Calcio e Finanza
·23 agosto 2024
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Il futuro dell’Everton, dopo aver visto naufragare due trattative per la cessione del club prima con 777 Partners e poi con il Friedkin Group, è ancora avvolto dal mistero con l’attuale proprietario Farhad Moshiri che non ha però cambiato le sue intenzioni: cedere il club e togliersi da una situazione debitoria sempre più difficile.
Come riporta il quotidiano britannico The Guardian, l’ultima possibilità in ordine cronologico porterebbe a John Textor, azionista di maggioranza del Crystal Palace, che starebbe pensando di cedere il suo attuale pacchetto di azioni del 45% per diventare il nuovo proprietario dell’Everton.
Un interesse confermato che arriva dopo aver provato ad accrescere il suo peso all’interno del Crystal Palace, con il tentativo che però si è scontrato contro la ferma volontà degli azionisti di minoranza di non cedere le proprie quote. Dopo questo fallimento, ecco che Textor è riuscito a ottenere l’esclusività sull’affare Everton dalla Blue Heaven Holdings, portando avanti anche nelle ultime settimane numerosi colloqui con Moshiri.
Ma prima, per le regole della Premier League, Textor dovrà finalizzare la cessione di tutte le sue quote nel Crystal Palace. Problema che però non dovrebbe portare via troppo tempo, visto che sul tavolo ci sono già due offerte per il club londinese, che ha richiesto una spesa di circa 177 milioni di euro al suo azionista di maggioranza dal suo arrivo nel 2021.
La conferma di queste mosse è arrivata dallo stesso Textor, che tramite la sua Eagle Football Holdings è proprietario anche del Lione in Francia e del Botafogo in Brasile Come confermato dallo stesso imprenditore 58enne, questi ha fatto un ultimo tentativo per aggiudicarsi la totalità del pacchetto azionario del Palace, che è in mano all’attuale presidente Steve Parish e agli statunitensi Josh Harris e David Blitzer, che possiedono ciascuno il 10% delle quote del Palace.
«È vero che abbiamo fatto un’offerta per acquistare le restanti azioni del Crystal Palace, a una valutazione che supera di gran lunga i livelli degli investimenti precedenti – ha comunicato Textor in una nota ufficiale –. Lo abbiamo fatto con la forte convinzione che il Palace sia diventato un club molto più prezioso dal 2021, e abbiamo rispettato i nostri partner abbastanza da offrire un valore equo, indipendentemente dalle circostanze».
«È anche vero che la nostra offerta non ha trovato una risposta, e crediamo che i nostri partner del Palace abbiano lo stesso desiderio di rimanere proprietari che avevamo noi, quindi i nostri sforzi per vendere i nostri interessi sono ripresi – continua la nota –. Abbiamo un numero significativo di parti attive nel nostro processo, abbiamo ricevuto forti indicazioni da acquirenti qualificati, e crediamo fermamente che potremo completare una vendita delle nostre azioni per continuare ad andare avanti con la prossima comunità che speriamo di servire, abbracciare e apprezzare».
Lo stesso Textor ha confermato che l’Everton è in cima ai sui pensieri come prossimo club da gestire in Premier League: «Sono interessato in questo momento a continuare una relazione con il club e la comunità dell’Everton». Il Palace è stato valutato circa 736 milioni dalla rivista Forbes a maggio, anche se la situazione è complicata dal fatto che la quota di Textor gli dà diritto a uno solo dei quattro seggi nel consiglio di amministrazione, con Parish che mantiene il voto decisivo.