OneFootball
Redazione·25 marzo 2024
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Redazione·25 marzo 2024
Una circostanza veramente spiacevole quella vissuta, suo malgrado, da Angel Di Maria.
Secondo i media argentini, la stella della “Seleccion” e la famiglia sarebbero stati minacciati di morte con un messaggio affisso nella porta dell’abitazione di campagna a Funes, vicino Rosario, dove il giocatore è solito soggiornare assieme ai suoi cari quando torna in Argentina.
Il giornale Infobae rende noto il contenuto del cartello affisso nell’ingresso dell’abitazione, in cui vi è un messaggio minatorio: “Di’ a tuo figlio Ángel di non tornare a Rosario perché altrimenti uccideremo un membro della famiglia. Nemmeno Pullaro vi salverà. Noi non lanciamo carte ma piombo e persone morte”. Il Pullaro in questione è il governatore della Regione di Santa Fè.
Il Clarìn aggiunge che il messaggio sarebbe stato recapitato verso le 2:30 del mattino e dalla zona si sarebbero sentiti addirittura quattro spari, uditi dal responsabile di sicurezza del quartiere anche se in tal senso non sono stati rinvenuti dei bossoli, pur essendo stata identificata la macchina dalla quale è stato recapitato il messaggio intimidatorio. Le fonti governative non hanno confermato il contenuto del messaggio – sottolinea il Clarìn – perché farlo “significa cadere nel gioco di promuovere il tumulto sociale che le bande intendono fare“.
Per il questore di Funes Roly Santacroce la questione è un tentativo di impedire al “Fideo” di tornare a giocare per il Rosario Central. Resta comunque il fatto che questo terribile episodio si verifichi in un momento particolare e difficile per la città di Rosario, in questo periodo alle prese con problemi di sicurezza legati alla violenza urbana causata dai narco-trafficanti, in merito al quale si era espresso qualche tempo fa lo stesso Di Maria, nativo del luogo.
L’anno scorso anche Lionel Messi era stato vittima di un messaggio intimidatorio.
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