BundesItalia
·27 dicembre 2020
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·27 dicembre 2020
Tra qualche sospensione causa Covid-19 e gli stadi sempre tristemente vuoti, la 3.Liga 2020/21 continua a stupire e regalare emozioni e colpi di scena. Anche perché, come al solito, la classifica è corta e si muove in maniera incontrollata, con continui ribaltoni. Difficile, come sempre, fissare certezze. Anche se alcune sembrano esserci. Certo, la seconda e la quintultima sono staccate solo di 11 lunghezze. E non siamo neanche al giro di boa. Ciò che vogliamo dire è: dimenticatevi in fretta di ciò che leggerete qui, tanto nel giro di un mese tutto sarà già cambiato.
Rispetto all’anno scorso, il campionato ha un padrone. Anche più di quanto lo sia stato l’Osnabrück un paio d’anni fa. La Dynamo Dresda ha preso il controllo della 3.Liga 2020/21 dopo 14 giornate e la sensazione è che difficilmente mollerà. Marcin Kauczinski ha a propria disposizione una rosa quasi più pronta per la Zweite – da cui è scesa l’anno scorso, non senza critiche – che per la terza serie. Tra talenti emergenti (Königsdörfer, Meier, Daferner, Will, Ehlers) e specialisti delle serie minori (Mai, Stark, Hosiner). Ha una media di due punti a partita, può tranquillamente pensare di scollinare oltre i 75 punti, attentando anche agli 80. Secondo miglior attacco, miglior difesa in assoluto. Una squadra che funziona bene nel suo complesso, guidata da un tecnico che ha già vinto il campionato nel 2013 con il Karlsruher. In pochi pronosticano il crollo. Addirittura in Germania parlano di “campionato a parte”.
Se il Lubecca ha fatto fatica sin dai primi giorni e va per un campionato alla ricerca della salvezza, le altre tre neopromosse hanno intenzioni ben diverse. Soprattutto il Saarbrücken, capolista dalla terza alla tredicesima giornata. Non una vera e propria sorpresa: la squadra di Kwasniok già l’anno scorso aveva fatto grandi cose in DFB-Pokal, arrivando fino alla semifinale. Questa stagione per ora non è altro che una conferma, anche perché i giocatori sono pressoché gli stessi. Anche il Verl, l’altra sorpresa della Coppa di Germania, ha toccato la zona promozione. Sorprendente anche il Türkgücü del magnate Kivran, che ha appena deciso di lasciare il club a metà classifica, ma con due trascinatori: Sararer, capitano con un passato anche in Bundesliga, e Sliskovic, classico bomber di categoria, arrivato dal Duisburg. Sono rispettivamente il miglior assistman (9) e il secondo miglior marcatore (11) della 3.Liga 2020/21.
A proposito di Sliskovic: lo scorso anno l’attaccante giocava nel Duisburg e aspirava alla promozione. Quest’anno, invece, è andato tutto storto. Lo scorso anno giocava per la promozione, la sognava ed è stato ad un passo dal raggiungerla, a tratti dominando, fino al crollo finale e all’amarissimo quinto posto. Oggi dopo 17 partite la squadra è in piena zona retrocessione con 15 punti in 16 partite e soltanto tre vittorie: peggio solo il Magdeburgo, altra squadra in crisi profonda, ma che già l’anno scorso soffriva nelle zone poco nobili della classifica. Il Duisburg ci ha provato cambiando anche l’allenatore: da Lieberknecht a Gino Lettieri. Per ora non ha portato a grandi svolte. Le Zebre hanno bisogno di una svolta che non sembra ancora arrivare. 6 vittorie su 28 dalla ripresa dello scorso maggio.
Anche il Bayern II si sta abituando a stare nelle zone basse della classifica, dopo che la squadra che l’anno scorso aveva dominato è stata smembrata quasi in toto. Perso il totem Wriedt, i vari aggregati Zirkzee e Cuisance, più Mai, Jeong, Musiala, Kohn, Früchtl, Wil, senza dimenticare Sebastian Hoeneß, oggi sulla panchina dell’Hoffenheim. Rispetto alla rosa dell’anno scorso, c’è meno ampiezza e meno continuità. 17 punti in 15 partite per i ragazzi di Holger Seitz, che forse si aspettava qualcosa in più anche da Arp. Per ora l’ex talento dell’Amburgo è fermo solo a tre reti.
Chi non invecchia mai è Sascha Mölders, da anni anima e cuore del Monaco 1860. A 35 anni suonati domina ancora ed è capocannoniere con 12 goal segnati nella prima parte di stagione. Lo scorso anno si era fermato a 15, ma aveva aggiunto altrettanti assist. E pensare che qualche mese fa flirtava con il ritiro. Se i Löwen sono in piena corsa per la promozione, il merito è anche suo – oltre che del giovane Dressel, centrocampista di grande prospettiva (classe 1998) e autore di un poker contro l’Hallescher a novembre e dell’architetto Michael Köllner, forse il miglior allenatore del campionato.
Weinkauf (Duisburg), Schwabl (Unterhaching), Lukimya (Uerdingen), Zellner (Saarbrücken), Gaus (Ingolstadt), Christiansen (Waldhof Mannheim), Zeitz (Saarbrücken), Shipnoski (Saarbrücken), Sararer (Türkgücü), Mölders (1860), Sliskovic (Türkgücü).