🇮🇹 Esclusioni Ricci, Orsolini e Provedel: se lo meritavano? L'analisi ✍️ | OneFootball

Dai 26 convocati di Luciano Spalletti per Euro 2024 sono stati esclusi Samuele Ricci, Ivan Provedel e Riccardo Orsolini. Scelte che hanno fatto discutere, in particolare quelle del centrocampista e dell’attaccante.

Proviamo a capire le motivazioni dietro a queste tre scelte.

Zaccagni e non Orsolini?

Il tema che ha acceso la discussione immediatamente è stata la scelta di lasciare a casa Orsolini: terzo miglior marcatore italiano della Serie A e reduce da un’ottima annata con il Bologna. Inoltre Orsolini sarebbe stato l’unico mancino tra gli esterni offensivi Azzurri.

Una delle motivazioni dietro alla sua esclusione è probabilmente il suo impiego tattico: Orsolini è un’ala pura e si sarebbe adattato in modo peggiore al 3-5-2 oppure al 3-4-2-1, moduli che l’Italia potrebbe mettere in campo con costanza durante il torneo.

Proprio per questa ragione gli sarebbe stato preferito Zaccagni che, all’occorenza, ha una proprietà tecnica superiore nello stretto e quindi più adattabile come trequartista dietro alle punte. Sempre per ragioni tattiche è stato scelto anche El Sharaawy: macina-chilometri che non ha problemi a sacrificarsi nel centrocampo a 5 oppure attaccare in un attacco a 3, un jolly a cui non si poteva rinunciare.

Ricci No, Fagioli sì

La diatriba sull’esclusione di Ricci sta tutta nel confronto con Fagioli: il centrocampista del Torino ha giocato un ottimo campionato da 33 presenze mentre Fagioli è stato fermo da ottobre a fino al 20 di maggio, quando è scaduta la sua squalifica per il caso scommesse.

La scelta di Spalletti però è stata chiara: i valori tecnici di Fagioli hanno prevalso sulla sua stagione quasi mai cominciata, a farne le spese è stato Ricci nella selezione finale e (ancor prima) Locatelli che non è stato inserito nei pre-convocati.

A qualcuno è venuto il dubbio: si poteva tenere Ricci ed escludere Folorunsho? In questo caso l’Italia avrebbe avuto 3 registi come Fagioli, Jorginho e Ricci, rimanendo scoperta sulle mezzali e nell’intensità a centrocampo: eventualità da scongiurare viste le condizioni fisiche imperfette di Barella.

Meret al posto di Provedel

La scelta teoricamente più marginale è quella relativa al terzo portiere: quest’anno sia Meret sia Provedel non hanno offerto le loro prestazioni migliori e l’estremo difensore della Lazio è calato molto rispetto all’annata strepitosa disputata nel 2022/2023.

A livello statistico si nota una sostanziale parità di rendimento: calcolando i gol effettivi salvati (attraverso gli Xg di un tiro da una determinata posizione+potenza tiro+posizione in cui viene parato – (meno) Gol subiti) non ci sono differenze eccessive. A questo punto avrà prevalso il numero di presenze nel gruppo e l’abitudine a vincere, obiettivo già raggiunto da Meret con il Napoli.

Non ha lasciato indifferenti anche la mancata convocazione di Carnesecchi, escluso in partenza da Spalletti che non lo ha mai fatto esordire durante il suo periodo da CT. Probabilmente l’allenatore ha puntato a consolidare il gruppo, volendo dare più esperienza e compatezza allo spogliatoio in un ruolo più defilato ma comunque importante.