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·9 settembre 2024

Gli eredi Berlusconi si spartiscono l'immobiliare Dolcedrago: ville e residenze per 800 milioni

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Dopo la suddivisione della Fininvest, anche il patrimonio immobiliare della famiglia Berlusconi è stato ripartito tra i cinque eredi: Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi, figli di Silvio, scomparso nel giugno dello scorso anno.

Come riporta l’edizione odierna de Il Sole 24 Ore, a essere soggetto di una riorganizzazione è stata anche la Dolcedrago, la storica holding immobiliare della famiglia. Questa modifica è coincisa con la presentazione del bilancio 2023, un anno caratterizzato dalla riorganizzazione di diverse proprietà di famiglia, attraverso operazioni di compravendita e passaggi di proprietà interni, con il coinvolgimento di Fininvest. Queste manovre hanno portato Dolcedrago e le sue controllate, come Immobiliare Idra, a una significativa revisione dei bilanci in vista della spartizione.


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Con un accordo di controllo tra Marina e Pier Silvio, e un ulteriore patto che coinvolge i tre fratelli minori Luigi, Barbara ed Eleonora, la governance e i poteri di Fininvest sono stati rapidamente riorganizzati. Il principio guida è stato chiaro: dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi, il controllo dell’impero resta nelle mani dei due figli maggiori. Questo assetto è stato poi esteso anche alla gestione delle proprietà immobiliari, con Dolcedrago al centro. La società, che per anni ha detenuto ville e residenze della famiglia, è ora ufficialmente nelle mani degli eredi, con Marina e Pier Silvio che detengono congiuntamente una quota del 52,2%, mentre Luigi, Barbara ed Eleonora ne possiedono insieme il 47,76%.

Il passaggio di Dolcedrago agli eredi è avvenuto in un anno in cui la società ha operato una pulizia di bilancio, preparandosi alla cessione di Immobiliare Idra a Fininvest. Immobiliare Idra, che ha gestito ville e residenze di grande valore, è stata valutata tra i 700 e 800 milioni di euro, ma ha subito svalutazioni significative nel corso del 2023. Dolcedrago ha chiuso l’anno con una perdita di 70 milioni di euro, molto superiore ai 829mila euro di rosso dell’anno precedente, a causa della svalutazione di Idra per 67 milioni, necessaria per la vendita a Fininvest. Quest’ultima ha acquisito Idra per 91,6 milioni di euro, più i debiti, in un contesto di riorganizzazione interna che ha visto Idra chiudere con una perdita di 144 milioni.

Gli eredi Berlusconi hanno deciso di ridefinire la struttura delle loro holding. Fininvest e Dolcedrago hanno firmato un accordo per l’acquisizione di Immobiliare Idra da parte di Fininvest RES, società del gruppo Fininvest incaricata della gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare. L’obiettivo è sfruttare al meglio le competenze di Fininvest RES nella gestione di tali beni.

Il trasferimento di Immobiliare Idra a Fininvest RES è stato valutato complessivamente 400 milioni di euro, considerando sia capitale che debito. Tra i beni coinvolti, figurano proprietà di grande prestigio come Villa Certosa e Porto Rotondo in Sardegna, Villa San Martino ad Arcore, la Villa di Macherio e Villa Grande a Roma. Gran parte di queste operazioni riguarda direttamente i figli di Silvio Berlusconi: Villa San Martino resterà gestita da Fininvest, la villa di Macherio sarà di Barbara Berlusconi, mentre Pier Silvio dovrebbe acquisire Villa Grande. Infine, Paolo Berlusconi, fratello del Cavaliere, ha rilevato Villa Miramare in Sardegna. Il pezzo più pregiato del patrimonio immobiliare resta Villa Certosa, la cui vendita, come indicato nei primi momenti successivi all’apertura del testamento, è in corso con un prezzo stimato di 500 milioni di euro.

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