Endrick, lettera 🥹 al fratellino: "Ricorda i sacrifici di mamma e papà" | OneFootball

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Redazione·25 marzo 2024

Endrick, lettera 🥹 al fratellino: "Ricorda i sacrifici di mamma e papà"

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Diventare calciatori di successo non significa dimenticare da dove si è venuti e in tal senso il giovane Endrick ha dato una dimostrazione molto toccante.

Il talentuoso classe 2006 prossimo a vestire la maglia del Real Madrid e fresco di primo gol in assoluto con la nazionale brasiliana ha scritto una lettera al fratello Noah che ha appena 4 anni, pubblicata sul sito Players Tribune, con l’idea che il piccolo possa leggerla una volta cresciuto. Nella lettera Endrick spiega al fratello il suo percorso da calciatore sottolineando tutti i sacrifici fatti dai genitori durante un’infanzia vissuta da lui in povertà fino alla realizzazione del sogno.


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“Prima non vivevamo in un appartamento elegante come adesso – scrive Endrick – vivevamo in un posto chiamato Vila Guaíra e la nostra vita era molto diversa. Negli anni a venire sentirai tutto della nostra vita dagli altri e diranno che era tutto dolore e miseria. Ma la verità è che ho vissuto un’infanzia meravigliosa, grazie a Dio e grazie a tutto ciò che mamma e papà hanno sacrificato. E grazie al calcio, ovviamente”.

Endrick racconta nel dettaglio al fratellino cosa hanno fatto i suoi genitori per sostenere la sua carriera: “Mamma ha lasciato la sua vita a casa per sostenere il mio sogno a San Paolo. Il club aveva spazio solo per me, ma lei ha detto che non potevo andare senza di lei. Papà è rimasto a lavorare e a mandarci i soldi, e lei si è trasferita da me in una casetta insieme ad alcuni miei compagni di squadra. Tutti sotto lo stesso tetto. Ma quando andavamo ad allenarci, non aveva nessuno con cui parlare. Non avevamo la TV o Internet in casa, quindi portava la Bibbia al parco e si sedeva e parlava con Dio da sola. Tutto quello che aveva in quel posto era una sedia. Ci metteva sopra la borsa e, quando andavamo a letto, dormiva su un materassino steso per terra. So che è difficile per te immaginare la mamma che dorme sul pavimento, ma questa è la verità. Questo è realmente accaduto. La prossima volta che la vedi, abbracciala e dille grazie, perché senza i suoi sacrifici non avremmo la vita che abbiamo oggi. Anche papà si è sacrificato molto. Dopo qualche mese venne a San Paolo per sostenerci, andò al Palmeiras e chiese al club qualsiasi lavoro potesse ottenere. Avevano un posto come addetto alle pulizie all’interno dello stadio. Da ragazzo aveva sempre sognato di essere in quello spogliatoio, quindi andava a lavorare con il sorriso. Lavorò lì per tre anni, prima raccogliendo la spazzatura attorno allo stadio e poi ottenendo la promozione per pulire lo spogliatoio della prima squadra. Diceva ai giocatori che un giorno suo figlio avrebbe giocato con loro”.

A chiosa della lettera Endrick invita il piccolo Noah a non dimenticare le origini e la storia della sua famiglia: “Spero che tu capisca ora, fratello. La vita che stiamo vivendo adesso non è venuta fuori dal nulla. Ce la siamo guadagnata, con duro lavoro e tante lacrime. La mamma dice sempre che un singolo errore può far crollare tutto e ha ragione. Nel momento in cui dimentichiamo da dove veniamo, rischiamo di perdere la strada. Ecco perché ti faccio questo dono della storia della nostra famiglia. Mamma che mangia il pane vecchio, papà che dorme sotto la biglietteria, la mamma che piange in bagno, papà che piange sul divano. Che tu possa tenerlo sempre nel tuo cuore. Ti voglio bene fratello. Dal profondo del mio cuore”.

Un messaggio importante quello che il giovane talento ha voluto mandare al fratello ancora in etĂ  infantile in questa lettera (che potete leggere integralmente cliccando qui) che dimostra la grande sensibilitĂ  di questo ragazzo.