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Francesco Porzio·30 gennaio 2018

Dentro il calciomercato Pt.2: la mappa degli hotel in cui nascono le trattative

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Nell’era di internet e dei social il calciomercato si è evoluto. Fino ad un certo punto però. Sì, perché a Milano tutto si è fermato all’era pre-internet.

Le trattative e gli incontri si fanno ancora faccia a faccia, non solo per telefono. Esistono dei “luoghi”, ristoranti e hotel in particolare, nei quali il mercato è più vivo che mai. E allora facciamo un tour (virtuale) di questi posti, che animano il calciomercato per quattro mesi all’anno, partendo dagli hotel.


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La sede ufficiale del calciomercato è il Melià, vicino a Piazzale Lotto. È lì dove, negli ultimi tre giorni, vengono depositati i contratti e molti dirigenti e agenti si incontrano, specialmente di Serie B. Ma per vivere il vero mercato bisogna spostarsi in centro, vicino alla stazione centrale.

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Il Gallia, proprio accanto alla stazione, è da sempre considerato l’hotel del mercato fin dagli anni 60’. Ultimamente è diventato un ritrovo continuo di dirigenti e procuratori. In particolare, la Sampdoria e il Napoli si appoggiano a questo hotel quando devono incontrare qualcuno. Osti e Pradè hanno addirittura una sala prenotata per tutta la durata del calciomercato, dove possono chiudere le trattative. È qui dove l’estate scorsa il club di Ferrero (in foto) ha definito proprio con il Napoli le operazioni Strinic-Zapata.

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Basta spostarsi di poco, in Piazza Repubblica, per trovare un luogo cruciale del mercato. Tre hotel, uno più importante dell’altro: il Me, il Principe di Savoia e il Westin Palace. Incontri, aperitivi, serate, cene: molte trattative sono nate in questi posti. Agenti e dirigenti hanno il loro preferito. Cellino al Principe, Corvino al Me, i Pozzo al Westin. Hotel che a volte diventano dei “nidi” per i calciatori, come nel caso di Maxi Lopez, che all’ora NH soggiornò per quasi cinque giorni, o come Thereau (in foto) mentre aspettava il transfer per la Fiorentina.