso del monitoraggio dei flussi finanziari delle imprese o dei doveri di segnalazione di ogni anomalia».

E anche il mondo della grande finanza non è al sicuro: «Se soltanto si pensa, ad esempio, alla dimensione dei grandi traffici di stupefacenti e dei volumi finanziari così generati e all’estensione planetaria dei sistemi di underground banking che reggono il finanziamento dei traffici e il riciclaggio dei relativi proventi attraverso piazze finanziarie impenetrabili, la conclusione si palesa intuitiva. Su scala globale e non soltanto nazionale».

Visualizza l' imprint del creator