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·22 febbraio 2024

Guida alla J1 League 2024: parte la rincorsa al Vissel Kobe

Immagine dell'articolo:Guida alla J1 League 2024: parte la rincorsa al Vissel Kobe

Sabato è stato dato finalmente il via a quella che è la nuova stagione calcistica in Giappone con il consueto appuntamento con la Fujifilm Supercup 2024, la Supercoppa giapponese. Al National Stadium di Tokyo si sono affrontati i campioni di Giappone del Vissel Kobe ed il Kawasaki Frontale che, dopo un’ultima disastrosa annata, è riuscito comunque a portare a casa la Coppa dell’Imperatore che gli ha garantito questo posto, oltre che nella nuovissima AFC Champions League. A trionfare sono stati i Delfini che si sono imposti 1-0 grazie alla rete ad inizio ripresa di Sai Van Wermeskerken che ha bagnato il suo debutto in nerazzurro come meglio non poteva.

La partita non è stata spettacolare, complice una condizione fisica non ancora al meglio da parte delle due squadre essendo ad inizio stagione, ma di certo si sono viste cose interessanti. Seppur con il turnover dopo la sfida in Cina in AFC Champions League contro lo Shandong Taishan, il Kawasaki Frontale si è dimostrato squadra ostica, inaridendo le fonti di gioco del Vissel Kobe che ha trovato grosse difficoltà nel creare problemi.


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Osako è stato del tutto annullato dalla retroguardia nerazzurra, così come Daiju Suzuki, mentre il Kawasaki è riuscito ad essere più incisivo davanti, nonostante la rete sia arrivata su due errori grossolani di Maeakawa in uscita prima e dellla difesa. Ad ogni modo, il successo permette al Kawasaki di guardare con fiducia alla nuova stagione, mentre il Vissel Kobe sa che dovrà faticare se vorrà confermarsi come affermato da Osako dopo aver rinnovato il suo contratto fino al 2026.

Il Vissel Kobe ha mantenuto la propria ossatura rispetto alla passata stagione se si esclude la sola partenza di Leo Osaki direzione Emirati Arabi Uniti, ma gli amaranto hanno rinforzato la loro rosa con acquisti mirati ad aumentare la qualità in mezzo al campo. Il colpo è stato sicuramente l’arrivo di Yosuke Ideguchi che, dopo la stagione in prestito all’Avispa Fukuoka, ha deciso di lasciare definitivamente il Celtic e far ritorno in Giappone chiudendo del tutto la sua esperienza europea.

Sempre a centrocampo sono arrivati Yuya Kuwasaki dal V-Varen Nagasaki e Tatsunori Sakurai in prestito dal Tokushima Vortis, mentre per la porta si è preferito puntare sul giovane Obi Powell Obinna dai Marinos che farà da secondo a Daiya Maekawa. In attacco non ci sono stati innesti importanti lasciando di nuovo tutto nelle mani di Yuya Osako e Yoshinori Muto che vorranno ripartire il Vissel Kobe sul tetto del Giappone. Tuttavia, gli amaranto sanno bene di avere delle rivali ostiche da affrontare e pronte a tutto per rubargli lo scettro, con la nuova stagione di J1 League che si preannuncia davvero intrigante e combattuta, considerato che quest’anno il campionato sarà a 20 squadre.

Lotta per il titolo: sarà ancora corsa a tre?

Per larghi tratti della passata stagione, la corsa al titolo è sembrata essere limitata a tre squadre e ci si chiede se anche quest’anno le cose andranno in questo modo. Di sicuro, però, in questa lotta ci sarà lo Yokohama F. Marinos che pure ha mantenuto la propria ossatura cedendo solo due giocatori che lo scorso anno avevano fatto bene come l’attaccante Takuma Nishimura, finito in Svizzera al Servette, e il difensore Ryotaro Tsunoda, passato al Cardiff City e poi subito in prestito in Belgio al Kotrijk.

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Lo Yokohama F. Marinos esulta dopo una rete (kanaloco.jp)

C’è grande curiosità, però, nel vedere cosa saprà dare il nuovo allenatore ovvero l’ex pilastro della nazionale australiana Harry Kewell che ha preso il posto di Muscat, volato in Cina allo Shanghai SIPG. L’ex giocatore dei Socceroos, dopo il suo ottimo lavoro come assistente al Celtic, è pronto alla sua prima avventura come primo allenatore ed ha scelto una sfida difficile, ma avvincente poiché a Yokohama c’è voglia di tornare subito sul tetto del Giappone e Kewell si sente in grado di riuscirci.

Per quanto riguarda il mercato in entrata, lo Yokohama F. Marinos ha acquistato un nuovo portiere ovvero William Popp che ha fatto benissimo in J2 con il Machida Zelvia, salutando invece Ichimori rientrato al Gamba Osaka. A centrocampo è rientrato Jun Amano dal prestito allo Jeonbuk Hyundai Motors, mentre il difesa il colpo è stato l’arrivo di Kazuya Yamamura dal Kawasaki Frontale.

Dopo il terzo posto dello scorso anno, ottenuto per la seconda stagione di fila, punta a fare meglio il Sanfrecce Hiroshima che invece ha confermato il tedesco Skibbe sulla propria panchina per il terzo anno di fila. I viola sono rimasti a bocca asciutta a livello di trofei, ma almeno stavolta hanno conquistato l’accesso alla prima edizione dell’AFC Champions League 2 (nome non ancora ufficiale ndr.), la seconda competizione asiatica per club, corrispettivo dell’Europa League.

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Il Sanfrecce Hiroshima esulta dopo una vittoria (chugoku-np.ismcdn.jp)

Tra le squadre di altissima classifica, il Sanfrecce è quella che è intervenuta meno sul mercato, preferendo confermare di più il blocco che tanto bene ha fatto nella passata stagione. Sono rimasti tutti i pezzi grossi partendo da Takumu Kawamura a Makoto Mitsuta, passando per altre certezze come Yoshifumi Kashiwa, Keisuke Osako, Tsukasa Shiotani e capitan Sho Sasaki. Confermato anche il blocco offensivo dove i viola hanno salutato il solo Ben Khalifa, trasferitosi all’Avispa Fukuoka. A sostituire il giocatore tunisino sarà Yuki Ohashi che lo scorso anno si è messo in luce con lo Shonan Bellmare, trascinando il club alla salvezza.

Corsa all’Asia: tanti club pronti a lottare per un posto

Se le tre squadre sopracitate ci sembrano quelle più attrezzate per contendersi il titolo, la lotta per un posto in AFC Champions League Elite ed in AFC Champions League 2 pure si preannuncia caldissima. Tante sono le squadre che vogliono giocare in Asia nel 2025 e pronte ad approfittare dei passi falsi delle favorite al titolo e tra queste c’è l’Urawa Red Diamonds del neo allenatore Per-Mathias Hogmo.

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I giocatori dell’Urawa Red Diamonds esultano dopo una rete (football-zone.net)

I Reds hanno chiuso al quarto posto lo scorso anno, è vero, ma in termini di risultati la stagione è stata negativa poiché sono arrivate le eliminazioni in tutte le coppe oltre alla mancata qualificazione all’AFC Champions League Elite. In più, quest’anno il club di Saitama dovrà scontare anche una squalifica in Coppa dell’Imperatore dopo gli scontri tra i suoi tifosi e quelli del Nagoya negli ottavi della passata stagione.

Nonostante tutto, l’Urawa ha le carte in regola per disputare una grande stagione e c’è grande qualità a disposizione del tecnico norvegese. E parlando di norvegesi, oltre al rinnovo del difensore Marius Hoibraten, in attacco è arrivato un certo Ola Solbakken in prestito dalla Roma e se il bomber nordico tornerà quello ammirato al Bodo/Glimt allora a Saitama si divertiranno. In più, sempre in avanti, i Reds hanno acquistato anche il capocannoniere della J1 League 2022, ovvero Thiago Santana dallo Shimizu S-Pulse, seguito a lungo già lo scorso anno.

Insomma, i Reds possono fare molto bene quest’anno guardando anche agli altri acquisti come quello di Naoki Maeda dal Nagoya e di Samuel Gustafson dagli svedesi di Hacken e se ingranano siamo sicuri che ci faranno divertire. Stesso discorso per il Cerezo Osaka di Kogiku che vuole riscattare il brutto nono posto dell’ultima annata e lo ha fatto capire intervenendo con acquisti mirati sul mercato.

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Il Cerezo Osaka festeggia dopo un gol (images.microcms-assets.io)

Oltre a confermare i propri top player come ad esempio Shinji Kagawa, Hiroshi Kiyotaka, Leo Ceara e Jordi Croux, i rosablu hanno portato ad Osaka giocatori molto interessanti come l’esterno d’attacco Lucas Fernandez ed il difensore Shunta Tanaka dal Consadole Sapporo, mentre a centrocampo è arrivato Kyohei Noborizato dal Kawasaki Frontale che porterà esperienza e qualità in mezzo al campo. Il Cerezo ha tutto per fare bene e dovrà essere forte soprattutto in trasferta dove lo scorso anno ha lasciato molti punti per strada.

Gran mercato anche da parte del Tokyo che ha molto da farsi perdonare dopo essere arrivato undicesimo in una stagione davvero deludente come non la si vedeva molto da quelle parti. Guidati dall’australiano Peter Cklamovski anche per questa stagione, i rossoblu vogliono tornare tra le prime squadre del Giappone e giocare per grandi traguardi.

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Il FC Tokyo esulta dopo una rete (football-zone.net)

La squadra della capitale non solo ha riportato in Giappone un giocatore come Keita Endo dall’Union Berlino, ma ha messo a segno un gran colpo con l’arrivo di Ryotaro Araki, talentuoso trequartista del Kashima Antlers, sbarcato in rossoblu in prestito, mentre dal Consadole Sapporo come Tsuyoshi Ogashiwa, attaccante che si è messo in bella mostra nella passata stagione

E for the last, but not the least non possiamo non inserire nella corsa all’Asia il Kawasaki Frontale fresco vincitore della Supercoppa. Pur perdendo due giocatori-totem come Kyohei Noborizato e Kazuya Yamamura, i Delfini possono contare su una rosa di qualità a cui si sono aggiunti gli arrivi dell’esperto difensore Yuichi Maruyama dal Nagoya Grampus, del terzino Sai Van Wermeskerken dal NEC Nijmegen e dei brasiliani Erison in attacco e Verhon a centrocampo.

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Il Kawasaki Frontale esulta dopo la vittoria in Coppa dell’Imperatore (cdn.mainichi.jp)

La squadra di Oniki, inoltre, può contare ancora sul talento di Yasuto Wakizaka, rimasto a Kanagawa per poter riportarla alla gloria, così come potrà contare sull’esperienza di due giocatori chiave come Akihiro Ienaga e Marcinho.

Le possibili outsider

Anche quest’anno in J1 League di certo non mancheranno le squadre che vorranno sorprendere e tra le possibili outsider non possiamo non menzionare subito l’Avispa Fukuoka. Oltre al primo storico titolo, le Vespe di Hasebe hanno giocato un grande calcio e pur perdendo sia Yosuke Ideguchi che Yuya Yamagishi, trascinatore della squadra nella passata stagione, restano pericolose e pronte a pungere gli avversari.

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L’Avispa Fukuoka festeggia la vittoria della YBC Levain Cup 2023 (cdn.mainichi.jp)

Oltre ai due giocatori sopracitati, a lasciare il club sono stati anche l’attaccante Lukian e il difensore Mikuni, ma l’Avispa non è rimasto a guardare portando a Fukuoka l’attaccante Ben Khalifa, prelevato dal Sanfrecce Hiroshima, il centrocampista Daiki Matsuoka dallo Shimizu S-Pulse e l’esterno d’attacco Yuta Iwasaki dal Sagan Tosu. Per il resto, le Vespe sono cambiate pochissimo e possono ancora contare sulla qualità di gente come Ryoga Sato, Hiroyuki Mae, Daiki Miya e soprattutto Kazuya Konno.

Possibile outsider potrebbe esserlo il Nagoya Grampus che è cambiato in maniera profonda, mantenendo comunque un certo livello di qualità. Le ambizioni dei giallorossi, però, dipenderanno molto quasi esclusivamente da un fattore ovvero Kenta Hasegawa che in due anni si è dimostrato tutto fumo e niente arrosto.

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L’esultanza del Nagoya dopo un gol (Goal.com)

Il tecnico di Shizuoka ha sempre parlato di titolo, ma la realtà ha detto che il Nagoya ha chiuso le ultime due stagioni all’ottavo e al sesto posto, facendo peggio rispetto a quando sulla panchina c’era Massimo Ficcadenti, ritenuto ancora da molti come il tecnico che meritava di allenare il Nagoya. Nonostante i due anni fallimentari, la società ha deciso di dare fiducia ad Hasegawa e mettere nuovamente mano al portafoglio per provare a vincere il titolo.

Sul mercato, il Nagoya è una delle squadre che più ha investito con ben 10 acquisti portando a casa anche giocatori per niente male come il sudcoreano Ha Chang-rae in difesa dal Pohang Steelers, l’attaccante veterano Patric a parametro zero dopo l’esperienza al Kyoto Sanga, la punta Yuya Yamagishi dall’Avispa Fukuoka, una delle rivelazioni della passata stagione, i difensori Shion Inoue e Kenedy Egbus Mikuni rispettivamente da Ventforet Kofu ed Avispa Fukuoka e i centrocampisti quali Masahito Ono, Katsuhiro Nakayama e Keiya Shiihashi, approdati da Montedio Yamagata, Shimizu S-Pulse e Kashiwa Reysol

Insomma, anche perdendo gente come Haruya Fujii e Shinnosuke Nakatani in difesa e Ryoya Morishita sulla trequarti, il Nagoya resta competitivo, ma spetterà al tecnico farlo rendere ed è qui che i dubbi sono tanti. Gli stessi dubbi ci sono sul Kashima Antlers che ha cambiato allenatore e si è affidato al serbo Ranko Popovic, ex tecnico del Machida Zelvia che torna ad allenare un club di J1 dopo 10 anni dall’ultima volta.

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Yuma Suzuki è chiamato ancora una volta ad essere il leader del Kashima (Goal.com)

Qui, i dubbi non sono tanto nella guida tecnica, quanto nell’organico visto che i Cervi non hanno praticamente cambiato nulla del proprio undici titolare, aggiungendo alla rosa solo tre volti nuovi: il portiere Yuki Kajikawa dallo Jubilo Iwata, il centrocampista brasiliano Parede dal Vila Nova e soprattutto l’attaccante serbo Aleksandar Cavric, arrivato in prestito dallo Slovan Bratislava e divenuto il primo giocatore europeo a vestire la maglia del club di Ibaraki

Per il resto, il Kashima è quasi lo stesso dello scorso anno con il solito Yuma Suzuki che guiderà l’attacco, mentre le chiavi del centrocampo saranno affidate a Yuta Higuchi e a Gaku Shibasaki. Fronte cessioni, invece, vanno segnalati gli addi dei due brasiliani Arthur Caike e Pituca, così come quello del difensore Gen Shoji. Il Kashima ha deciso di puntare di più sulla propria squadra giovanile, avendo già promosso alcuni talenti in prima squadra per quest’anno e vedremo se la scelta si rivelerà azzeccata

Può una squadra neopromossa essere sorpresa del torneo? Se si chiama Machida Zelvia allora la risposta è si. Ottenuta la prima storica promozione in J1, la squadra allenata da Go Kuroda è pronta a stupire tutti e per la rosa che ha a disposizione può fare bene senza dubbio alcuno.

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Il Machida festeggia il titolo di J2 League 2023 (jleague.jp)

Pur lasciando andare giocatori importanti come il portiere William Popp, l’attaccante Ademilson e il centrocampista Hijiri Onaga, il mercato in entrata è stato di alto livello e sono ben due i colpi che più  hanno catturato l’attenzione: l’acquisto del sudcoreano Na Sang-ho dall’FC Seoul, uno dei migliori giocatori della passata K-League, e dell’esperto difensore Gen Shoji dal Kashima Antlers a parametro zero.

Oltre questi, i blues hanno portato nelle proprie fila altri giocatori che possono contribuire alla loro causa come il portiere Kosei Tani, in prestito dal Gamba Osaka, il difensore Kotaro Hayashi dallo Yokohama FC, il centrocampista Keiya Sento dal Kashiwa Reysol e l’attaccante sudcoreano Oh Se-hun dallo Shimizu S-Pulse, mentre Atsushi Kurokawa è rientrato dal prestito all’Omiya Ardija. Un mercato imponente e che candida il Machida a qualcosa di più di una semplice lotta per la permanenza in J1.

Lotta salvezza: sarà sfida senza esclusione di colpi

Con il passaggio della J1 League da 18 a 20 squadre e, di conseguenza, da 1 a 3 retrocessioni (senza play-out), la lotta per la salvezza si prepara ad essere senza esclusione di colpi. Una lotta dalla quale il Gamba Osaka spera di tirarsi fuori il più presto possibile dopo aver rischiato molto nello scorso campionato.

Nonostante i pessimi risultati ottenuti proprio dopo il suo rinnovo e che hanno quasi fatto crollare il club in J2, Daniel Poyatos è rimasto alla guida dei nerazzurri, ma sa che può e deve fare sicuramente meglio. Sul mercato, la società ha operato al meglio acquistando profili davvero interessanti come il difensore Shinnosuke Nakatani dal Nagoya, l’esterno d’attacco Ryoya Yamashita dallo Yokohama FC e i centrocampisti Kota Yamada e Tokuma Suzuki rispettivamente da Kashiwa Reysol e Cerezo Osaka.

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Il Gamba Osaka esulta dopo la 450esima vittoria in J-League ottenuta contro il Kashima (gekisaka.jp)

In uscita, invece, da segnalare la cessione al Kawasaki Frontale del centrocampista Yuki Yamamoto e quella in prestito di Musashi Suzuki al Consadole Sapporo. Proprio i rossoneri sono un’altra di quelle squadre che vogliono tenersi ben distanti dalla zona rossa fin dalle prime giornate.

La squadra di Mihailo Petrovic, però, ha perso vari giocatori importanti in questa sessione di mercato tra cui Lucas Fernandes e Shunta Tanaka, entrambi trasferiti al Cerezo Osaka, e soprattutto l’attaccante Tsuyoshi Ogashiwa, autore di 6 gol e 5 assist nella passata stagione. L’unico colpo degno di nota in entrata è stato il ritorno in prestito di Musashi Suzuki in attacco dal Gamba Osaka, mentre a centrocampo è arrivato Tatsuya Hasegawa dallo Yokohama FC. Un po’ troppo poco per una squadra che lo scorso anno ha faticato.

Dovrebbe salvarsi presto, invece, il Sagan Tosu che oltre a confermare i suoi migliori giocatori come il centrocampista Yoichi Naganuma (10 gol e 3 assist per lui lo scorso anno) o il portiere Park Il-gyu, ha aggiunto ulteriore qualità alla rosa con acquisti in ogni reparto. A centrocampo è arrivato Hikaru Nakahara dal Cerezo Osaka dopo l’ottimo anno in prestito al Tokyo Verdy, mentre in avanti sono arrivati Marcelo Ryan e Vinicius Araujo.

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Yoichi Naganuma è il giocatore chiave del Sagan Tosu (football-zone.net)

Uno dei colpi più interessanti del club azzurro è, però, stato nel reparto arretrato avendo acquistato Kim Tae-hyeon dai campioni di Corea del Sud dell’Ulsan Hyundai per sostiuire il connazionale Hwang Seok-ho che non ha rinnovato il suo contratto. Il materiale per fare bene c’è e con tre retrocessioni il Sagan Tosu si augura di veleggiare rapidamente verso la salvezza.

Stesso discorso lo possiamo fare per l’Albirex Niigata che, pur perdendo due pedine fondamentali come Shunsuke Mito, volato in Olanda allo Sparta Rotterdam, e Ko Takahiro, resta una squadra del grande potenziale. Gli arancioblu hanno confermato in blocco la formazione dello scorso anno e ci sono tutti i presupposti per ripetere l’ottima stagione disputata lo scorso anno.

Nonostante ciò, l’Albirex ha voluto mettere a segno comunque qualche bel colpo di mercato e da tenere d’occhio della rosa dei Cigni è di sicuro Motoki Hasegawa, arrivato da quel Ventforet Kofu che nel 2022 sorprese tutti vincendo la Coppa dell’Imperatore. Oltre al centrocampista, sono arrivati anche l’attaccante Yuji Ono dal Sagan Tosu e il portiere Daisuke Yoshimitsu dal Renofa Yamaguchi, mentre è rientrato dal prestito Ryo Endo dopo la buona stagione con l’Iwaki FC in J2.

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L’Abirex Niigata sotto il settore ospiti dopo la sfida col Kawasaki Frontale (ntv.co.jp)

A caccia di una salvezza più tranquilla rispetto allo scorso anno c’è il Kyoto Sanga che ha rivoluzionato leggermente il suo organico. Sono andati via l’attaccante Patric, il portiere Tomoya Wakahara (prestito al V-Varen Nagasaki), Naoto Misawa a centrocampo e Kosuke Kinoshita in attacco, mentre sono arrivati l’attaccante Marco Tulio dagli australiani del Central Coast Mariners, il giovanissimo Yuto Anzai a centrocampo dalla Shoshi High School, ed in prestito dal Tokyo, sempre per il centrocampo, è arrivato il talento Koki Tsukagawa

Cho Kwi-jea può essere soddisfatto del mercato fattogli e sa che la società si aspetta qualcosa in più rispetto alla passata stagione anche perché, con tre squadre che retrocederanno, c’è poco da scherzare. Lo stesso dicasi del Kashiwa Reysol di Ihara che viene da una sessione di mercato abbastanza deludente.

I gialloneri, escluso Kinoshita dal Kyoto Sanga, non hanno messo a segno colpi di mercato per i propri standard, puntando più su giocatori di J2 e J3 che dovranno dimostrare  di essere da J1 come il centrocampista Takuya Shimamura, preso dal Roasso Kumamoto, l’attaccante Yugo Masukake acquistato dall’Ehime o il difensore Hiroki Noda, prelevato dal Montedio Yamagata.

Nonostante le sirene europee, è rimasto al Kashiwa l’attaccante Mao Hosoya al quale i gialloneri si affideranno ancora una volta per raggiungere una salvezza che quest’anno si preannuncia più difficile da acquistare, considerando anche gli addii di gente esperta come Keiya Sento, ceduto al Machida Zelvia, o di Keiya Shiihashi, preso dal Nagoya

A chiudere la lotta salvezza abbiamo altre tre squadre ovvero Shonan Bellmare, Tokyo Verdy e Jubilo Iwata. I verdeblu hanno perso Machino in estate e Ohashi in inverno ed hanno fatto pochissimi acquisti, portando a casa solo l’attaccante Lukian e il centrocampista Yuto Suzuki dallo Jubilo.

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Lo Shonan Bellmare esulta dopo un gol (Goal.com)

Acquistato in maniera definitiva, invece, Okuno dal Gamba Osaka mentre Kota Sanada è rientrato dal prestito al Mito. Un po’ troppo poco per una squadra che quest’anno potrebbe fare più fatica del solito per ottenere la salvezza per il settimo anno di fila. Farà fatica anche lo Jubilo Iwata che l’unico colpo lo ha messo a segno per la porta riportando in Giappone Eiji Kawashima.

Sempre tra i pali è arrivato Yuya Tsuboi in prestito dal Vissel Kobe ed entrambi i portieri non dovranno far pesare l’addio di Kajikawa, andato al Kashima. Oltre al portiere, ad andare via sono stati anche Fabian Gonzalez, Yuto Suzuki, Pacheco e la leggenda Yasuhito Endo che ha appeso gli scarpini al chiodo.

Per quanto riguarda il Tokyo Verdy, invece, sono stati tanti i cambiamenti in rosa, con giocatori svincolati e altri che hanno fatto ritorno alle rispettive squadre dopo il prestito come ad esempio Tatsuya Hasegawa, rientrato a Yokohama (poi ceduto al Consadole come scritto in precedenza), Yuki Kitajima, tornato all’Avispa Fukuoka o Hikaru Nakahara, rientrato ad Osaka.

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Il Tokyo Verdy festeggia con i suoi tifosi dopo la promozione in J1 (static.tokyo-np.co.jp)

In entrata, invece, il Verdy non ha messo a segno grossi colpi, preferendo più puntare sull’ossatura della passata stagione che gli ha permesso di tornare in J1 dopo 15 anni. Un’ossatura al quale i biancoverdi hanno aggiunto il difensore Yutaro Hakamata dall’Omiya Ardija, il difensore Takumi Kawamura dall’Iwaki, i centrocampisti Hijiri Onaga dal Machida Zelvia, Sota Nagai dall’Iwaki, Yusuke Matsuhashi dalla Renofa Yamaguchi e Tomoya Miki dal JEF United Chiba e l’attaccante Yudai Kimura in prestito dal Kyoto Sanga.

Si conclude così la presentazione delle 20 squadre che comporranno la J1 League 2024, di seguito il link del file con TUTTI i trasferimenti avvenuti in questa sessione di mercato: https://docs.google.com/spreadsheets/d/e/2PACX-1vTqgQAdf5KkWQZgG-tEfMCRt13C95C_MH1YW–LT6SKDRassvIHm6BRbdFfthNB0g/pubhtml

DAI-DAN-EN, la nuova canzone-inno della J-League

Oltre al format, la J-League a partire da quest’anno ha deciso anche di cambiare la propria canzone inno, decidendo di accantonare il J’S Theme, creato per i 25 anni della lega da Michiya Haruhata per passare a qualcosa di più rock e giovanile. Per questo motivo, per celebrare i 30 anni del campionato, lo scorso maggio a Tokyo prima della sfida tra Kashima e Nagoya fu presentata la canzone DAI-DAN-EN, cantata dal famoso gruppo rock RADWIMPS assieme al rapper ZORN, pseudonimo di Yuki Sugiyama che diedero vita ad uno spettacolo incredibile

La canzone è subito piaciuta al pubblico giapponese e la J-League l’ha fatta diventare il nuovo inno del campionato, facendola risuonare negli stadi del Giappone all’ingresso in campo delle due squadre. Il testo della canzone è significato e strettamente legato proprio al calcio visto che si parla di passione, di vittoria, di sconfitta e di voler dimostrare agli altri il proprio valore, proprio come dovranno fare i giocatori in campo.

Cosa aggiungere ancora? Niente, ora si aspetta solo quel fatidico fischio d’inizio che arriverà domani alle ore 6 italiane da Hiroshima che darà il via non solo a Sanfrecce Hiroshima-Urawa Red Diamonds, ma ad una nuova stagione di J-League. E darà il via anche ai sogni e alle ambizioni di milioni di tifosi e soprattutto a nuove, incredibili e meravigliose emozioni.

Di seguito il programma della prima giornata e le gare che verranno trasmesse sul canale YouTube internazionale della J-League

Venerdì 23 febbraio

Sanfrecce Hiroshima – Urawa Red Diamonds (ore 06:00) (in diretta sul canale ufficiale internazionale della J-League)

Nagoya Grampus – Kashima Antlers (ore 10:00)

Sabato 24 febbraio

Jubilo Iwata – Vissel Kobe (ore 05:00) (in diretta sul canale ufficiale internazionale della J-League)

Avispa Fukuoka – Consadole Sapporo (ore 06:00) (in diretta sul canale ufficiale internazionale della J-League)

Sagan Tosu – Albirex Niigata (ore 06:00)

Shonan Bellmare – Kawasaki Frontale (ore 07:00)

Cerezo Osaka – FC Tokyo (ore 07:00)

Machida Zelvia – Gamba Osaka (ore 07:00)

Domenica 25 febbraio

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