📝Da 10 a 0, il PAGELLONE della 1ª: Verona storico, Juve da 9 e Inter 👎 | OneFootball

Ci risiamo: la prima giornata di Serie A è da pochissimo andata in archivio, dando già qualche spunto su cui riflettere e ragionare.

Tra promossi e bocciati, vediamo il pagellone del kick-off di questo nuovo campionato: le sorprese, come sempre, non mancano.

10 – Verona, tris storico! Gasp fa vincere il mercato

Nemmeno il migliore degli ottimisti avrebbe ipotizzato la lezione di calcio che il Verona è riuscito a rifilare al Napoli di Antonio Conte. Niente gioco spumeggiante, ma solo il saper recuperare palla nelle posizioni più critiche ai giocatori azzurri, verticalizzare al centro e bucare la rete: ben tre volte gli uomini di Zanetti ci sono riusciti, con Mosquera che è entrato negli annali della Serie A grazie a una delle doppiette più veloci realizzate da un debuttante.

Un’altra lezione, in questa prima giornata, l’ha data il solito Gasperini, che dopo il KO col Real e nel pieno del mercato che sta rivoluzionando completamente l’attacco della sua squadra ha calato un bellissimo poker al Lecce grazie a due giocatori da pochissimo arrivati: Brescianini e Retegui. L’ennesima conferma di essere un maestro di calcio, con qualsiasi mezzo a disposizione.

9 – Motta, debutto super e Mbangula nuova star

Un esordio più che convincente quello di Thiago Motta sulla panchina della Juve, che ha stracciato il Como di Fabregas con tre gol e con una prestazione molto convincente: tante azioni gol create, pallino del gioco in mano quasi sempre e soprattutto senza far correre rischi a Di Gregorio.

Ma il capolavoro, Motta, l’ha centrato facendo debuttare – in modo clamoroso – dal 1′ Samuel Mbangula, prodotto della Next Gen, preferito ai vari Fagioli e Douglas Luiz. Mossa non azzeccata, ma di più, perché la prestazione del belga è stata assurda: un gol e un assist, alla prima allo Stadium. Una serata indimenticabile!

8 – Baroni ha già lasciato il segno nella Lazio!

Persi tanti dei senatori che hanno segnato un ciclo della storia biancoceleste, la Lazio si aggrappa ai restanti e soprattutto riparte – nel migliore dei modi – da un allenatore che i miracoli li sa fare eccome: Marco Baroni.

Arrivato dopo le dimissioni di Tudor, deluso dalle mancate promesse di Lotito sul mercato, ecco che all’ex Verona è stato dato il compito di fare il massimo coi mezzi a disposizione. Lui, che le squadre le sa far giocare a calcio, col Venezia ha dato una dimostrazione.

7 – Genoa rimaneggiato dal mercato ed eroico

Via Dragusin a gennaio, via anche Martinez, Retegui e Gudmundsson: il Genoa, in 8 mesi, è stato completamente stravolto dal mercato, eppure non molla un colpo, riuscendo a fermare – in rimonta – i campioni d’Italia in carica.

Così come l’anno scorso, anche quest’anno Gilardino è riuscito a fermare la corazzata nerazzurra a Marassi, proprio quando tutto faceva pensare a un trionfo Inter col secondo gol di Thuram. E invece così non è stato.

6 – Vanoli, punto d’oro a San Siro!

Si è visto un Torino nuovo e molto interessante alla prima uscita in Serie A dei granata e al debutto nella massima categoria del loro nuovo allenatore Paolo Vanoli.

Il Toro ha praticamente fatto la partita a San Siro, con coraggio e in modo propositivo, punito solo nel finale dalle zampate di Morata e Okafor. I granata hanno ricominciato con lo spirito giusto.

5 – Milan, per Fonseca esame rimandato

Bene il Torino e di conseguenza non proprio benissimo il Milan di Fonseca, che all’esordio e al ritorno in Serie A non ha pienamente convinto.

Meglio il risultato, il 2-2, acciuffato all’ultimo che la partita in generale. I segnali negativi, soprattutto, sono arrivati dal reparto difensivo, proprio come nell’ultima stagione con Pioli.

4 – Bologna sprecone: numeri shock!

Bocciato anche il nuovo Bologna di Italiano, che all’esordio ha sprecato una bella occasione per vincere subito contro l’Udinese.

Tante azioni, svariati pericoli e molti tiri in porta (22 in totale di cui 7 in porta e 3.25 xG prodotti). È servito un rigore di Orsolini a sbloccare la gara, che l’Udinese ha ripreso poco più tardi sfruttando una disattenzione su corner. Deve esserci rammarico.

3 – Inter, debutto (in parte) da dimenticare

Non sorride l’Inter di Inzaghi, che da Genova riparte con praticamente la solita formazione titolare ormai imparata a memoria dopo lo scorso anno con l’unica variante in difesa, con Bisseck al posto di Pavard.

Aspetti positivi, come la rimonta dopo il gol dello svantaggio di Vogliacco ma anche negativi, come il calo nel finale di gara che ha permesso al Genoa di conquistare il rigore poi realizzato per il 2-2 finale. Inzaghi dovrà essere bravo, dopo una super annata, a rimettere subito sul binario giusto i suoi.

2 – Lecce e Venezia, incassate brutte lezioni

Non facili gli esordi di Lecce e Venezia, che cominciano con 2 sconfitte pesanti. La squadra di Gotti dopo una salvezza brillante fa i conti con la realtà e con un’annata in cui, molto probabilmente, ci sarà ancora da soffrire.

Discorso diverso per il neopromosso Venezia, arrivato all’esordio con tante assenze e con una rosa ancora incompleta e non competitiva per la Serie A, basta vedere gli errori difensivi nella partita con la Lazio. Di Francesco ha molto lavoro davanti a sé.

1 – Napoli, esordio imbarazzante e Conte da record

C’era tanta attesa per l’esordio in campionato del nuovo Napoli di Conte, la partita è stata memorabile ma per gli avversari del Verona, che con un 3-0 netto hanno ribaltato tutti i pronostici del caso.

Record negativo anche per Conte, che non aveva mai perso all’esordio (5 vittorie e 1 pari) e tante riflessioni sul reale potenziale di questa squadra e su quello che ancora manca dal mercato. La stagione degli azzurri è già iniziata in salita.

0 – Gol Line a San Siro

Poteva essere già il primo caso grave della stagione in Serie A per quanto riguarda gli episodi, ma per fortuna il VAR è intervenuto e ha assegnato la rete del momentaneo vantaggio (0-1) per il Torino a San Siro.

Episodio particolare, perché sul colpo di testa di Bellanova e il goffo tentativo di salvataggio sulla linea di Thiaw la palla sembrava essere entrata, ma la goal line technology non segnala nulla sull’orologio del direttore di gara Maresca.

La tecnologia, in questo caso, non ha funzionato ma il VAR è intervenuto per rivedere l’azione e assegnare la rete ai granata.