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·7 ottobre 2024
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Non sappiamo cosa sarebbe successo se a tirare ieri i due rigori assegnati al Milan al Franchi fosse stato Pulisic, come voleva Fonseca, ma sappiamo che comunque De Gea è stato un fenomeno nell’ipnotizzare prima Theo Hernandez e poi Abraham dal dischetto.
Era fermo da oltre un anno, è arrivato in Italia ed in poco tempo è diventato subito protagonista
Non una novità per l’ex Manchester United che era stato decisivo già nello scorso agosto, in occasione della gara di ritorno nel preliminare di Conference League dei viola contro la Puskas Academy. Il doppio confronto si era chiuso in parità, dopo che de Gea aveva tenuto a galla i suoi già durante i tempi regolamentari. Ma ai rigori si era superato, volando sul tiro dal dischetto di Szolnoki e regalando alla Fiorentina il passaggio del turno.
Stando ai dati statistici, invece, da quando Opta raccoglie il dato (2005/06), Fiorentina-Milan è la prima partita di Serie A in cui sono stati parati 3 rigori, dovendo tornare fino al 1991 per vederne altrettanti durante un Inter-Verona. L’ultimo portiere in grado di respingerne due nella stessa sfida è stato infine Federico Marchetti con la maglia della Lazio contro il Carpi nel maggio 2016, più di otto anni fa.
Dei rigori parati, due nella stessa partita, De Gea non ha voluto parlare al fischio finale. Un modo di fare squadra, dando spazio ai compagni ancora prima che alla propria impresa: “Sicuramente è stata una notte incredibile, ma non voglio parlare dei rigori bensì del lavoro fatto dalla squadra per regalare una serata così ai tifosi. La vittoria contro il Milan è importantissima, finalmente il lavoro fatto sta dando i suoi frutti. Possiamo dare il via a una stagione diversa”.
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