Calcio Femminile Italiano
·24 maggio 2025
Ewa Pajor sul suo trasferimento al Barcelona e il sogno di vincere la finale di UEFA Women’s Champions League

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·24 maggio 2025
La scorsa estate, la migliore marcatrice della nazionale femminile polacca, Ewa Pajor, si è trasferita al Barcelona, dove ora milita nello stesso club del suo omologo maschile, Robert Lewandowski. La 28enne ha giocato quattro finali di UEFA Women’s Champions League con il Wolfsburg, la sua precedente squadra, ma le ha perse tutte (tre volte contro il Lyon e poi contro il Barcelona nel 2022/23). Il suo sogno ora è quello di vincere il trofeo e concludere la sua prima stagione con il Barcelona da campionessa.
È stato un grande passo per me. Sono rimasta al Wolfsburg per nove anni, e il campionato, lo stile del club, il modo in cui si gioca a calcio, per me è stato un cambiamento enorme. Qui hanno un modo differente di interpretare il calcio e penso di dovermi ancora adattare, perché lo stile di gioco del Barcelona è molto diverso, ma mi piace davvero.
Ciò che mi ha colpito di più è stata la mentalità della società, delle giocatrici, degli allenatori, dello staff. Hanno vinto tutto lo scorso anno, e tutto anche due anni fa, ma quando sono arrivata, fin dal primo giorno è stato chiaro: “Non importa cosa abbiamo vinto l’anno scorso. Vogliamo vincere ancora”. Ed è proprio per questo che ci alleniamo duramente: per migliorarci ogni giorno, per crescere come squadra. La mentalità qui è qualcosa che adoro, perché anch’io amo dare il massimo, ogni singolo giorno.
Lewandowski era già qui prima di me, e ora c’è anche Szczęsny, ma ci sono anche due calciatrici polacche nella seconda squadra femminile. Per i tifosi polacchi è fantastico vedere ben cinque giocatori della nostra nazione rappresentare questo club. Io e Lewandowski ci siamo conosciuti proprio qui per la prima volta. Abbiamo parlato un po’ del modo in cui gioca il Barcelona, di come funziona il campionato e, visto che entrambi abbiamo militato in Germania, ci siamo scambiati qualche impressione anche su quello. Guardo spesso le partite della squadra maschile, in particolare Lewandowski, perché giochiamo nello stesso ruolo, con uno stile simile. So quanto sia un giocatore importante, un attaccante di grande talento, e voglio imparare da lui, cogliere i dettagli del suo modo di giocare.
A Wolfsburg ero molto felice – una città piccola, molto tranquilla – ma, ovviamente, mi piace Barcelona, la città, il clima: è tutto molto bello. Quando ho del tempo libero, mi piace andare in spiaggia per trovare un po’ di tranquillità.
Il periodo che precede una finale è fondamentale. Non bisogna pensare troppo al fatto che sia una partita così importante. Quando le emozioni iniziano a salire è essenziale restare calmi, preparare sé stessi e la squadra nel modo giusto. Una finale si gioca sui dettagli, e quei dettagli si possono curare già prima del fischio d’inizio. Una cosa che ho imparato, avendo giocato quattro finali, è che la concentrazione è fondamentale dal primo all’ultimo minuto. Ricordo bene quando abbiamo affrontato il Barcelona (nella stagione 2022/23): eravamo in vantaggio per 2-0 e sembrava tutto sotto controllo, ma poi è arrivato il secondo tempo e abbiamo perso.
Il mio sogno è vincere questo trofeo, vincere con questa squadra, ma è necessario mantenere la calma. Dobbiamo essere pronte e concentrate, abbiamo giocatrici straordinarie e un team di allenatori incredibile: possiamo farcela. Abbiamo così tanta qualità nella nostra squadra, è incredibile. È la mia prima stagione, ma mi sono divertita molto. Sono grata di far parte di questo gruppo straordinario.
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