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·6 marzo 2025
CorSport – Napoli, adesso chi aspira allo scudetto deve darsi una mossa…

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·6 marzo 2025
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si è soffermata sul calendario del Napoli, analizzando le prossime sfide.
Undici uomini, undici leoni, undici minuti. Cioè partite. Calcio letterario per raccontare ciò che manca alla fine del primo campionato del Napoli di Conte, romanzo popolare dal finale incerto e affascinante che la squadra ha cominciato a scrivere il 18 agosto a Verona: c’era una volta e ora non c’è più. Di tutto e tanto altro in quasi sette mesi di storia: pagine bianche riempite di vittorie, rimonte, poche lacrime e molto sangue caldo: il Napoli ha stupito e spaventato le rivali, ha piantato la sua bandiera in vetta per diciassette volte, più di qualsiasi altra squadra, e solo da una decina di giorni s’è messo a inseguire l’Inter. L’ultima rivale aggredita con ferocia nello scontro diretto di un sabato fa: è finita in pareggio, esattamente come all’andata. Con le prossime undici avversarie, invece, nel primo giro di calendario è andata piuttosto bene. Diciamo anche molto: tutte battute. Vittorie su vittorie, una dietro l’altro. Significati? Mettiamola così: il Napoli sa come si fa, prospettiva migliore in assoluto per una squadra che non vince da cinque giornate e scalpita per ricominciare, e ognuno è autorizzato a sfiorare qualsiasi talismano in dotazione. Riti e rituali a parte, resta la cronaca sovrana: la fine della stagione si avvicina e chi è in ballo per un obiettivo inizia anche a far qualche calcolo. E nel caso del Napoli, dell’Inter, dell’Atalanta e di chi s’è riaffacciato nelle zone altissime, l’idea che la quota scudetto si sia abbassata un bel po’ nell’ultimo periodo è molto verosimile. Potrebbero bastare anche 28 punti. Potrebbero.
Per cominciare, l’elenco: Fiorentina domenica al Maradona, ore 15, vecchio stile. Poi, in trasferta a Venezia il 16 marzo, alle 12.30, per cancellare il lago (di Como) sulla laguna. Sosta e raffica fino alla fine: Milan (in casa) e arrivederci marzo; Bologna (fuori), Empoli (casa), Monza (fuori) e Torino (casa) ad aprile; sprint di maggio con Lecce (fuori), Genoa (casa), Parma (fuori) e Cagliari (casa). In totale: sei partite al Maradona e cinque on the road. All’andata, dicevamo, il Napoli le ha vinte tutte: sono undici delle diciassette pepite d’oro del patrimonio. Nel girone di ritorno, per il momento, la squadra di Conte ha vinto contro l’Hellas Verona, l’Atalanta e la Juve; poi, quattro pareggi e la sconfitta di Como. In vetta l’andamento è stato lento, ragion per cui le prime tre sono racchiuse in tre punti e la Juventus, che dopo la sconfitta del Maradona era finita a -16, ha recuperato al Napoli 11 punti in cinque giornate, ma ora chi aspira allo scudetto deve darsi una mossa. Per staccare la concorrenza o quantomeno per tenere il passo.
Carlo Gioia
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