👀 Gol dell'Inter, Zalewski e Bremer su Zaccagni: VAR, l'analisi delle TV | OneFootball

Si chiude il turno anomalo di Pasqua, con la Serie A che si è divisa tra sabato e lunedì. Nessun verdetto, ma qualche spunto interessante sì. Allunga il Milan, che vola a +6 dalla Juve e consolida il secondo posto dietro a un’inarrestabile Inter.

I bianconeri ora però devono guardarsi anche le spalle, con il Bologna che battendo ieri la Salernitana si è portato a sole due lunghezze dalla squadra di Allegri. Chi, invece, ha mancato il colpo è stata la Roma di De Rossi, fermata sullo 0-0 a Lecce tra mille polemiche.

Lecce-Roma

Per la prima volta da quando è approdato sulla panchina giallorossa, Daniele De Rossi ha parlato di un episodio arbitrale. Già questo fa capire quanto abbia fatto discutere il mancato rigore assegnato alla Roma, per un contatto tra Falcone e Zalewski.

Nel corso di Open VAR in onda su Dazn l’episodio è stato analizzato con l’aiuto anche degli audio della sala Var, da cui si sente il direttore di gara Marcenaro spiegare il proprio punto di vista: “Non vedo imprudenza, il portiere si scontra prima col suo difensore. Normale contatto di gioco, per me è tutto regolare”.

Una decisione approvata poi anche dall’ex arbitro presente negli studi di Dazn, Antonio Damato. A confermare ciò anche Luca Marelli, per cui “il presupposto è che il Var non sarebbe intervenuto nemmeno se Marcenaro avesse fischiato il rigore perché è una dinamica particolare sulla quale c’è margine di discussione. Secondo me il penalty non c’è perché manca il contatto con Zalewski. C’è l’uscita irruenta di Falcone, che doveva coprire la porta, ma è una dinamica di gioco che porta a scontrarsi. Episodi così non dovrebbero mai essere rigori”.

Come detto, a non essere d’accordo è stato De Rossi: “Sofferto tanto oggi, ma c’era un rigore netto. Peccato, perché per noi era importante vincere. A volte prendere punti in partite del genere ti cambia la stagione e se c’è un rigore lo devi dare. Se calpesti il mignolino è rigore, qui invece no. Non capisco. A me piace un calcio in cui in questi casi non danno rigore, ma le regole devono essere sempre uguali. Ho sentito Marelli dire che se avesse fischiato sarebbe stato rigore, ma quindi quali sono le regole? Io a calcio ci ho giocato e so quale sia più grave tra uno step-on-foot e questo episodio, in cui ti frana addosso un giocatore”.

Inter-Empoli

Si è discusso anche a San Siro, dove l’Inter ha battuto 2-0 l’Empoli al termine di un match più sofferto del previsto per i nerazzurri. Il gol del vantaggio arriva quasi subito con Dimarco, che sfrutta l’assist di Bastoni e di controbalzo batte Caprile.

A inizio azione, però, Thuram scatta in fuorigioco millimetrico, tocca il pallone e, dunque, influisce nell’azione. Da quel momento al gol, però, oltre a passare diversi secondi, si inserisce anche il tocco difensivo di Bereszyinski, che rinvia male il pallone portato in area proprio da Thuram.

A quel punto Barella raccoglie la sfera, la gira a Bastoni che pesca Dimarco in area, per l’1-0. A spiegare l’episodio ci pensa Damato:

“Sono due azioni diverse, perché Bereszyinski dà vita a una nuova giocata. Non è pressato, può giocare il pallone e, dunque, rimette in gioco tutto. Non ci sono immagini del Var proprio per questo motivo, perché si tratta di due azioni differenti e quindi, non avendo portato a un gol la prima, il Var non interviene”.

Lazio-Juve

Finale per la trattenuta di Bremer su Zaccagni, con l’esterno biancoceleste che ha chiesto un rigore poi non concesso. Un episodio che, secondo Damato, avrebbe dovuto portare alla massima punizione:

“Tutti gli episodi non sono equiparabili. Qui l’attenzione dell’arbitro è sul pallone, quindi non può vedere cosa succede a sinistra. Ma la trattenuta è evidente, Bremer manifesta la volontà di disinteressarsi del gioco. Avremmo preferito una on field review, Mazzoleni al VAR avrebbe dovuto richiedere la revisione dell’arbitro“.