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Emilio Scibona·25 aprile 2023
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Emilio Scibona·25 aprile 2023
Non son mancate certo le emozioni in questa 31esima giornata di Serie A.
Ecco qui, come sempre da dieci a zero, le pagelle della settimana.
La delusione europea avrebbe potuto lasciare delle tossine importanti ma alla fine i partenopei hanno reagito con anima e cuore: il ritorno al gol di Raspadori al 90′ ha regalato un successo tanto importante per il morale quanto pesante in ottica campionato.
Potenzialmente la squadra di Spalletti può cucirsi lo scudetto già addirittura la settimana prossima ma certamente tra due settimane avrà il matchball: un campionato così può compensare ampiamente qualunque sconfitta, anche se bruciante come il quarto col Milan.
Situazioni diverse, stesso identico voto. L’Atalanta batte al “Gewiss” la Roma al termine di una partita dura in cui i nerazzurri si sono dimostrati cinici e concreti: un successo pesante che consente ai ragazzi di Gasperini (coraggioso nelle sue scelte, rivelatesi azzeccate) di portarsi a -4 dal quarto posto occupato proprio dai giallorossi.
Il Verona invece torna prepotentemente in lotta per la salvezza: alzi la mano chi l’avrebbe detto appena un mese e mezzo fa. La vittoria contro il Bologna di Thiago Motta, arrivata al termine di una partita difficile, rude e ben interpretata ha proiettato l’Hellas ad un punto dal quartultimo posto che vale la permanenza in A: una missione a questo punto possibile.
I granata interrompono la striscia positiva della Lazio espugnando l’Olimpico: la squadra di Juric ha avuto certamente la fortuna dalla sua parte negli episodi decisivi ma ci ha messo anche tanto del suo giocando con carattere e presenza di spirito. Onore al merito.
I brianzoli invece aggiungono un altro successo prestigioso nella loro stagione di battesimo con la Serie A: la vittoria contro la Fiorentina dopo aver rimontato uno svantaggio di due gol conferma ulteriormente lo spessore di questa squadra. Grande merito va dato soprattutto a Raffaele Palladino: subentrato in sordina nel momento di maggior difficoltà del Monza ha preso una serie di buone individualità e le ha trasformate in una squadra.
L’euroderby si avvicina e le stelle rispondono. L’Inter batte l’Empoli al Castellani ritrovando la vittoria in campionato e un Lukaku in grande spolvero. Il belga dopo 8 mesi è tornato a segnare su azione in campionato e lo ha fatto in grande stile, tornando ad essere il “Big Rom” ammirato ai tempi di Conte.
Il Milan ha sconfitto 2-0 il Lecce in casa trascinata da un Leão che si conferma in forma splendida: sua la doppietta decisiva, arricchita da una seconda rete d’altissima scuola. Un altro segnale importante mandato dal giocatore portoghese, sempre più stella della squadra.
A onor del vero per tempismo e importanza il ritorno alla vittoria della squadra granata varrebbe di più della sufficienza: almeno 6,5 per non dire 7.
Nella giornata in cui il Verona ha riaperto la lotta salvezza la squadra di Sousa ha mantenuto la distanza di sicurezza di sette punti dal terzultimo posto battendo di gran carriera il Sassuolo. La striscia positiva dei granata si allunga così a 8 partite: adesso resta l’ultimo miglio per la salvezza.
Non è certamente una sconfitta (specie contro un avversario alla disperata caccia di punti salvezza) a togliere nulla al brillante percorso della squadra rossoblù..
Resta però il fatto che, a dispetto del punteggio finale che parla di una sconfitta di misura per 2-1, la squadra di Motta si sia svegliata sostanzialmente troppo tardi sembrando in generale durante la partita lontana da quella brillantezza tecnica messa in mostra in questa stagione.
Perdere col Napoli e in particolare con questo Napoli di per sé ci può ampiamente stare: il gol annullato a Di Maria poi lascia più di qualche dubbio. Ciò però non toglie che prendere gol al 93′ e perdere un punto che sarebbe stato prezioso resta un peccato non così veniale.
Le sconfitte consecutive per i bianconeri in Serie A diventano 3 e anche se (almeno momentaneamente) sono tornati i 15 punti precedentemente tolti, la lotta per la Champions non permette falsi passi e ogni piccolo mattoncino può fare la differenza. Urge dunque invertire la rotta.
Quando ci si deve salvare lo scontro diretto contro l’ultima in classifica è la gara che non si deve sbagliare.
Il derby ligure contro un’orgogliosa Sampdoria ha visto lo Spezia pareggiare 1-1: in questo scenario per la squadra di Semplici più che un punto guadagnato alla fine son due punti persi. Gli aquilotti adesso sono vicini alla graticola: il Verona, ora a – 1, ringrazia.
Dopo due vittorie di fila per i grigiorossi arriva un passo falso tanto brutto quanto pesante, probabilmente nel momento peggiore.
Certo, l’Udinese non era un avversario semplice, anzi: perdere però in modo così netto in una partita in cui c’era l’occasione per accorciare ulteriormente sullo Spezia non è il miglior segnale possibile. Quelle piccole speranze che si erano accese nelle scorse settimane adesso emanano una luce flebile.
Decisamente una brutta giornata per i portieri delle squadre romane. Provedel commette un errore dozzinale sul tiro di Ilic: un errore che stupisce (visto lo standard mostrato dal portiere in questa stagione) e che risulta decisivo ai fini di una sconfitta che interrompe una serie di cinque vittorie consecutive e consente alle inseguitrici di rosicchiare terreno. Una papera che nulla toglie alla sua grande stagione e al suo valore assoluto ma che rischia comunque di avere un certo peso.
Malissimo anche Rui Patricio, che nel momento in cui la Roma sembrava poter provare a pareggiare la partita contro l’Atalanta, si fa sfuggire il pallone dopo un malinteso con Llorente, consentendo a Koopmeiners di segnare il definitivo 3-1. Il Milan a sei giorni dallo scontro diretto completa dunque l’aggancio alla squadra giallorossa, che adesso rischia di veder sfumare il sogno Champions.
Dopo la fine dell’imbattibilità complessiva con la sconfitta (indolore ma non per questo meno brutta) contro il Lech Poznan, finisce anche la striscia positiva in campionato nel modo peggiore possibile.
Il Monza ci ha senza dubbio messo del suo mostrando qualità e carattere: vanificare un doppio vantaggio come ha fatto la squadra di Italiano (al di là del fatto che la testa sia fisiologicamente orientata verso le coppe) non è solo uno spreco ma anche un brutto segnale.
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