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Andrea Agostinelli·28 dicembre 2023

❌Decreto Crescita, niente proroga: come cambia il calciomercato in Serie A

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Secondo quanti riferito da ANSA, il Governo non ha approvato la proroga del Decreto Crescita sino al 29 febbraio 2024.

La misura era contenuta originariamente nelle prime bozze del decreto Milleproroghe e la sua approvazione, prevista per oggi, avrebbe permesso a tutti i club italiani di poter beneficiare ancora di sconti fiscali sull’ingaggio di giocatori e allenatori provenienti dall’estero.


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Segnala ANSA che la decisione di non concedere la proroga è arrivata al termine di un’accesa discussione in Consiglio dei Ministri.

Senza questa proroga, il Decreto scadrà il prossimo 31 dicembre e quindi i club di Serie A non potranno più beneficiarne.

I primi effetti si vedranno già a partire dalla prossima sessione di mercato invernale.

Ad esempio il Milan nella trattativa per Serhou Guirassy dello Stoccarda, in caso di acquisto pagherebbe molte più tasse su un eventuale stipendio da 5 milioni netti rispetto a quelle che pagherebbe con i benefici del Decreto Crescita (circa il 50% in più). Questo aspetto potrebbe bloccare o rallentare la trattativa.

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Il Decreto Crescita è ritenuto dalle squadre di Serie A come lo strumento migliore per competere con gli altri campionati europei di alto livello, Premier League su tutti.

Questa misura infatti permetteva a tutte le squadre di poter offrire ingaggi più competivi dato che avrebbero risparmiato circa la metà in tasse.

Citando un esempio riportato da Sky Sport sul proprio sito: “Il decreto crescita finora ha permesso una maggiore competitività delle squadre italiane sul mercato. Ha permesso finora di poter pagare meno tasse per uno stipendio netto competitivo. Alla squadra che comprava insomma un giocatore con uno stipendio da 1 milione di euro è costato circa 1,5 milioni anziché 2“.

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Aggiunge Calcio&Finanza: “L’abolizione non sarà comunque retroattiva, e chi ha sottoscritto un contratto che permette di usufruire di quei benefici fiscali potrà continuare a farlo per un massimo di cinque anni, come di regola. Anche gli eventuali rinnovi continueranno a godere dei benefici se sottoscritti entro il prossimo 31 dicembre, mentre per tutti quelli successivi a tale data e per i nuovi contratti, gli sgravi non saranno più applicabili”.

Il primo commento ufficiale alla vicenda è arrivato da Claudio Lotito, presidente della Lazio e senatore di Forza Italia, che al portale Notizie.com ha dichiarato: “Hanno fatto una grande fesseria, vedranno che cavolo di errore hanno fatto. Così non va bene anche perché lo Stato non incassa i soldi, se tu hai uno straniero che paga le tasse in Italia sarà meglio di uno che non viene e non le paga no? Voglio vedere chi viene in Italia adesso.

In questo modo il nostro campionato perderà di competitività. L’anno scorso ci sono state tre squadre in tutte e tre le finali europee, adesso voglio vedere che succederà. Vorrà dire che le prossime squadre che andranno in Champions le indicherà l’Aic, sono loro che hanno fatto di tutto per farla soccombere, bravi bravi“.

Anche la Lega Serie A ha diffuso una nota: “Prendiamo atto con stupore e preoccupazione. La mancata proroga produrrà minore competitività delle squadre. Auspichiamo che il Parlamento possa correggere questo errore che danneggia non solo il calcio italiano, ma tutto lo sport“.