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·27 maggio 2025

Furia Benfica sugli arbitri: esposti a FIFA e UEFA e stop alla Nazionale al Da Luz

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Domenica, al 95′ della finale della Coppa del Portogallo, il Benfica stava vincendo 1-0 sullo Sporting Lisbona. Al 100′ è arrivato il pareggio su rigore poi, nei supplementari, gli avversari hanno vinto per 1-3.  La sconfitta ha scatenato polemiche furiose, soprattutto per le decisioni arbitrali.

Il club ha deciso di reagire con un duro comunicato contro l’arbitraggio di Luís Godinho e contro gli addetti al VAR, colpevoli a loro avviso di aver ignorato numerosi falli violenti ai danni Andrea Belotti, promettendo denunce addirittura contro UEFA, FIFA e Ifab, l’organo che determina le regole del calcio.


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In uno di questi, Matheus Reis sotto gli occhi di un assistente avrebbe schiacciato con lo scarpino la testa dell’attaccante italiano, bloccato a terra dall’intervento di Maxi Araújo. Subito dopo, denuncia il presidente del Benfica Manuel Rui Costa, al 100′, il VAR non sarebbe intervenuto sull’azione che ha portato al rigore che Gyokeres ha trasformato portando la sfida ai supplementari.

Questa la nota: «A fronte dei gravi avvenimenti delle ultime giornate della Liga Portugal e della finale della Coppa del Portogallo, che hanno completamente falsato la verità sportiva, con un danno relativo all’accesso diretto alla Champions League, lo Sport Lisboa e Benfica ha deciso di:

  • Presentare un’azione disciplinare contro la squadra arbitrale e del VAR della finale di Coppa, ovvero: Luís Godinho, Tiago Martins e rispettivi collaboratori; 
  • Presentare un’azione disciplinare contro i giocatori Matheus Reis e Maxi Araújo per le molteplici aggressioni al giocatore Andrea Belotti; 
  • Esigere la pubblicazione immediata degli audio tra arbitro e VAR della finale della Coppa del Portogallo, così come delle valutazioni a loro assegnate; 
  • Presentare un esposto alla FIFA, alla UEFA e all’IFAB, a causa dell’illegittima applicazione del protocollo VAR in Portogallo, che ha compromesso la verità sportiva; 
  • Esigere dal neoeletto Consiglio Arbitrale una presa di posizione pubblica, con l’esposizione di misure e soluzioni concrete per correggere il proprio operato, pena l’inidoneità a proseguire nel proprio incarico; 
  • Sospendere la partecipazione ai gruppi di lavoro sulla Centralizzazione dei Diritti TV della Liga e richiedere un’audizione urgente al Governo, informandolo che, al momento, non sussistono le condizioni per portare avanti tale processo; 
  • Informare la FPF che, finché non prevarrà la verità sportiva nelle competizioni nazionali, lo Sport Lisboa e Benfica non sarà disponibile ad ospitare partite della Nazionale nel proprio stadio». 

Il Benfica «esige che la prossima stagione venga decisa sul campo, in modo trasparente, cosa che non è avvenuta nella stagione sportiva appena conclusa. Noi ci siamo sempre assunti le nostre responsabilità. Esigiamo che anche chi tutela e governa il calcio portoghese si assuma le proprie», ha concluso il club.

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