Inter Milan
·21 settembre 2024
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Non esistono partite che infiammano gli animi e scatenano la passione come il Derby, una partita imprevedibile, dove le emozioni del momento impattano sull'andamento del match come non accade in nessun altro confronto. Il Milan, che ha sin ora collezionato cinque punti in campionato, è reduce da un 4-0 rifilato al Venezia nella scorsa giornata di Serie A e da una sconfitta per 3-1 maturata a San Siro contro il Liverpool in Champions League. Con Paulo Fonseca subentrato a Stefano Pioli nella passata estate, il Milan ha iniziato la stagione con dieci gol segnati nelle prime cinque partite.
In campo i rossoneri hanno mantenuto il 4-2-3-1 della gestione Pioli, che, nella passata stagione, vedeva Pulisic, Loftus-Cheek e Leao giocare alle spalle di Giroud, cambiando però uno degli interpreti: reduce da un Europeo giocato ad alti livelli in posizione più avanzata, Fonseca sta sfruttando le caratteristiche tecniche di Tijjani Reijnders schierandolo dietro l'attaccante, con Leao e Pulisic ai suoi lati.
Reijnders sta mettendo in mostra ottime qualità nell'ultimo quarto di campo. L'olandese è pericoloso nella conclusione dalla distanza, è estremamente efficace nel dribbling nello stretto e mostra ottimi guizzi nell'ultimo passaggio, andando a completare un pacchetto di alto livello.
Altrettanto pericolosi sono gli interpreti sulle fasce, soprattutto con le accelerazioni di di Pulisic e Leao. L'esterno americano, reduce da 15 gol e 11 assist nella sua prima stagione (in tutte le competizioni) in Italia, ha cominciato il nuovo campionato esattamente da dove aveva lasciato nella scorsa annata. L'americano è molto freddo in fase di conclusione, come dimostrato per l'ennesima volta martedì contro il Liverpool ed è in grado di tagliare con grande costanza le difese avversarie convergendo verso il centro del campo.
La fascia sinistra è invece il palco di un giocatore in grado di cambiare l'esito delle partite come pochi altri giocatori al mondo sono in grado di fare, Rafael Leao. Il portoghese ha nelle sue corde la capacità di trascinarsi una squadra intera alle sue spalle grazie alla sua combinazione di fisictà, dribbling e velocità a campo aperto. Il Milan possiede un fronte offensivo composto da giocatori dalle caratteristiche complementari, che si combinano in modo efficace e che si abbattono contro le difese avversarie ad ondate, supportati anche dalle incursioni di Loftus-Cheek, abbassato in media dal punto di vista tattico ma ugualmente coinvolto nel prendere parte alle manovre offensive con la sua staripanza fisica.
Partito Giroud, il terminale offensivo dei rossoneri sarà Morata, al rientro dall'infortunio ma già autore di un gol nella prima giornata di campionato, oppure Tammy Abraham, a segno contro il Venezia. Entrambi gli attaccanti, per caratteristiche, si muovono molto su tutto il fronte offensivo, partecipando in modo attivo alle trame offensive e lavorando nel continuo tentativo di aprire spazi nella difesa che possano permettere tanto gli inserimenti di Leao, Reijnders e Pulisic, quanto quelli di Okafor e Chukwueze, altre due pedine di livello a disposizione di un reparto offensivo che si classifica al momento quarto in Serie A per expected goals complessivi creati (7.73), alle spalle solo di Atalanta, Inter e Lazio.
Se da una parte il Milan ha realizzato dieci gol in questo avvio di stagione, dall'altra ne ha subiti nove, con l'unica clean sheet delle prime cinque partite arrivata contro il Venezia nello scorso weekend. In difesa, partito Kalulu, sono diventati rossoneri Emerson Royal e Strahinja Pavlovic, così come Youssouf Fofana in mediana.
Le maggiori difficoltà difensive per i rossoneri stanno arrivando nell'arginare gli scambi veloci nella propria trequarti e nel colmare le pressioni sulle due fasce, specialmente nel momento in cui l'esterno viene supportato dal terzino o dalla mezz'ala, oltre che nel stare al passo, in velocità, con le palle lunghe.