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·3 dicembre 2024
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Le immagini del malore che ha colpito Edoardo Bove hanno fatto il giro del mondo e spaventato il mondo del calcio. Per fortuna tutto sembra essersi risolto nella maniera meno tragica possibile, ma di sicuro questo episodio ha fatto e farà riflettere. Perché diventa difficile capire come atleti di questo livello possano essere vittime di eventi così drammatici mentre praticano la loro professione. Proprio loro che dovrebbero essere super controllati e al massimo della condizione fisica. Eppure, non sempre tutto viene sempre fatto con la massima attenzione. Come ha rivelato Ivo Pulcini, attuale responsabile medico della Lazio.
“Nel 2019 io visitai un giocatore importantissimo, che adesso sta andando per la maggiore e gioca in questa Serie A, ma non lo ritenni idoneo a giocare a calcio”, la rivelazione shock di Pulcini a Il Messaggero. Il giocatore venne visitato tre volte in cliniche diverse perché l’allora ds Tare lo voleva a ogni costo, ma il “no” rimase fermo.
Parlando del caso Bove, Pulcini esclude “una crisi epilettica improvvisa se non l’aveva mai avuta in passato. Quella problematica, con una specialista e una precisa procedura, potrebbe tranquillamente essere tenuta sotto controllo. Se dovessero essere riscontrate aritmie, andrebbe valutato con diverse prove da sforzo, ciclo ergometro, elettrocardiogramma e tac coronarica, la risonanza magnetica-cardiaca”.
E se l’esito fosse negativo? “Rischierebbe di non poter più giocare in Serie A, ma solo in alcuni campionati all’estero. Mi sembra strano però non siano state riscontrate precedentemente dagli esami di idoneità con la Roma. Dipende però sempre dalle valutazioni soggettive dei medici e dalla propria esperienza sul campo”.
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