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·29 maggio 2025
Gazzetta – Futuro Conte, De Laurentiis ha promesso un mercato da 150 milioni! La situazione…

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·29 maggio 2025
Ma se valesse esclusivamente il linguaggio del corpo, vabbè allora non ci sarebbero problemi: un caffè alle 11.30 in Piazza Amedeo, un altro nel tardo pomeriggio a Piazza dei Martiri, e dunque le ragioni nel cuore di Napoli ci sarebbero tutte per pensare in positivo (come canterebbe Jovanotti). E poi c’è dell’altro, ciò che non si intuisce, non sembrano neppure sensazioni, ma è il cervello che deve rispondere ad alcune domande: lasciare o raddoppiare? Nel cielo azzurro sopra Napoli, e ovviamente sotto, c’è qualcosa in più di Antonio Conte, che avendo ancora un po’ di ore a disposizione le sfrutterà per intero, almeno sino a domani (al mattino o alla sera, che differenza farà?) per risolvere i suoi tormenti e capire se ciò ha vissuto rappresenti un vincolo dal quale non ci si stacca.
È andata così, romanticamente, poi ci hanno messo il carico la signora Elisabetta, hanno recitato la propria parte sia Oriali che Lukaku, ma quando arriva il momento della decisione bisogna starsene in una bolla e meditare freddamente, consapevoli ch’esistono pure le argomentazioni altrui e quelle contrattuali. Dice l’accordo firmato nell’estate del 2024 che la scadenza sarebbe per il 30 giugno del 2027, sei e mezzo più i bonus: e questo è un punto; dice la ragione: che il Napoli ha già messo una mano su De Bruyne, ne ha poi allungata un’altra su David del Lilla e che comunque ci sono 150 milioni di sfumature azzurre (in milioni di euro) da versare sul mercato: mica male! Altrove, in quel mondo che gli appartiene per codice genetico, la Juventus, la situazione è ancora un pochino opaca, o almeno così pare, e comunque la (ri)costruzione avrebbe bisogno di innesti sostanziosi eppure sostanziali. Sicuramente il fascino della maglia bianconera resta forte, ma Conte sta cercando di capire quale sia il nuovo progetto della Signora e soprattutto chi saranno i dirigenti con cui dovrà rapportarsi non solo durante la campagna acquisti ma anche nel corso di tutta la stagione. E quindi, considerando che la nuova Juve deve ancora prendere forma, la fumata azzurra, dal comignolo di casa Conte, ormai il Napoli se l’aspetta, avendo comunque avuto modo di cogliere qualcosa, mica sensazioni, nei contatti di ieri.
In fin dei conti, martedì a Roma, a casa De Laurentiis, dinnanzi ad Aurelio ed Edo, presidente e vice, a Chiavelli, l’ad, a Manna, il ds e a Sinicropi, il manager, il lungo approccio ha portato a riflessioni che un po’ hanno bloccato il Napoli ma non l’hanno disorientato: ci può stare, dopo quel bagno di folla e quelle manifestazioni d’affetto che siano spariti i malesseri intestini visibili ad occhio nudo del passato più recente. Ma la scadenza su questa pausa non può essere lunga e quindi – incuranti della scaramanzia – di venere si arriverà alla decisione.
Per chi appena cinque mesi fa (12 gennaio 2025) s’è sbilanciato come un politico di vecchia data, è inevitabile essere adesso inseguito dai rimorsi, perché “Napoli non può essere una tappa di passaggio”. E quindi: il Napoli sta aspettando praticamente il sì, che sta dentro quella nuvoletta che adesso avvolge Antonio Conte. Però poi ci sono anche gli indizi, hanno un valore pure quelli, anche se come avrebbe detto A gatha Christie ne servirebbero almeno tre, mentre stavolta potrebbe esserne più che sufficiente pure uno solo: ha scritto su Instagram Elvis Abbruscato, uno del nutrito gruppo di collaboratori di Conte, sazio di tutto quello che evidentemente sta accadendo intorno a sé: “Ultima cena napoletana. Ci rivediamo a luglio”. C’è post per Dela.
Carlo Gioia