PianetaSerieB
·6 giugno 2024
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Il telecronista per Sky Sport, Daniele Barone, ha parlato ai microfoni de iltraversone.it soffermandosi sul campionato di Serie B appena concluso:
VENEZIA IN SERIE A MERITATAMENTE – “Per quanto visto durante la stagione regolare, direi di sì. In verità, lo scorso agosto avevo pensato che, alla luce dell’organico, Cremonese e Palermo fossero le squadre più forti, anche più del Parma che, invece, ha vinto il campionato alla grandissima, mentre un Como così in alto non me lo sarei aspettato”.
“La Cremonese, poi dopo un avvio complicato ero sicuro potesse rimontare con l’arrivo di Stroppa e così è stato. Il Palermo, piuttosto, mi ha francamente un po’ deluso. Sì, ha raggiunto i playoff ma con quella rosa mi sarei aspettato qualcosa in più, non alti e bassi che hanno contraddistinto il percorso dei rosanero. Dato insolito, tra l’altro, è che ad arrivare a sfidarsi in finale siano state proprio terza contro quarta, con la vittoria della terza in graduatoria! Insomma, quest’anno la tabella dei valori del campionato è stata confermata nella finale playoff“.
CATANZARO – Ciò che ha colpito me e tutti gli osservatori è che il Catanzaro, mantenendo la guida tecnica e il nucleo storico di calciatori che ha vinto in C, abbia avuto il grande merito di non snaturarsi in Serie B, seppur si tratti di una dimensione più complessa. Dunque, con la stessa traccia tecnica, il Catanzaro ha fatto una grande stagione, secondo me giocando a tratti il miglior calcio di questo campionato“.
“Ripetersi è sempre complicato. Dipende anche dal mantenimento della guida tecnica, dei direttori Foresti e Magalini e dei giocatori più importanti per alimentare un lavoro di sviluppo di questo progetto. È chiaro che, dovessero cambiare i vertici tecnici, assisteremmo ad uno scenario magari diverso, non ‘migliore’ o ‘peggiore’, ma senza dubbio diverso”.
“Puntare sulla qualità del gioco a prescindere dai nomi in organico può pagare. Certo, il Catanzaro ha giocatori del calibro di Iemmello o Vandeputte, ma sula carta non partiva con una rosa così importante come quelle di Cremonese, Palermo o Sampdoria. Eppure, non solo ha retto il confronto con questi club ma è riuscito ad andare oltre, anche in classifica. L’aver puntato tutto sul gioco è l’insegnamento che lascia il Catanzaro targato 23/24“.
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