📝Da 10 a 0, il PAGELLONE della 4ª: Taty e Runjaić 🤯 Inzaghi-DiFra 👎 | OneFootball

Dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali, la Serie A è tornata in campo e ha regalato subito emozioni e risultati a sorpresa, che hanno rivoluzionato la classifica.

Puntuale come ogni post giornata arriva il nostro pagellone, dove da ZERO a DIECI giudichiamo quanto avvenuto in questi tre giorni di campionato: come sempre, usa la sezione commenti per dirci se sei d'accordo con le nostre scelte oppure no.

10 - Il Gewiss Stadium è un gioiello!

Dopo tre incontri disputati fuori casa, l'Atalanta ha fatto l'ingresso nel "nuovo" Gewiss Stadium, completato dopo i lavori di ristrutturazione e diventato un vero e proprio gioiello.

Capienza portata a circa 25k, le curve sono davvero il pezzo forte di questo stadio, che sembrano quasi scendere in campo coi giocatori e l'effetto si è sentito subito nel match con la Fiorentina, ribaltato con un tris capolavoro. Adesso il battesimo in Champions con i Gunners che sicuramente tremeranno un po' all'ingresso in campo.

9 - L'Udinese VOLA al primo posto!

Che meraviglia questa Udinese! Kosta Runjaić è riuscito, dopo appena quattro giornate, a sovvertire tutti i dubbi su di lui e a proporre un calcio davvero bello da vedere, portando i friuliani a un primo posto in classifica clamoroso.

Dal suo arrivo l'Udinese ha vinto quattro incontri e un pareggio tra Serie A e Coppa Italia, segnati ben 11 gol e subiti solo 4. Tanta intensità, ritmi alti e un attacco che gira alla meraviglia, con Thauvin che ha contribuito al ribaltone magico al Tardini e che si è preso lo scettro di MVP assoluto di questa 4ª giornata.

8 - Conte si è preso il Napoli!

ll KO di Verona è ormai un ricordo in casa Napoli: da lì 3 vittorie su 3, nove punti e un primato ottenuto per 24 ore, prima dell'impresa dell'Udinese.

Se sulla funzionalità dell'asse Kvara-Lukaku c'erano pochi dubbi, sulla tenuta difensiva qualcuno c'era e invece, dalla prima giornata, le prestazioni sono sempre state in crescendo, con ben due clean sheet su tre ottenuti e un Meret formato nazionale. Conte inizia a vedere i primi frutti del suo lavoro e sabato arriva il primo vero banco di prova, la sua ex Juve.

7 - Castellanos scaccia il ricordo di Immobile

Con l'addio di Ciro Immobile, Taty Castellanos ha guadagnato più spazio e sta ripagando alla grande la fiducia ottenuta, segnando ben tre gol in quattro partite giocate.

Un rendimento eccellente, che ha permesso non solo alla Lazio di volare in alto in classifica, ma che consolida alcune certezze già presenti: l'intesa straordinaria con Zaccagni e quel pizzico di follia che lo contraddistingue.

6 - Il Milan di Fonseca batte il (primo) colpo

L'episodio clamoroso dell'Olimpico sembra un ricordo: proprio i due, Theo e Leao, hanno trascinato in primis il Milan nella sua prima vittoria in questa stagione.

Tre punti tanto attesi e meritati, al termine di una prova di forza ai danni del Venezia sprofondato in 30 minuti sotto di quattro gol. Per Fonseca un'ottima prova e un'incoraggiante primo clean sheet.

5 - Inter, senza Barella e Calha perdi tanto

L'Inter si è concessa un lusso che in pochi possono permettersi: far rifiatare per l'intero match due colossi come Barella e Calhanoglu. Ma diciamocelo tutto: la loro assenza si è vista eccome.

Il dinamismo e le geometrie del turco, l'energia e gli inserimenti dell'azzurro, a Monza sono quasi spariti e infatti l'Inter non è riuscita a vincere, anche se i dati dimostrano che qualcosina in più poteva ottenerlo. Farli riposare entrambi, però, è stato abbastanza azzardato da parte di Inzaghi.

4 - Italiano non convince ancora

Nessuno si aspetta che il Bologna ripeta lo stesso miracolo dell'anno scorso, ma il 17° posto in classifica dopo quattro turni e zero vittorie nessuno ci avrebbe scommesso.

E invece è proprio così: persi due pezzi da 90 come Calafiori e Zirkzee, perso il punto di riferimento tecnico, i rossoblu sono alla ricerca della propria identità. Per Italiano i compiti da svolgere sono davvero tanti, soprattutto in difesa, che continua a imbarcare gol.

3 - De Rossi, tanto nervosismo e ancora 0 vittorie

La Roma, come il Bologna, ancora non ottiene i tre punti in campionato, nonostante un calendario molto favorevole. Ed è proprio questo che sta innervosendo di più il clima in casa giallorossa, con De Rossi che a Marassi è stato addirittura espulso al termine di un match folle, finito in parità proprio sul gong.

Tante le cose da rivedere a livello tattico, per una squadra che ancora deve capire come mettersi in campo e non pestarsi i piedi in alcune zone. Dopo la campagna acquisti ci si aspetta di più e anche i Friedkin lo sanno: infatti da poche ore sono arrivati nella capitale.

2 - Di Francesco e la "sveglia" verso i suoi

"I giocatori devono capire che la Serie A è diversa dalla B". Ecco, queste parole suonano come un tuono vero e proprio nei confronti dei suoi giocatori, pronunciate da Di Francesco al termine del match col Milan.

Il Venezia ha ottenuto un solo punto finora, ma le due sconfitte di Milano e di Roma con la Lazio sono un grossissimo campanello d'allarme: 7 gol presi, 6 nei primi 45' minuti. Se continuano così, salvarsi diventa davvero un'impresa ardua.

1 - L'errore assurdo di Pairetto

La partita tra Inter e Monza si è conclusa con un episodio controverso nel finale. Al quarto minuto di recupero, Dany Mota è stato steso da Pavard durante un contropiede dei padroni di casa, ma il pallone è arrivato a Pessina, che avrebbe potuto segnare il gol vittoria. L'arbitro Pairetto ha però interrotto l'azione con un fischio, tra le proteste dei giocatori del Monza.

Un episodio davvero assurdo, come sottolineato da tutte le testate giornalistiche e anche da Luca Marelli.

0 - Ignobili gli scontri di Cagliari

Quanto avvenuto durante Cagliari-Napoli è qualcosa che non vorremmo mai vedere durante i match di calcio: ce lo diciamo ogni volta, ma puntualmente episodi come questi accadono.

Tante bombe carta sganciate, cori vergognosi da entrambe le parti e match sospeso per almeno cinque minuti: una brutta pagina di questo avvio di Serie A.